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Il taumaturgo

“L’OSSERVATORE SPIATO”

RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Il taumaturgo

La recente riabilitazione de L’Autore – ovvero di quel buontempone oltre che venerabile stratega della propaganda ininterrotta del nulla mediatico che da circa 30 anni continua a condizionare le regole dell’intrattenimento e che risponde ormai a troppi nomi, non ultimo a quello de Il taumaturgo – ad opera di autorevoli fonti di informazione, che tramite un uso strumentale dell’audio di un giudice che in sostanza afferma che il redivivo soggetto fu la vittima prescelta di un sistema giudiziario corrotto, confermando perciò la tesi secondo cui Il taumaturgo avrebbe subìto una persecuzione senza precedenti (un audio rispolverato al momento giusto dopo solo qualche attimo d’esitazione, vale a dire dopo appena sette anni dalla sentenza di condanna nei confronti dell’imputato) dimostra inequivocabilmente che Goebbels aveva ragione da vendere quando parlava di verità : non a caso la propaganda nazista era solita diramare dei filmati rassicuranti circa il quieto vivere che si percepiva all’epoca nelle società modello idealizzate dal Terzo Reich, dei veri e propri lungometraggi, con tanto di registi, attori e comparse, in cui si dimostrò di fatto la sublimazione di uno stile di vita prospero e felice mentre al contempo si stava consumando l’Olocausto nei tristemente noti campi di sterminio. Le bugie a proposito dei reati, o meglio, a questo punto secondo queste autorevoli fonti di informazione si dovrebbe già poter dire dei presunti reati commessi da Il taumaturgo, sono state dette e scritte molte più volte rispetto a quelle di quando il gerarca nazista esortava a ripeterle per far sì che il negazionismo diventasse una verità, e sebbene il paragone potrà sembrare inappropriato – per non dire blasfemo – ai rappresentanti di quelle fonti di informazione, la realtà nuda e cruda è che qui da noi sono ancora troppi quelli ai quali farebbe comodo che al potere tornasse se non lui mummificato almeno qualche suo degno delfino (e di certo i nomi non mancherebbero) sperando in un ennesimo miracolo italiano. Del resto – considerato che il Selfie Made Man non fa che mandare bacioni a tutti imitando a modo suo i ciaoni di Bunny Scout, ma al tempo stesso perdendo consensi – un ritorno in grande stile de Il taumaturgo era prevedibile, se non altro per mettere definitivamente a tacere qualunque complottista che si sogni ancora di rendere pubbliche delle sentenze che non stanno né in cielo e né in terra, oltre che naturalmente per dare nuova linfa a una coalizione coesa e responsabile. Inutile dire che se in questi primi sei mesi di un anno che forse più di ogni altro ha segnato un’epoca avesse governato la suddetta coalizione l’economia non sarebbe crollata così a picco e non si sarebbe registrato alcun decesso da Covid 19, questo va da sé, anzi, con ogni probabilità tutte quelle attività produttive la cui ragione sociale è connessa alla ristorazione avrebbero scambiato il corona virus per un effetto postprandiale. Il fatto che però qualcuno potrebbe forse addirittura fraintendere scambiando questo effetto per un’epoca, o un’era, non sarebbe certo visto come un problema dalla nuova ipotetica coalizione : con una serie di proposte basate su mille se non duemila punti programmatici consistenti prima di tutto nel riformare sempre e comunque la Giustizia e le troppe criticità e discrepanze che in questo particolare momento storico stanno attanagliando la Magistratura, unificando ovviamente i tre poteri invece che mantenerli distinti e separati, ogni nodo (per licenza creativa si potrebbe anche dire lodo, volendo) verrebbe al pettine e finalmente si capirebbero in modo chiaro le intenzioni di voto degli elettori sbaragliando perfino l’astensionismo, poi, subito dopo, in ordine di priorità, un’altra riforma che meriterebbe di essere discussa all’ordine del giorno e in tempi molto stretti dovrebbe essere quella dell’Istruzione. Il proporre qualcosa di concreto e reale per le nuove generazioni, anche e soprattutto in previsione del mantenimento dell’attuale offerta politica che tramite questa ipotetica coalizione garantirebbe le eccellenze e gli alti profili dei futuri protagonisti del know how in generale grazie proprio a questo genere di riforma, sarebbe ottimale per affrontare le sfide quotidiane che si avvicenderanno. Per questo motivo – oltre a quello sottinteso di poter risolvere qualsiasi situazione emergenziale, il prossimo Ministro di competenza nominato dalla suddetta ipotetica coalizione presenterebbe eventualmente e presumibilmente entro i primi cento giorni dal suo insediamento un emendamento indispensabile e al tempo stesso rivoluzionario sia per gli atenei che per gli istituti di formazione, ovvero l’obbligo di introdurre nei rispettivi piani di studio quelle materie teoriche che per fortuna sono entrate di diritto nella pratica quotidiana collettiva come per esempio la filologia rialitiscioistica – che sostituirebbe la filologia romanza per chi dovesse scegliere una facoltà come quella di lettere e filosofia – oppure come il contrattappaltismo, che darebbe un nuovo imprinting al diritto civile per chi dovesse optare per giuris prudenza, insomma, una sferzata necessaria per riuscire a fare queste benedette riforme che servirebbero a questo Paese per rialzarsi e continuare a sperare in un altra beatificazione.