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Gli invasati

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Gli invasati

Vista l’inattendibilità dell’Informazione ufficiale – formata più da dettate omissioni che da inchieste vere e proprie – e considerato anche che la domanda «A chi dunque si dovrebbe credere oggi come oggi?» non può che essere diventata ricorrente, resta da capire se quel che è successo tra Forlì Cesena e Ravenna nelle ultime ore si sarebbe potuto evitare oppure no. Stando a quanto dichiarato dal Presidente di Romagna Acque, le notizie che hanno cominciato a circolare via social concernenti l’apertura dell’invaso di Ridracoli, con la conseguente piena da oltre un metro e mezzo, non sono altro che fake news. Bollandole come inutili allarmismi, il suddetto Presidente sostiene in buona sostanza di aver regolato i rilasci d’acqua prima che avvenisse l’emergenza con l’ausilio della Protezione Civile e delle autorità regionali, dicendo che la diga stessa, pur tracimando, come sempre non ha causato danni. Poi il rilascio è stato interrotto ovviamente perché si sono verificate delle criticità a valle a causa del sovraccarico delle piogge che si stavano intensificando e dunque – nel complesso, sempre secondo il suddetto Presidente – sono stati rilasciati indicativamente 700 mila metri cubi d’acqua, che comunque non avrebbero generato la piena del Ronco perché pioveva anche negli altri territori, quelli senza diga. Tutt’altra storia invece quella che circola via social. Secondo quanto ricostruito, a più voci, l’invaso di Ridracoli sarebbe stato chiuso dal Novembre scorso a causa della tra virgolette’inspiegabile emergenza siccità. La maggior parte degli abitanti della zona – in questo caso una maggioranza non risicata, è bene sottolinearlo – da quando è iniziato a piovere (ovvero dallo scorso Lunedì) si sono a ragion veduta chiesti da dove provenisse tutta quell’acqua arrivata a valle in così poco tempo, ma, soprattutto, come avessero fatto le autorità regionali e nazionali a predisporre già in anticipo tutte le emergenze e le evacuazioni necessarie. Alla luce di quanto avvenne soltanto all’inizio di questo mese, quando le piogge iniziarono a manifestarsi, stando sempre alla narrazione di questa maggioranza di voci, le suddette autorità avrebbero aperto le paratie della diga provocando la prima debole (se così la si può definire) alluvione, per poi chiuderle fino a portare il livello dell’acqua sull’orlo. Poi, quando le previsioni meteo di questa ultima settimana si sono rivelate fondate, non potendo fare a meno di evitare l’inevitabile aprendo nuovamente le paratie avrebbero causato questa seconda devastante alluvione, con tanto di morti e sfollati. Ora, secondo una recente intervista rilasciata ai microfoni dell’Informazione ufficiale da un altro Presidente (quello della Regione Emilia Romagna) non si era mai vista cadere una così alta concentrazione di pioggia in così poco tempo. Ergo, si può facilmente desumere come questo Presidente possa concordare senza alcun se e senza alcun ma con le dichiarazioni rilasciate dal Presidente di Romagna Acque, ma per capire davvero se questo ennesimo tragico disastro si sarebbe potuto o meno evitare non resta che porsi una sola e semplice domanda : senza il rilascio d’acqua proveniente dall’invaso di Ridracoli regolato con l’ausilio della Protezione Civile, oltre che delle autorità regionali, la valle si sarebbe riempita di tutta quell’acqua in così poco tempo visto che tutto sommato non ha piovuto ininterrottamente per tutti questi giorni?