2/6/2023
2 Giugno 2023
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14 Giugno 2023
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A Sua Immagine

“L’OSSERVATORE SPIATO” RIVISTA OCCASIONALE IN RETE

A Sua Immagine

Sembrava impossibile eppure è successo davvero : il migliore se ne è andato. Ieri, in mattinata, proprio come se fosse stato al lavoro. Il Suo lavoro. Un lavoro che lo ha contraddistinto per onestà, spirito di abnegazione, umiltà e per un sentimento ossessivo (per non dire morboso) che nutriva nei confronti di questo Paese, che amava più della Sua stessa vita e che, a ragion veduta, ha dovuto sacrificare addirittura la propria esistenza. Dai primi commenti a caldo rilasciati dai migliori analisti della stampa nazionale – i quali, nel rispetto del funerale di Stato che si svolgerà domani in Piazza Duomo a Milano, subito dopo le esequie cesseranno di proferire qualsiasi parola in merito – si possono evincere due sostanziali verità : la prima, quel paragone assolutamente legittimo con i due pilastri della Storia politica italiana, che nel bene e nel male sono stati i fautori della Democrazia e del Totalitarismo, e la seconda, ovvero, quel riconoscimento fatto in perfetto stile giornalistico e dovuto al più grande Statista, che per un intero trentennio consecutivo (il “consecutivo” andrebbe sottolineato, beninteso) ha continuato a legiferare facendo esclusivamente gli interessi del Paese senza alcuna ipocrisia. Nelle analisi, così come nelle biografie o nelle ricostruzioni dell’operato di chiunque svolga un ruolo determinante in Parlamento, poco importano le omissioni, per non parlare delle calunnie o di tutto il fango mediatico gettato in faccia e mirato a screditare il politico di turno, quel che conta è riuscire ad esprimersi in modo tale che tutti capiscano che quelle analisi e quelle biografie sono autentiche. In ragione di questo, nella sola giornata di ieri, le prime ricostruzioni in merito al Suo operato sono state a dir poco ineccepibili, oltre che autentiche : tutto ebbe inizio nel remoto 1978. All’epoca, l’antesignana TeleMilano 58 (l’emittente televisiva fondata dalla FININVEST, che trasmetteva da Segrate) fu considerata all’unanimità quell’indispensabile collante creato per far sì che le maggiori emittenti commerciali del Nord Italia, nel rispetto di qualsiasi conflitto d’interessi, si riunissero e formassero la prima grande TV commerciale italiana, meglio nota come CANALE 5. L’anno seguente, con la nascita di CANALE 5, il dado era ormai tratto : non a caso la relativa adunanza catodica cominciò progressivamente a consolidarsi per via dei già allora innumerevoli e indicussi contenuti di spessore culturale, tant’è che, considerato quanto crebbe in modo esponenziale e incontrollabile, a stretto giro nacquero anche ITALIA 1 e RETE 4. Con l’avvento di queste TV commerciali finalmente gli Italiani cominciarono a capire, ad avere le idee chiare sotto tutti i punti di vista : dalla politica alle questioni etiche, dall’intrattenimento al modo di esprimersi, già allora non c’era una sola tematica che l’Italiano medio non sapesse affrontare, confrontandosi sempre con valide argomentazioni in qualsiasi dibattito pubblico. Inutile dire che i successi di queste TV commerciali si susseguirono fino ai giorni nostri. Nel 1994 però accadde l’inimmaginabile. Secondo le troppe malelingue (gli attuali sciacalli che osano tutt’ora dissentire) la Sua Discesa in Campo fu dettata semplicemente perché voleva tutelare i Suoi interessi tentando di sanare i propri debiti attraverso un mirato orientamento dei fondi pubblici amministrati con leggi fatte ad personam, ma, come poi la Storia dimostrò, erano soltanto e in effetti sono rimaste null’altro che delle mere teorie complottiste. In Verità – vuoi per lo spirito di abnegazione che lo ha contraddistinto da sempre, ma in particolar modo vuoi per il Suo spirito patriottico – la decisione di entrare nei Palazzi del Potere fu una vera e propria Chiamata Divina, la Sua stessa chiamata. Si sentì talmente in dovere di liberare il Paese dalle Forze Sinistre (già all’epoca foriere sia di instabilità governativa che di proposte economiche a dir poco destabilizzanti) che in collaborazione con i migliori esperti del Suo entourage coadiuvati a loro volta dai veri dirigenti di Stato, fondò un Partito di larghe vedute e lo chiamò FORZA ITALIA. Il resto è Storia. Se siamo riusciti a diventare ciò che in effetti siamo è solo grazie al Suo impegno.