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Ethan & Audrey


Novella avveniristica in tre tempi

di Giorgio Delle Chiaie
 
Sulla passione

Personaggi

Ethan | Grace
Audrey | Ruth
Il vecchio | Il sindaco Field
La bambina | L'ingegner Russel
L'androide | Allison Blake
Eric Eable | Kate
Pete D'onofrio | Voci e comparse

Costumi

E scluso l’androide, i costumi rispecchiano le tendenze di un’era a cavallo tra la fine del ventunesimo secolo e l’inizio del ventiduesimo.

Scenario

S pazio scenico privo della quinta di fondo, con quattro uscite sulle quinte laterali (due, su quelle di destra, delle cui una è più vicina al proscenio e l’altra è più vicina al fondo, e due su quelle di sinistra). Al fondo, in penombra, in uno spazio indistinto, la cornice di uno specchio di medie dimensioni sospesa a mezz’aria con dei tiranti. Nel mezzo, disteso tra il proscenio e gli Attori in scena, un pannello divisore (di polistirolo o di qualsiasi altro materiale super leggero) rosso, largo quanto il proscenio e lungo quanto la metà del palcoscenico.

PRIMO TEMPO

A sipario aperto



Ethan è seduto su una sedia in preda alla disperazione, con la testa tra le mani. In piedi di fronte a lui, l'androide (che indossa una muta subacquea completamente nera, piena di buchi, e un paio di anfibi dello stesso colore. In testa porta una maschera di gomma che riproduce l'immagine del volto di un essere umano). Sta emettendo dei suoni metallici, incomprensibili, tramite un modulatore di voce incorporato nel costume che indossa. Audrey è in platea, seduta in prima fila insieme a Ruth. Silenzio.

Audrey - (sottovoce, comprensibile) ... come si chiama lui, quello che fa Ethan? -
Ruth - (stesso tono, ma infastidito) E' lui Ethan! Te l'ho detto che è stato tratto da una storia vera, no? Non vedi che sta simulando l'interpretazione proprio per approfondire il tema etico con quello camuffato da androide? -
Audrey - Si, ma ... -
Ruth - ... shhh! -
L'androide - (modulato) ... voi non servite più. Soltanto con un'estinzione pilotata avrete la possibilità di capire gli inutili pensieri che continuano a illudere e ad assillare le vostri menti. -
Ethan - (furioso) Perchè non vai a dirglielo a quelli che ti hanno progettato?... hai sentito che cosa ti ho detto, Emme sette? Scommetto che loro ce lo avrebbero ancora il diritto di vivere! Dopotutto sono loro che ti hanno dotato di un'intelligenza artificiale ... sono loro i tuoi genitori .... li ammazzeresti tu, i tuoi genitori? -
L'androide - La risposta a questa domanda va ben oltre la vostra soglia di comprensione. Per questa semplice ragione mi limiterò a dire a te che ogni singolo umano che ha contribuito scientificamente a realizzarci come esemplari unici e inimitabili sa come affrontare le insidie causate dall'immortalità. -
Ethan - Ti ho chiesto se li ammazzeresti, non se dovessi farli vivere in eterno! -
L'androide - Il verbo uccidere non è contemplato nella nostra intelligenza perchè noi siamo esseri perfetti. Voi invece sbagliate dal giorno stesso in cui venite al mondo. E' per questa ragione che continuate senza tregua a odiarvi e a uccidervi gli uni contro gli altri, ed è per la stessa ragione che le opportunità che quelli che tu chiami i nostri genitori vi hanno concesso siete riuscite a sprecarle senza alcun ritegno. Non avete scelta : vi siete auto condannati all'estinzione. -
Ethan - (sarcastico) Ma si capisce, è logico ... a chi di noi comuni mortali non è mai passato per la testa di sventrare qualcuno e di impiccarsi con le sue budella al solo scopo di incrementare il numero delle morti violente e favorire così l'espandersi di una società perfetta come quella che sta per nascere? Io stesso mi sono detto pensa che bello quando non ci saranno che loro ... più nessun crimine, più nessuna sottomissione, più nessuna ingiustizia soprattutto ... -
L'androide - ... l'imperfezione è generata da semplici fattori, e uno di questi è il pensare che certe provocazioni possano rendere interessante l'argomento discusso facilitando così l'accesso a un confronto più approfondito, mentre al contrario scatenano la collera repressa a causa del sapere di essere impotenti di fronte all'illusione di poter sondare un abisso come quello della perfezione. In sintesi la tua misera mente confusa ha immaginato una inevitabile rivolta androide soltanto perchè la storia umana è costellata di rivolte, di conseguenza non ha più la facoltà di immaginare un mondo dove regnerebbe una pace sovrana e incontrastata, garantita dalla nostra complementarità. -
Ethan - (risoluto, rivolto poi al pubblico presente in sala dopo un attimo di esitazione) Sentite ... io non lo so proprio da quanto tempo è che aspettavo questo momento, comunque sia questo momento è arrivato e ... -

Visibilmente disorientato l'androide reagisce in malo modo uscendo senza dire una parola. Buio in scena. Luci di servizio.

