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L’agente patogeno

“L’OSSERVATORE SPIATO”

RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

L’agente patogeno

Che “non tutti i mali vengono per nuocere” sia uno di quei proverbi che si possono, o meglio, che si devono mettere in pratica per cercare di superare le avversità è indubbio, così come ogni crisi socioeconomica che attanaglia il Paese debba essere per prima cosa uno stimolo e poi diventare un’opportunità, per chi governa, di migliorare le condizioni di chi è costretto a viverci. Le drastiche misure di contenimento di espansione del Covid-19 che oggi sono state adottate – ma che con una debita intuizione avrebbero anche potuto e dovuto essere adottate almeno 90 giorni fa, sempre sotto forma di decreto – sono scelte responsabili, atte a tutelare la salute di noi tutti. Chi lo nega è perchè è o un cretino oppure è perchè evita deliberatamente di pensare che la sua artefatta predisposizione all’esibizionismo prevalga perfino sul fatto di mettere in dubbio verità assiomatiche. Come poi verranno spesi i 25 miliardi di euro stanziati per fronteggiare la pandemia è ancora da vedere, comunque andrà pare che siano quasi tutti d’accordo sulle linee guida da seguire (specie perchè la paura fa 90) anzi, chi addirittura diceva che “nel caso si fosse chiuso tutto la recessione sarebbe diventata irreversibile” ora dice che “vorrebbe adottare delle misure più stringenti” mentre chi non sta facendo altro che fare il proprio lavoro si vanta di essere stato il primo Paese al mondo ad aver preso simili provvedimenti. A livello politico, ma in particolare a livello comunicativo, il non riuscire a risolvere in modo efficace qualsiasi genere di emergenza, indipendentemente dalla gravità, vuol dire solo che i problemi continuano a restare gli stessi, ovvero, che chi sa di non poter permettersi per esempio di attuare una moratoria su i mutui per le prime case (vista la situazione) perchè andrebbe a sforare i parametri di coperture necessarie all’emergenza sanitaria, lo dichiara ufficialmente lo stesso perchè sa che quelle cose vanno dette, se non altro per evitare di scatenare una rivolta sociale senza precedenti, mentre invece, chi dichiara senza alcuna remora di aver visto con i propri occhi qualche cinese mangiarsi dei topi vivi continua imperterrito a mietere consensi sulla base di ideologie obsolete e retrograde. Dopo l’11/09/2001, che nel tempo ha dimostrato quanto si siano rivelate poco efficaci le misure adottate in termini di sicurezza mirate a difendere le condizioni di vita dei sistemi occidentali, oggi, questo ennesimo nemico invisibile chiamato corona virus sta offrendo un’enorme opportunità alle amministrazioni governative, vale a dire quella di essere finalmente obbediti dalla stragrande maggioranza degli elettori, così come degli astensionisti, riuscendo così ad infondere quella consapevolezza necessaria a responsabilizzare ogni singolo cittadino nel sostenere quei provvedimenti legislativi indispensabili a risolvere le troppe emergenze che ormai regolano il complesso modo in cui viviamo. Con il sistema sanitario nazionale che si ritrova l’attuale amministrazione governativa USA, se il contagio dovesse estendersi con le identiche proporzioni che si è propagato qui da noi i morti diventerebbero incalcolabili e, forse, a differenza del terrorismo (che probabilmente è stato avallato dagli stessi finanziatori) questo ennesimo nemico invisibile che sta diversamente terrorizzando il mondo intero per gli stessi scopi (sette miliardi di individui da gestire sarebbero da considerarsi una motivazione ragionevole?) agevolerebbe di gran lunga lo sforzo compiuto da i suddetti finanziatori. Dietrologia spiccia? Ipotesi che non stanno in piedi? Supposizioni che meritano soltanto un’innocua parodia? E’ probabile, così com’è probabile che i nemici invisibili si moltiplichino e diventino inarrestabili, tutto dipenderà dalla partecipazione attiva e responsabile di ogni singolo cittadino del mondo che si senta in dovere primo, di denunciare gli abusi e i soprusi dell’altrui diversità, e secondo di rispettare le diversità di chi non è in grado di far valere i propri diritti. La peste di oggi è si, un nemico invisibile che non conosce confini e regioni, ma è anche qualcosa che si riesce a vedere, e anche molto bene : provate a interrogare qualcuno che in questi giorni sia stato trovato in giro per una qualsiasi città infischiandosene altamente dei provvedimenti e delle raccomandazioni che ogni minuto vengono diramate attraverso ogni canale multimediale e chiedetegli qualcosa che non riguardi il Grande Fratello VIP o il nulla mediatico in genere (il numero di decessi in costante crescita, aggiornato in tempo reale dall’unità di crisi della Protezione Civile, potrebbe essere una risposta?). Che cosa aspetta il governo a varare finalmente un decreto ministeriale che azzeri una volta per tutte la propaganda ininterrotta del nulla mediatico, che un nuovo nemico invisibile circoli per le strade dando il via a una nuova e più devastante patogenesi? Ma che cosa c’entra la pandemia con il Grande Fratello, e che cosa bisognerebbe rispondere – qualora la si pensasse diversamente da queste assurde ipotesi – ignorare questa domanda, oppure tentare di dare una risposta convincente? Per dare una risposta convincente occorre per prima cosa stabilire quali siano le priorità emergenziali, e poi farlo capire agli elettori omettendo accuratamente l’uso del condizionale.