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Matematica ostativa

“L’OSSERVATORE SPIATO”

Rivista occasionale in rete

Matematica ostativa

Finalmente è arrivata : attesa dalla stragrande maggioranza del popolo italiano, l’epica sforbiciata ai 345 parlamentari è diventata legge ponendo (si spera?) la parola fine a quasi mezzo secolo di furti legalizzati a danno dei contribuenti. E’ vero che non si tratta di una panacea in stile utopistico, proprio perchè – così com’è – blocca il Parlamento ed è dunque evidente che serve una legge elettorale degna di far valere le competenze delle rappresentanze, ma è altrettanto vero che l’esito dei voti favorevoli a questo taglio è stato quasi plebiscitario e, va detto, il merito non può che essere attribuito ai Cinquestelle. E’ comprensibile lo sdegno dei rappresentanti del Gruppo Misto – anche se non è ancora stata approvata l’abolizione dei Senatori a vita – ma ciò che davvero si fa fatica a comprendere sono le uscite (per non dire sparate) di un esponente in particolare, non del Gruppo Misto, ma ex PD ora Italia Viva, l’on. Giachetti, il quale, nella stessa aula parlamentare, è riuscito perfino a dichiarare (testuale) “Voto si, ma raccolgo firme per referendum contro. Questa riforma è scalpo per soddisfare i peggiori istinti.” – il che, tradotto dal Giachettiese, equivale a dire “Le vie delle contraddizioni simultanee sono infinite.”. Ovviamente non manca chi sostiene che sia una vergogna tagliare la rappresentanza democratica, tacciando il nuovo esecutivo di iniziare a stare facendo prove di regime per attuare il totalitarismo – dimenticando probabilmente che per rendere operativo un qualsiasi governo totalitario è indispensabile fare una rivoluzione armata con il sostegno dei militari – così come mai mancherà chi è e chi sarà sempre contro tutti e tutto, ad ogni modo, tenendo anche conto del clima (in senso lato) che si sta respirando, da dopo i bagordi ferragostani, questo provvedimento resta il primo, forse, in grado di poter riavvicinare i cittadini alle istituzioni. Staremo a vedere. Quanto agli esponenti del PD, i quali, quando nelle tre volte precedenti in cui si presentò l’occasione di tagliare i famigerati 345, votarono contro, sarebbe preferibile evitare qualsiasi commento ad ogni singolo e successivo passaggio parlamentare, sia per non essere costretti ad equipararli agli errori commessi da i pentastellati (versione Lega) in poco più di un anno di governo, che per non dover sentire le stesse cose sostenute dalle esternazioni dell’on. Giachetti. D’altro canto, per tornare alla realtà quotidiana, ci ha pensato la Corte europea a riportarci – casomai fossero delle ere – nel periodico invece che nel machiavellico, con la decisione sull’ergastolo, ritenuto anti costituzionale e addirittura disumano (come se sciogliere nell’acido un ragazzino fosse un atto esemplare, da perpetrarsi nei secoli a venire nel rispetto della Costituzione italiana e dei diritti umani universali) tentando di cancellare in un colpo solo tutto l’enorme lavoro svolto da quei magistrati che hanno dato la vita per questo Paese, che purtroppo, volente o nolente, avrà sempre a che fare con la parte più rappresentativa della criminalità organizzata.