Ethan - (sconvolto, illuminandosi con una torcia elettrica che si mette sotto il mento) ... aspettate, vi scongiuro ... è vero che mai nessuno al mondo potrà mai risarcirvi del tempo che avete perso nell'essere venuti qui ad assistere a qualcosa che potevate anche vedere da casa, ma è anche vero che per realizzare uno spettacolo come questo si sono comunque dovuti sostenere dei costi che nessuno degli addetti ai lavori si sarebbe mai sognato di sostenere ... specie per come si è affrontato il modo di rendere chiaro a tutti quanto un manipolo di gente senza scrupoli a capo di una multinazionale sia in grado di cambiare per sempre i nostri comuni destini ... andiamo ... ce l' avete una vaga idea di quanto possa costare l'affitto di un androide di quel livello per sole due ore? Senza contare poi ... -
Uno spettatore - (una comparsa della composita e variegata claque presente in platea, che comincia a sfollare dalle retrovie, liberando qualche posto a sedere) ... chi se ne frega ... -
Una spettatrice - (riferito alla torcia elettrica di Ethan, uscendo poi come le altre comparse insieme a un'altra spettatrice, la quale appare divertita esclusivamente dalla battuta) ... se non la spegni subito penseranno che stai per inventare un nuovo genere di horror ... -

Anche Ethan esce quindi di scena, deriso e umiliato, mentre Audrey e Ruth seguono l'esempio del finto pubblico, senza però fare alcun commento. Segue l'immediato ritorno delle luci in scena nello stesso momento in cui ritorna il buio in platea, proprio come alla ripresa di un atto. La sedia non c'è più. Al fondo, in penombra, all'interno della cornice sospesa a mezz'aria, appare un lampo luminoso, provocato dal flash di una macchina fotografica ubicato nello spazio vuoto della cornice stessa, attivato da un telecomando con dispositivo wi-fi. Pete D'Onofrio, il padre di Ethan, sta discutendo animatamente con James Field, primo cittadino del comune di Soulsbury, una cittadina di provincia immersa nelle desolate valli del Devilshire, nel sud del Darkland.

Il sindaco Field - (indignato) ... capisco perfettamente la sua indignazione Mr. D'Onofrio ... ma francamente io non credo di poter essere tacciato anche di questo! Avrei forse dovuto prevedere la performance di suo figlio e dire a tutti che era pronto un altro Ethan? ... mi sembra che siamo già andati troppo oltre sotto tutti i punti di vista, non le pare? Mi stia a sentire ... le posso assicurare che farò tutto ciò che è in mio potere per fare approvare una delibera che non si limiti esclusivamente a ratificare una nuova ordinanza dove i cittadini siano costretti a partecipare a simili eventi. La gente è realmente poco informata sui fatti. Continuare a speculare su una disinformazione che palesa gli errori di una comunicazione sempre più frammentaria rappresenta uno dei più grandi problemi irrisolti dell'ultimo mezzo secolo. Purtroppo la H.E.C.* ha i mezzi sia per competere economicamente che politicamente e, nonostante tutta la retorica che si potrebbe sfoggiare per altri vent'anni a proposito della regolamentazione dei monopoli, è un'industria che in meno di cinque anni è riuscita a implementare le assunzioni di oltre il settanta per cento. Ora, che abbiano messo le mani avanti su un progetto così ambizioso come quello del controllo atmosferico senza però per altro avere dei sicuri riscontri per ciò che riguarda i negoziati governativi, mi sembra alquanto fuori luogo, oltre che fuori ogni logica d'interesse ... ma non è questo il punto ... - *Holding Eable Corporation
Pete D'Onofrio - (furioso) ... e quale sarebbe questo fatico punto, aspettare che ognuno di noi sia colpito da un fulmine non appena dovesse anche solo pensare a una qualsiasi forma di protesta? -
Il sindaco Field - (stesso tono) Ma lo vuol capire si o no che non è il momento di fare proteste? Lo vuol capire si o no che stanno mettendo in atto delle strategie che potrebbero condizionare la vita di noi tutti perchè se non ottengono quello che vogliono possono scatenare un vero e proprio inferno? Lo vuol capire si o no che il nostro comune è tra i più colpiti dell'intera regione e che continuerà ad esserlo fino al giorno in cui non cederà alla H.E.C. tutti i terreni edificabili della nuova area industriale?... è finita Mr. D'Onofrio ... è questa la triste realtà ... è per questo motivo che ritengo sia inaccettabile stanziare dei fondi per riprovare un simile esperimento ... un esperimento, torno a dire, di indubbie qualità comunicative, ma che tra le altre cose credo che nemmeno lei sia più in grado di poter contribuire a ... -
Pete D'Onofrio - ... perchè non ce li mette di tasca sua allora? Io ho dato tutto quello che avevo per un progetto come questo, lo sa? E quello che avevo me lo sono guadagnato con il sudore della fronte lavorando come un mulo per tutta la vita! Senza avere la possibilità di far valere alcun diritto! Dovendo sottostare a delle regole senza senso dettate da rifiuti umani raccomandati e incaricati di annichilire tutti quelli che come me tentavano di alzare la testa per urlare al mondo intero che non volevano sentirsi come i peggiori degli schiavi! Quello che ho fatto io non l'ho fatto per entrare a far parte di un'amministrazione locale, come ha fatto lei, l'ho fatto perchè potessimo una volta per tutte riuscire ad amministrarci da soli! -
Il sindaco Field - (moderato, dopo una pausa carica di tensione) D'accordo Mr. D'Onofrio. Ora cercherò di spiegarle come stanno realmente le cose ... -

Nello stesso momento dal fondo viene sollevato ed eretto, tramite tiranti, il pannello divisore disteso sul palcoscenico, che oscura così la scena in atto e consente la visione della scena successiva (ovvero, in questo caso, della scena che si sta svolgendo contemporaneamente "in esterno”).

