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Il Patto

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Il Patto

Finalmente è stato raggiunto l’accordo tra Hamas e Israele per il progressivo rilascio degli ostaggi (inizialmente 50, incluse donne e bambini) in cambio della liberazione di 150 palestinesi tutt’ora detenuti nelle carceri israeliane, e oltretutto è addirittura previsto il cessate il fuoco per ben quattro giorni consecutivi. Poi però si ritornerà a bombardare come se nulla fosse successo – ovviamente fino a che non sarà resa Giustizia – continuando così a perpetrare l’assurdo, indicibile genocidio ancora in atto a Gaza. Tale “accordo – frutto soltanto della stanchezza fisica mostrata dai miliziani indefessi che obbediscono incodizionatamente (o forse condizionatamente?) agli ordini impartiti dai rispettivi Stati (non Stati) assassini in questione, non certo dai cori di tregua “imposta” dalla comunità di tutte le piazze del Mondo – a chi gioverà, nella redistribuzione dei poteri, una volta che il conflitto per antonomasia verrà sospeso per l’ennesima volta (giusto per consentire alle parti contendenti di farsi ispirare ancora una volta dal soffio del Male)? Ai terroristi di Hamas, oppure ai sionisti di Israele? Dei 150 palestinesi che verranno liberati, quanti verranno di nuovo arruolati in nome della Jihad e quanti verranno invece lasciati stare da Hamas? Di contro, quanti altri autorevoli esponenti di estrema destra si consolideranno, dopo che quei 50 ostaggi verranno rilasciati? Oppure, posta in altri termini, se la mediazione del Qatar (così come quella dell’Egitto) è stata ritenuta forse l’unica “arma” in grado di raggiungere un risultato così “eclatante” – da un punto di vista umanitario – perché i membri del Likud non fanno altro che ribadire che fino a che Hamas non verrà sterminata definitivamente dalla Cisgiordania – malgrado il loro leader abbia dichiarato testualmente, in merito a tale “accordo” che «è la giusta decisione» – non ci sarà mai pace in quei territori? Inutile dire che la soluzione dei due Stati – che non si è mai voluta attuare a causa di una convenienza fin troppo evidente, volta a favore del mondo occidentale – è sempre stata una proposta avanzata dai palestinesi, non certo dagli ebrei, e che l’avamposto sionista ha giocato un ruolo determinante in questi ultimi 75 anni negli scambi commerciali (e non) pianificati dalla corazzata a stelle striscie (con l’ausilio delle forze armate dell’alleanza atlantica). Utile invece, forse, ricordare quanto le alleanze orientali – così diverse tra di loro, eppure così unite da uno stesso nemico comune – possano contare, in termini di espansione. Forse alla fine non potranno fare altro che coalizzarsi ulteriormente, queste alleanze orientali, senza nemmeno aver bisogno di tenerci in ostaggio.