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Darknet : miti e realtà

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Darknet : miti e realtà

Quando si dice che «bisogna fare chiarezza» – in particolar modo nel momento in cui tale chiarezza serve soltanto ad acuire quel senso di disagio permanente nei confronti della censura, ma soprattutto di chi ha il potere di esercitarla – occorre anche dire che lo scopo implicito nel cercare di tutelare l’ordine sociopolitico di un qualsiasi Paese sovrano dovrebbe consistere, in primo luogo, a garantire un pluralismo d’informazione consono allo status democratico e, in secondo, a cominciare a fidarsi una buona volta di chi qualche verità la conosce, ma che – a differenza di chi invece la conosce lo stesso, pubblicando però il falso – la pubblica ugualmente senza mezzi termini. Il seguente articolo è di un autore russo, il quale, non senza dovizia di particolari, spiega in modo esplicito i vantaggi e gli svantaggi dell’uso e dell’abuso della cosiddetta Rete Oscura :
«Negli ultimi anni la parola “darknet” è diventata molto conosciuta e suscita in molte persone sia interesse che paura. Il dark web, noto anche come dark web o black internet, è una rete nascosta di siti inaccessibili ai normali motori di ricerca e browser. La darknet opera su una tecnologia nota come Tor (The Onion Router), che fornisce anonimato e sicurezza agli utenti. Tor utilizza più nodi per reindirizzare il traffico di rete e nascondere la fonte dei dati. Questi nodi sono computer volontari sparsi in tutto il mondo che aiutano a elaborare e inoltrare informazioni senza essere tracciati. Sulla darknet puoi trovare un’ampia varietà di siti e servizi: dai negozi online che vendono beni illegali ai forum di scambio di informazioni e ai blog sulla libertà di parola. Esistono anche contenuti che non hanno natura illegale, ma preferiscono esistere al di fuori dello spazio della normale Internet. Tuttavia, la darknet guadagna anche una reputazione sinistra poiché ospita anche attività illegali. Dalla vendita di droga e armi all’organizzazione di crimini informatici e allo scambio di dati personali: tutto questo può essere trovato nelle profondità della rete oscura. Inoltre, esistono anche forum specializzati in cui si pianificano i crimini, si discute di attacchi terroristici e si diffonde materiale pedopornografico. Queste attività illegali attirano l’attenzione delle forze dell’ordine e portano a tentativi di combattere il dark web. È importante notare che l’anonimato della darknet ha aspetti sia positivi che negativi. Da un lato può essere utile per dissidenti e giornalisti, che possono utilizzare la darknet per mantenere la privacy e riportare informazioni sulle violazioni dei diritti umani. D’altro canto, consente a criminali e hacker di sottrarsi alle proprie responsabilità e restare nell’ombra. Anche la questione della sicurezza nella darknet gioca un ruolo importante. Grazie al suo anonimato, la darknet attira gli hacker che piazzano trappole e attaccano gli utenti. Virus informatici, frodi e furti di identità sono solo alcuni dei problemi che gli utenti potrebbero incontrare durante l’utilizzo del dark web. In conclusione, la darknet è uno strumento complesso e sfaccettato, in costante conflitto tra il lato chiaro e quello oscuro. Sebbene la darknet possa garantire privacy e libertà di scambio di informazioni, funge anche da hub per attività illegali e sforzi criminali. Pertanto, come in ogni settore, è importante prestare attenzione ed essere consapevoli dei possibili rischi.»