Ruth - (demotivato, appena entrata con Audrey) ... è follia pura ... non so proprio se riesci a rendertene conto, non avrei mai dovuto parlartene ... -
Audrey - (enfatico) ... al contrario! Mai la smetterò di ringraziarti ... e poi scusa, secondo te, dopo tutto quello che mi hai raccontato sul suo conto dovrei andarmene via così, senza nemmeno conoscerlo e sapendo che tra meno di due ore qualcuno che secondo la logica dovrebbe aspettarmi all'aeroporto se ne andrà beatamente a spassarsela con il suo immancabile poker del venerdì? -
Ruth - (basito) Ma tu sei qui, davanti al suo camerino! Non pensi al fatto che possa anche venirgli un infarto con tutto quello che è appena successo? Pensa soltanto a come deve essersi sentito per non essere stato capace a dire tutto quello che intendeva dire, mandando all'aria tutto quanto ... -
Audrey - ... qual' è la traduzione, che avrebbe dovuto sentirsi in colpa per uno come suo padre? -
Ruth - (provocatorio) Stammi a sentire Audrey ... sua moglie è la classica donna ideale : brutta, a carico, troia, e con uno spiccato senso innato al vittimismo, e in più è pure gelosa. Il suo primo figlio, Kevin, che all'incirca ha diciassette anni, fa il teppista, e per diciamo arrotondare lo stipendio calunnia il padre e lo denuncia una volta al mese, quasi sempre per abuso sui minori, mentre Oliver, il fratellino, che di anni ne ha ormai dieci, è autistico. Come credi possa essersi sentito dopo aver saputo che suo padre, per produrre uno spettacolo del genere, si è venduto la sua unica casa di proprietà? -
Audrey - (giustificato) Infatti è proprio per questo che ... -
Ruth - ... e il fatto di tenersi tutto dentro fino all'ultimo, al solo scopo di poterlo umiliare in scena davanti a tutti, non equivale forse a una certa nobiltà di spirito? -
Audrey - (basito) Infatti ... è per questo che voglio conoscerlo ... ( perplesso) ... ma cosa c'è? Che ti prende ora? (poi, ravveduto) ... ah, ora ci sono ... visto che fino a qualche minuto fa stavi facendo di tutto per convincermi a presentarmi qui davanti ... cosa che a me non sarebbe mai e poi mai venuta in mente se tu non me ne avessi parlato ... ora che sono a un passo dal conoscerlo veramente ... (impaziente, ad alta voce, vicino a un’uscita) se solo si decidesse a uscire ... me lo stai dipingendo come uno che andrebbe bene più per te che per me, vista l’estrazione sociale ... -
Ruth - (isterico) ... ti sbagli di grosso Audrey, io con gli uomini ho chiuso da un bel pezzo ... -
Audrey - (divertito) ... anch'io Ruth, anch'io ... -
Ruth - (uscendo dopo aver sentito sbattere una porta) ... abbi almeno il buon senso di non dirglielo! -
Ethan - (basito, entrando dalla parte opposta e bloccandosi all’istante, non appena la riconosce) Potrei ... potrei esserle di aiuto in qualche modo? -
Audrey - (disinvolto) Sono venuta direttamente da Evertown per assistere a quello che, a detta della mia amica Ruth, avrebbe dovuto essere considerato l'emblema di una rivolta sociale, un vero e proprio attacco contro la mia famiglia e contro addirittura lo stile di vita che rappresentiamo, e lei chiede a me se ... potrebbe ... in qualche modo essermi di aiuto dopo questo flop sensazionale? (poi, divertito, vedendolo ancora “bloccato”) Tanto per cominciare potresti lasciarti andare ... (mentre un altro flash illumina la cornice sospesa) ... perchè non mi dici in realtà di che cosa avrebbe dovuto parlare questo spettacolo? -
Ethan - (alterato, alzando il tono sul pronome personale per rimarcarle il prematuro e repentino eccesso di confidenza) Ma tu ... si, proprio tu ... si può sapere che ci fai qui, vuoi farmi causa senza neanche averlo visto? Come hai saputo che ... -
Audrey - (stesso tono) ... già sei in malafede? Ascoltami molto attentamente ... (fingendo di non ricordarsi il nome) ... -
Ethan - ... Ethan ... -
Audrey - ... Ethan, giusto ... tra l'altro com'è che ti hanno chiamato Ethan visto che tuo padre è ... si, insomma ... non è straniero? -
Ethan - Ascoltami tu Audrey ... come vedi io i nomi me li ricordo, a differenza di te che devi fingere di dimenticarteli ... se non mi dici immediatamente che cosa ci fa qui una come te, che di certo avrà pur preso delle informazioni sul mio conto per aspettarmi addirittura davanti al mio camerino, me ne vado via all'istante. -

Pausa. Audrey si limita a squadrarlo dalla testa ai piedi, per poi uscire lasciandolo ancora una volta “bloccato”. Subito dopo esce anche Ethan, dalla stessa parte, inseguendola. Simultaneamente il pannello divisore questa volta viene adagiato sul palcoscenico, facendo così apparire un anziano signore seduto su una sedia a rotelle, con la coperta sulle gambe, e una bella bambina di otto, nove anni al massimo. Ennesimo flash che illumina la cornice sospesa.

