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21 Marzo 2023
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Reo confesso

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

Reo confesso

Se una Corte penale internazionale spicca un mandato d’arresto nei confronti di un omicida, causa, crimini di guerra e, in particolare, deportazione illegale di bambini ucraini in Russia, come dovrebbe pronunciarsi la stessa Corte nel caso in cui la responsabilità dell’invasione russa in territorio ucraino – ma soprattutto, in relazione ai crimini contro l’umanità che sono stati commessi dall’inizio della pandemia ad oggi – dovesse finalmente essere smascherata e attribuita a dei noti nonché vili e spregevoli assassini? Quanti anni si dovrà ancora aspettare prima di poter sentire emettere dal Tribunale dell’Aja un mandato d’arresto nei confronti di chi è riuscito a portare il mondo in queste condizioni? Perché chi dovrebbe schierarsi da una parte o dall’altra del fronte, rimane indifferente, sordo ai continui appelli umanitari, e perché chi è schierato dalla parte dei cosiddetti aggrediti continua imperterrito a credere alle menzogne divulgate ininterrottamente da un’informazione pilotata a tutti gli effetti? Come dovrebbero sentirsi, anzi, come si sentono, in coscienza, tutti gli zerbini divulgatori di questo pianeta nel continuare a trasmettere menzogne all’unico scopo di convincere la gente che quelle menzogne sono vere, quando in realtà sanno bene che, pur trasformando il loro mestiere in una ignobile speculazione, contribuiscono a rendere il mondo un posto peggiore di quel che è omettendo i fatti più rilevanti e nascondendo quelli non graditi al regime pseudo democratico di turno? Quanto pesano le rivelazioni di Wiki Leaks sulla coscienza dei vari rappresentanti delle Istituzioni USA che si sono susseguiti, o per meglio porre la domanda : sarebbe ancora lecito sentir parlare di quella coscienza, in termini cognitivi, oppure – visto e considerato che la stessa, appartenente agli stessi individui, non ha fatto altro che favorire ed implementare l’abuso di intelligenze artificiali cercando addirittura di poterne replicare una simile a quella umana – forse è arrivato il momento di ribellarsi a questa forma di distopia congenita? Se l’unico modo di progredire socialmente ed economicamente per uno Sto fondato sul diritto e sul consenso democratico è quello di produrre e di far produrre armi sempre più sofisticate, costringendo altri Stati a difendersi da guerre provocate da quello stesso Stato, in che modo, ma soprattutto quando potrà mai esserci pace? Come è stato possibile non tener conto del fatto che le coalizioni sul fronte orientale erano prevedibili, oltre che inevitabili, considerando il fatto che gli stessi membri del Patto Atlantico – i quali si saranno senza alcun dubbio posti la domanda – hanno fatto pressioni inimmaginabili pur di annoverare altri Stati alle dipendenze della loro amministrazione, assoggettandoli?