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La Messa è finita

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

La Messa è finita

L’inevitabile che si sarebbe potuto evitare non si è voluto apposta evitare. Quindi ora, che cosa accadrà? Grazie al Cielo è finalmente arrivato questo benedetto punto di non ritorno? Prevenire le brame di dominio globale di una Repubblica islamica come l’Iran – che secondo l’indiscutibile narrazione dominante propinata giorno dopo giorno dal Mainstream sarebbe stata attaccata dalle colombe ebraiche soltanto per evitare che una Nazione terrorista potesse in qualche modo disporre di armamenti nucleari, e che in ragione di questo sarebbe stato un attacco più che giustificato (secondo una logica tanto vigliacca quanto aberrante come quella dell’Io soltanto posso avere l’atomica, tu no) – ha di fatto sancito, al valore semantico della parola pace, il termine definitivo. Il nuovo fronte di guerra aperto intenzionalmente dallo Stato genocida d’Israele nei confronti della Repubblica islamica dell’Iran non ha soltanto dimostrato che le responsabilità dell’attacco del 7/10/2023 sono e saranno sempre da attribuirsi al medesimo Stato Reo di Genocidio – che mai avrebbe dovuto insediarsi in M.O., ma che, grazie al supporto indiretto e incondizionato degli USA (il cui unico interesse era e continuerà ad essere quello di riuscire ad avere una volta per tutte il controllo petrolifero dell’intera area) ha potuto nascere nel 1948 e prosperare fino ai giorni nostri – ma ha anche dimostrato al mondo intero perché uno Stato aggressore debba per forza di cose trasformarsi in vittima, agli occhi della pubblica opinione, mentre uno Stato aggredito debba poter essere considerato colpevole, sia dal punto di vista politico che dal punto di vista sociale. Inutile dire che le conseguenze ci saranno, eccome se ci saranno, specie per tutti quelli che ancora credono che la Democrazia colorata a stelle e strisce più potente della Terra possa togliere le castagne dal fuoco, evitando così un’espansione del conflitto mediorientale che potrebbe davvero portare tutti a fare una fine che nemmeno i topi, di Einsteiniana memoria, avrebbero pensato di meritare. Così come sarebbe superfluo sostenere che i vari appelli al dialogo e alla ripresa dei negoziati, in primis quello del nuovo Pontefice, garantiranno ai posteri pace e prosperità. Eppure, nonostante l’orrore del massacro inferto alle popolazioni inermi – nonché stremate su tutti i fronti, un orrore che oltretutto è tramesso in diretta televisiva senza aver alcun modo di poter accedere alle aree interessate, pena, il rimpatrio forzato, se va bene, altrimenti l’uccisione, se va male – e sebbene non manchino certo le manifestazioni di solidarietà in tutte le piazze del mondo a supporto delle vittime, i veri responsabili di questo ennesimo scempio quotidiano continuano imperterriti a farla franca.