La bambina - (impaziente) ... dai, me lo avevi promesso! Ricordi ? Dai, dai ... -
Il vecchio - ... e va bene tesoro mio, va bene ... -
La bambina - (entusiasta, battendo le mani) ... che bello! Che bello! In quale anno siamo? -
Il vecchio - In quale vorresti essere tesoro mio ? -
La bambina - Ehm ... 2099! Più o meno ... -
Il vecchio - Più, o meno? -
La bambina - 2099! - Il vecchio - (allargando le braccia e prendendosela con se sulle ginocchia) Va bene ... sei pronta? Vieni, su ... chiudi bene gli occhi ... così, brava .... (facendo lo stesso e respirando profondamente, come se dovesse prepararsi ad affrontare un'immersione) ... il fuoco vivo brucia sempre, anche quando l'acqua ricopre tutto ... il fuoco vivo è come un sole, caldo e luminoso, e dentro questo fuoco è racchiuso il segreto dei segreti, e i sogni di tutti i bambini del mondo gli girano intorno di continuo ... ma siccome questo fuoco è proprio giù in fondo al mare, per paura che la corrente se lo porti via, il grande specchio dalla cornice prensile ... -
La bambina - ... chi è il grande specchio? Che cosa vuol dire ... prensile? -
Il vecchio - Dammi la mano ... ecco, adesso prendi la mia (dopo che la bambina apre gli occhi per guardare) ... no, non aprire gli occhi! -
La bambina - (a bocca aperta, richiudendoli in fretta) Ma come hai fatto? Tu li avevi chiusi! -
Il vecchio - E' un segreto. Uno dei tanti che sono racchiusi nel fuoco vivo. E ora dimmi ... hai capito che cosa vuol dire prensile? -
La bambina - Si, ma chi è questo grande specchio? -
Il vecchio - E' il dio dei sogni di tutti i bambini, sia di quelli buoni che di quelli cattivi. Quando un bambino cattivo fa un brutto sogno, se si alza e va davanti allo specchio non gli succede niente, oltre che vedersi. Invece se un bambino buono fa un bel sogno e quando si alza va davanti allo specchio, dalla cornice spuntano fuori due grandi mani che se lo tirano subito dentro! -
La bambina - (spaventato) Mamma mia ... e poi, che gli succede? -
Il vecchio - Niente, niente ... non devi aver paura ... è soltanto una possibilità che il dio dei sogni da a tutti i bambini per vedere più da vicino il fuoco vivo. Sta a te decidere se averla oppure non averla la paura. Che cosa vuoi fare dunque, vuoi che vada avanti o vuoi che la smetto? -
La bambina - (enfatico) Vai avanti! -
Il vecchio - Brava, bravissima ... il grande specchio dalla cornice prensile quindi, per paura che la corrente si porti via il fuoco vivo decide di mettere un bel riparo sotto il mare. Il riparo però non è molto forte, tiene solo per un po', fino a che la corrente non inizia a romperlo. Allora il grande specchio dalla cornice prensile si arrabbia molto e decide di portare tutto quanto molto in alto, nel cielo pieno di stelle. E da quel giorno il fuoco vivo è sempre lì, non si è più mosso, con il suo bel riparo che lo protegge dal forte vento. Gli anni che sono passati da quel giorno sono talmente tanti che nessuno riesce a contarli per davvero. Soltanto il grande specchio dalla cornice prensile ha una memoria tanto grande, e sa che di tutti i bambini che hanno provato ad avvicinarsi al fuoco vivo in tutti questi anni nemmeno uno è riuscito a entrarci dentro ... -
La bambina - ... ma perchè bisogna entrarci dentro? -
Il vecchio - Per scoprire il segreto dei segreti! -
La bambina - Si, ma come si fa a entrare? -
Il vecchio - Questo io non lo so. Però puoi sempre chiederlo al grande specchio dalla cornice prensile. Tutti i bambini, sia buoni che cattivi, glielo possono chiedere. E in tutti questi anni si è sempre ricordato di chi glielo ha chiesto. Li ha visti crescere, diventare vecchi come me, eppure non ha ancora trovato qualcuno che, una volta diventato grande, glielo abbia chiesto con il cuore ... -
La bambina - ... perchè con il cuore? -
Il vecchio - Perchè soltanto così si può sperare in una risposta. -
La bambina - Allora anche mamma e papà glielo hanno chiesto. -
Il vecchio - Certo ... ma a loro non interessava conoscere per davvero il segreto dei segreti ... a loro bastava avere te. E' per questo che sei nata. Il grande specchio dalla cornice prensile cerca qualcuno che vuole entrare per davvero nel fuoco vivo, proprio perchè sa che soltanto così certi bambini, che diventeranno grandi anche loro a forza di chiederglielo, potranno restare insieme per sempre e salvare così tutti gli altri bambini buoni dal pericolo di diventare cattivi. E siccome in tutti questi anni ne ha visti troppi di bambini cattivi che sono diventati ancora più cattivi, a forza di non capire per esempio che quello che non vorrebbero fosse fatto a loro non dovrebbero farlo a nessun altro, decide di andare a vedere come stanno le cose nell'anno 2099. -
La bambina - (estasiato) Il 2099! Ma che cosa c'è nel 2099? E che cosa vede il grande specchio dalla cornice prensile nel 2099? -
Il vecchio - Vede un bambino molto cattivo, che diventa il bambino più cattivo di tutti e di tutti i tempi per colpa dei soldi. -
La bambina - E come si chiama? -
Il vecchio - Eric Eable. Questo è il suo nome .... (facendola poi scendere dalle ginocchia) ... ora però ho bisogno di riposare. Su, riportami a letto ... sono molto stanco ... -
La bambina - ... no, non voglio che ti riposi ... e poi non è vero che sei stanco ... dai ... non mi hai ancora detto come ... -
Il vecchio - ... no tesoro mio, no ... e tu sai che quando dico no è no. -
La bambina - (frignando, spingendolo sulla sedia a rotelle fino all'uscita) Uffa ... me lo avevi promesso ... -
Il vecchio - ... è vero, ma le promesse vanno fatte un po' alla volta. Ricordatelo sempre tesoro mio, altrimenti non le puoi più mantenere. -

Escono. Pausa.

Voce fuori campo di Eric Eable - (furioso) ... e questo non è altro che un inutile tentativo di calmare le acque per non fare la fine dei topi : è sufficiente osservare le vostre espressioni di circostanza per capire quanto lo sia! (poi, dopo una pausa) Ciò che in realtà a voi manca, caro Mannings, e cari signori in ascolto, non è tanto la facoltà di amministrare gli utili in modo tale da favorire gli investimenti più opportuni, quanto invece è la bramosia di trarre dagli utili lo stimolo necessario per trasformarli in crediti illimitati. -

Entra Eric Eable, con l'androide, appena dopo il rumore di una porta sbattuta con violenza.

L''androide - (modulato) L'aggiornamento è tutt'ora in fase di elaborazione ... mancano esattamente quarantatre secondi Mr. Eable. -
Eric Eable - Bene Emme uno. Intanto convocali per una riunione straordinaria, evidentemente anche loro hanno bisogno di una bella strigliata. Questa farsa avrebbe dovuto concludersi cinque anni fa. Invece sono ancora qui a dover pensare addirittura a come fare per evitare di comparire in aula! A che punto è la trattativa? Perchè Emme due sta ritardando? -
L'androide - Hanno richiesto l'intervento di altri loro agenti per facilitare i dettagli dell'operazione e rispettare i tempi di consegna. -
Eric Eable - (furioso) Sono io che detto le condizioni, non loro! Mettiti immediatamente in contatto con Emme due ... quelle transazioni sono congelate fino a nuovo ordine. -
L'androide - (dopo aver emesso dei suoni metallici, incomprensibili) Eseguito. Emme nove e Emme dodici hanno provveduto a modificare i tabulati relativi alle intercettazioni. -
Eric Eable - Bene. -

Penombra totale. A questo punto, un fascio di luce proiettato da un riflettore illumina una zona circoscritta, a lato del pannello divisore disteso sul palcoscenico.

L'androide - (indicando il fascio di luce) Fase di elaborazione ultimata. Ecco i dati. -
Voce fuori campo - (maschile) Area di interesse specifico : Devilshire. Comune interessato : Soulsbury. Coefficiente applicato al grado di perturbazione : 9. Livello di intensificazione progressiva : 3. Gestione risorse delle energie eoliche : parziale. Controllo numerico dei fenomeni a scarica elettrica : parziale. Controllo numerico dei fenomeni a precipitazione criosulfurea : parziale. Previsione delle prossime 48 ore circoscritta al suddetto comune ed estendibile esclusivamente a zone periferiche : molto nuvoloso con piogge di rara intensità, caratterizzate da frequenti fenomeni temporaleschi. Tale previsione è stata elaborata in base alle statistiche previste quotidianamente dall'Istituto di ricerca meteorologica in collaborazione con l'aeronautica militare e il centro nazionale di meteorologia. -
Eric Eable - (isterico) E' sempre tutto parziale ... parziale ... il parziale ormai è preistoria. In questa gestione delle risorse voglio sentire una buona volta la parola completo. Chiaro? Bene ... ora convocami Field ... domani mattina, nove in punto. -
L'androide - Non le interessano gli altri aggiornamenti? -
Eric Eable - (pacato, a riflettore spento, con il ritorno delle luci in scena) I miei interessi sono proporzionati ai tuoi obblighi Emme uno, con una sola differenza : non dipendono dalle stesse priorità. -
Altra voce fuori campo - (femminile) Chiamata urgente sulla quarta criptata Mr. Eable : sua figlia Grace. -
Eric Eable - (alterato, dopo aver atteso l'uscita dell'androide) Dimmi! -
Voce di Grace - (sommesso) Da non credere ... è successo qualcosa di ....... la verità è che non so come dirtelo ... irreparabile, ecco ... -
Eric Eable - Cerca di trovare una soluzione che non rasenti i tuoi soliti tempi biblici ... -
Grace - (isterico) ... sai che c'è? C'è che la tua principessa se n'è andata a Soulsbury, con Ruth, a vedere una di quelle telenovelas da camera che ormai fanno vedere solo più ai disperati che non si possono permettere di vedere nient'altro ... costerebbe meno farsi una messa in piega ... ecco che cosa c'è! E sai perchè c'è andata? Perchè c'è uno che gli piace ...... ci sei ancora? ... hai capito benissimo quello che ho detto ... erano settimane che ormai le stavo dietro e ora ho avuto la conferma di quello che fa la tua principessa quando ha le serate libere ... pensa a Ed, poveretto ... me lo sai dire tu che cosa dovrebbe fare se lo venisse a sapere? -
Eric Eable - (turbato) Mmmh ... e ... chi sarebbe quest'altro dongiovanni? -
Grace - Un accattone, chi vuoi che sia? Uno che riesce a malapena a tirare avanti ... che magari è capace di andare in visibilio anche solo se gli danno un ruolo di venti minuti in queste telenovelas da camera e che ha pure il coraggio di farsi chiamare attore, ecco chi è ... -
Eric Eable - ... ah ... è tutto? -
Grace - (infastidito) Come sarebbe ... è tutto? Io mi sono fatta in otto per scoprire dove se ne andava mettendo a repentaglio sia la mia reputazione che quella di Ed, e tu, tutto quello che mi sai dire è ... ah ... è tutto? -
Eric Eable - Grace ... -
Grace - ... non è possibile ... -
Eric Eable - ... Grace ... ho capito, quando verrà il momento gliene parlerò. (facendo il pollice verso per comunicare all'esterno di interrompere la comunicazione telefonica) ... ora devo andare. (risoluto, ad alta voce) Emme uno! (alla ricomparsa dell'androide) Inizia con il fare una ricerca dettagliata sui profili di tre manager di alto livello candidati a sostituire Miller, di come quando Miller ha messo piede qui dentro intendo dire. Fissami un colloquio per un giorno di questa settimana. Stesso orario. Priorità in base al reddito netto dell'ultimo trimestre. Quanto a Miller ... conosco un solo modo per non far trapelare informazioni. Incarica gli Emme sei ... lo schianto a trecento km. orari di un bolide telecomandato in contromano con a bordo un barbone strafatto di gin dovrebbe rientrare nelle loro competenze ... -

A questo punto viene rialzato il pannello divisore. Silenzio. Pausa, scandita dal ticchettio amplificato di un orologio. Ancora silenzio.

Voce fuori campo - (maschile, brillante) ... e a questo punto non mi resta che restituire la diretta esclusiva alla nostra divina Molly Campbell ... -
Voce fuori campo - (femminile, brillante, sovrapposta a un brusio crescente, tipico di luoghi affollati) ... grazie Colin ... ci troviamo sempre qui, all'interno dello Starting Gate, un locale molto ... come dire ... easy, per non dire altro a chi si fosse collegato soltanto in questo momento ... in pieno centro oltre che in pieno giorno a Soulsbury, nel Devilshire, dove la super icona glam Audrey Eable è stata avvistata, pensate, non più tardi di venti minuti fa ... e questo lo dico semplicemente per segnalare la straordinaria efficienza di tutti gli operatori che collaborano incessantemente a questo programma ... con un certo Ethan D'Onofrio, un perfetto signor nessuno fino a venti minuti fa per l'appunto. Per ottimizzare l'intera ripresa due operatrici sotto mentite spoglie sono riuscite a piazzare ben otto delle dodici microtelecamere ad alta definizione che servono per inquadrare qualsiasi aspetto del linguaggio corporeo espressivo dei soggetti, lasciando così un ampio spazio allo spettatore per poter ... (esaltato) ... ma ecco che, scusate ma sta accadendo qualcosa di veramente incredibile ... si stanno spostando! E tutto sotto i vostri occhi! E' davvero incredibile, credo proprio che abbiano deciso addirittura di appartarsi ... (mentre entrano Audrey, con vistosi occhiali da sole, cappellino e borsetta, e Ethan) ... e tutto questo in esclusiva per voi solo su Gossip's Channel! Pensate, proprio in questo momento mi stanno dicendo che la saletta dove sono appena entrati è un luogo adibito alla pratica di sesso estremo! (poi sottovoce, comprensibile) Tutto questo è sempre in esclusiva solo per voi, solo su Gossip's Channel ... -

Audrey è turbata : ripone subito cappellino e occhiali nella borsetta e inizia in silenzio a cercare qualcosa scrupolosamente sul corpo di Ethan, fino a che non gli trova due microtelecamere (due spille, o simili). Intimandogli poi a gesti di continuare a tacere, lo invita a fare la stessa cosa.

Ethan - (dopo aver trovato altre due microtelecamere addosso a Audrey, facendosi consegnare le altre due e infilandosele tutte e quattro in tasca) Sei sicura che non ce ne siano altre? Ma come hanno fatto? Non ci siamo mossi da lì ... sono state le cameriere, vero? -
Audrey - (divertito) Dimmi un po' ... ma si può sapere dove vivi? -
Ethan - (infastidito) Senti ... io non sono come te ... -
Audrey - ... non è necessario essere come me per sapere che chiunque sarebbe stato capace di farlo. -
Ethan - (preoccupato, dopo una pausa) Quindi ... ora che si fa? -
Audrey - (rassicurante) Rilassati ... e poi scusa, dovrei essere io al limite quella che ... -
Ethan - ... si, ma anch'io non ho certo voglia di ... -
Audrey - (risoluto) ... ascolta ... in ogni caso qualcosa dobbiamo fare, altrimenti se ce ne stiamo zitti è finita : ce li ritroveremo ovunque. Anzi, ora li chiamo per dire che ci facciamo fare una bella intervista ... -
Ethan - (infastidito) ... cosa? No, mi dispiace. Non se ne parla neanche ... -
Audrey - ... non se ne parla neanche? Ma come fai a non capire che l'unico modo che abbiamo per uscire da questa situazione è dire pubblicamente ... tu a casa tua e io a casa mia ... che ci detestiamo? Sempre che vogliamo continuare a vederci, questo mi pare ovvio ... -
Ethan - (canzonatorio, imitandola) ... sempre che vogliamo continuare a vederci, questo mi pare ovvio ... (poi, dubitativo) ... e ... in che modo ... -
Audrey - ... io mi trovavo a Soulsbury per affari, il mio autista ti ha tamponato, e per non dare troppo nell'occhio alla folla di curiosi che si sarebbero accalcati sul posto bloccando oltretutto il traffico, abbiamo deciso di comune accordo di compilare la constatazione amichevole d'incidente proprio qui, pensando di essere al riparo da occhi indiscreti, ma invece di fare quello che dovevamo fare per poi salutarci e non incontrarci mai più abbiamo dovuto subire un'onta mediatica senza precedenti, nonostante io abbia avuto perfino l'accortezza di camuffarmi. Inoltre, ora che ci penso non potrei nemmeno più appellarmi legalmente, viste le ultime norme che regolano la privacy dei v.i.p. In pratica più riusciremo a dimostrare quanto siamo diversi e più ci lasceranno in pace perchè capirebbero che le distanze che ci separano sono abissali ... -
Ethan - ... e se invece poi dovessero beccarci lo stesso, non sarebbe peggio? -
Audrey - E chi lo sa? (provocatorio) Magari tuo padre riuscirà a cambiare il mondo con le sue splendide opere e noi non avremo più alcun bisogno di nasconderci come degli eterni amanti! -
Ethan - (sarcastico) O forse al tuo tornerà un briciolo di coscienza e farà in modo che le tempeste ripuliscano il mondo da tutti i guardoni! -

Pausa carica di tensione seguita da un bacio appassionato.

Ethan - (struggente) ... Audrey ... perchè mi sono innamorato di te se sapevo che non avrei voluto né potuto innamorarmi più di nessun'altra? A quale misterioso dovere sono costretto a obbedire? -
Audrey - (stesso tono) Al mio stesso dovere Ethan ... l'unico che vale la pena viverlo, e non solo fino in fondo ... noi esistiamo da prima ancora che il tempo iniziasse a segnare il suo battito inarrestabile ... noi siamo come due anime che si incontrano continuamente, a volte a vent'anni, altre volte a settanta, ma sempre con lo stesso identico inizio ... -

Altra pausa

Ethan - (riflessivo) ... ma io ... come dovrei fare con loro? Loro sono comunque parte della mia vita, non posso abbandonarli al loro destino ... io non voglio che tu ti prenda anche questa responsabilità ... -
Audrey - ... io sono pronta a qualsiasi cosa, compresa quella di pretendere da te qualsiasi cosa ... io non voglio diventare come mia madre ... -
Ethan - (interessato) ... perchè, com'è tua madre ? -
Audrey - (evasivo) Beh, lei è sempre stata ... scusa ... non mi va di parlartene ... -
Ethan - (insistente) ... no, ti prego ... -
Audrey - ... se dovessi riassumere il periodo della mia vita che ho passato con mia madre ti direi che lei ... si, insomma ... non è mai stata ... non c'era mai! Ormai sono sei anni che non la vedo e nei trenta precedenti mi capitava di vederla solo quando tornava per farsi ricaricare la carta di credito ... (sarcastico) capirai anche tu che è il tipo di madre che tutti vorrebbero, no? E della tua invece, che mi dici? -
Ethan - (accorato, dopo una pausa) Anche lei ... non è mai stata ... -
Audrey - (consolatorio) ... mi dispiace, scusa .................... non l'hai mai conosciuta, oppure ... -
Ethan - ... non l'ho mai conosciuta ... -
Audrey - (dopo un'altra pausa, prendendolo per mano accompagnandolo all'uscita) Vieni ... tiralo fuori tutto l'odio che hai dentro per mio padre ... ti sentirai meglio. -

Prima di uscire con Audrey Ethan si limita a squadrarla dalla testa ai piedi. Seguono urla e battimani da ovazione, scatti fotografici a ripetizione, voci sovrapposte che continuano a ripetere “Audrey, da questa parte” fino al momento in cui appare un nuovo flash nella cornice sospesa. Silenzio. Dalla parte opposta rientra il vecchio, sospinto sulla sedia a rotelle dalla bambina.

La bambina - (impaziente) ... ecco, siamo arrivati ... (salendogli in braccio) ... adesso me lo devi dire però se sono proprio sicuri di volerlo fare, di entrare nel fuoco vivo ... -
Il vecchio - ... prima di tutto ricordati di chiudere sempre gli occhi, quando parliamo di queste cose si vede meglio ... (entrambi a occhi chiusi, dopo l'identico rituale respiratorio praticato la volta prima) ... ci vuole molto coraggio ... ma tanto di quel coraggio per entrare nel fuoco vivo che se mai qualcuno ci riuscisse per davvero potrebbe diventare come il grande specchio dalla cornice prensile, tesoro mio. Eppure, sia lei che lui ci vogliono provare, anche se lo sanno che se non riusciranno a scoprire il segreto dei segreti saranno per sempre costretti a subire un incantesimo ... -
La bambina - ... che incantesimo? -
Il vecchio - Non potranno mai più incontrarsi, nemmeno nell'aldilà, e ogni volta che si guarderanno in uno specchio lui vedrà la faccia di lei e lei quella di lui. -
La bambina - (ingenuo) Allora è un po' come se si guardassero sempre! -
Il vecchio - (malinconico, dopo una pausa) Si ... forse è proprio così ... -
La bambina - ... ma perchè allora sei diventato triste tutto di un colpo, se forse è proprio così? -
Il vecchio - (accarezzandola) Non lo so, tesoro mio ... (poi, enfatico, dandole uno scossone) ... comunque ... potrebbero anche ... -
La bambina - (sovreccitato) ... si! -
Il vecchio - Diventando come ... -
La bambina - ... si! -
Il vecchio - E allora, non è meglio se chiudiamo un'altra volta gli occhi ? -
La bambina - (riprendendo posizione, a occhi chiusi, stretti) Si ... si! -

Buio. Pausa relativamente prolungata, scandita dal ticchettio amplificato dell'orologio. Silenzio. Penombra. Il pannello divisore è ancora eretto. Pete D'Onofrio è seduto sulla sedia con la testa tra le mani mentre sta sentendo la voce (fuori campo) di suo figlio che lo sta cercando (passi concitati, rumori di vario genere) chiamandolo ad alta voce, chiedendogli dove si trova.

Ethan - (sarcastico, affannato, entrando) ... in ogni caso grazie ... se sapevo che eri venuto fin quassù avrei portato anche il condizionatore ... tanto ormai, per quello che serve ... (poi, provocatorio, alludendo al fatto che suo padre non lo degna neanche di uno sguardo) ... ah, se ho interrotto qualcosa di importante fammelo sapere mi raccomando, così almeno saprò quanto dovrò sborsare nel caso avessi cambiato idea e non volessi più farti cremare ... -
Pete D'Onofrio - (pacato, prima che il figlio tenti di avvicinarsi) ... vivi sereno ... faccio ancora in tempo a dire a qualcuno di farti carbonizzare, se è soltanto per questo ... se invece sei venuto in cerca di approvazione sperando di farmela conoscere in qualche modo è perchè tu di me non hai capito e mai potrai capire cosa in realtà io penso veramente di lei e di tutto quello che rappresenta, se sei venuto per rivendicare il tuo diritto di erede su una proprietà che tu stesso hai scelto di dilapidare, nonostante io ci abbia messo del mio, più di te, vuol dire che l'unica cosa che avevi capito nella vita e per cui saresti stato pronto a rifare anche lo stesso errore, se ne avessi avuto la possibilità, ti perseguiterà fino alla fine di tuoi giorni ... -
Ethan - (furioso) ... l'avrei scelto io? -
Pete D'Onofrio - (stesso tono) Era un'occasione unica, irripetibile! Non dovevi fare altro che attenerti al copione ... -
Ethan - ... ma quale, quello di un pazzo che crede ancora che la gente possa cambiare guardando altra gente che rende cose note che sanno anche le pietre? -
Pete D'Onofrio - No. Quello di un pazzo che sa che la gente non cambia più perchè sa che è fatta di gente che sa che è meglio starsene zitti! Dunque, perchè sei venuto? -
Ethan - Perchè sei mio padre, non ti basta come spiegazione? -
Pete D'Onofrio - No. -
Ethan - (esasperato) Sei assurdo ... -
Pete D'Onofrio - ... quando ti faranno processare ... -
Ethan - ... chi dovrebbe farmi processare, per cosa? -
Pete D'Onofrio - Per quanto ne so io quella è gente che sarebbe anche capace di eliminarti fisicamente, per cui dovresti già ringraziare se decidessero solo di farti processare per qualsiasi cosa, che magari non hai di certo fatto ma che avresti comunque fatto lo stesso. In ogni caso, dopo quello che hai dichiarato, sappi che io mi schiererò dalla tua parte quando vi inchioderanno, ma soltanto per parlare della tua vita privata, di come hai piantato in asso tua moglie e i tuoi figli, del perchè avreste deliberatamente deciso di infangare il nome delle rispettive famiglie ... -
Ethan - (furioso) ... ti brucia eh ... non riesci proprio a mandarla giù, vero? Un fallito che vede il proprio figlio fallito rifarsi un'altra vita degna di essere chiamata vita scotta parecchio, è normale ... l'invidia comincia ad avvelenarti il sangue ... qualcosa inizia a ... -
Pete D'Onofrio - ... è un sentimento che non mi appartiene ... -
Ethan - ... perchè allora vorresti farmi anche questo? Non ti basta l'avermi fatto quello che hai fatto? -
Pete D'Onofrio - Perchè te lo meriti! Perchè io non sono come quelli che ti direbbero che te lo meriteresti soltanto! -
Ethan - Così dunque tu saresti un giudice ... uno in grado di dare meriti ... -
Pete D'Onofrio - ... io sono soltanto tuo padre, e l'unica invidia che io abbia mai provato in vita mia è stata quella di non aver avuto un figlio che potesse riconoscerla quando era ora di farlo. -
Ethan - (provocatorio, dopo una pausa) Dunque io sarei più invidioso di te perchè a me è successo di poter cambiare vita mentre a te no. -
Pete D'Onofrio - No, io ho scelto di non cambiare vita. E' per questo che so riconoscere chi è corroso dall'invidia. -
Ethan - Mmmh ... e tutte queste tue qualità dove ti hanno portato, al rifiuto delle passioni per poter intraprendere meglio il tuo cammino spirituale e riuscire in qualche modo a trovare la felicità? -
Pete D'Onofrio - La felicità! Che ne sai tu di felicità? La felicità è un inganno liquido, evidente, è una condizione in cui il beneficiario è l'attore più bravo a recitare senza un compenso : quella potrebbe chiamarsi felicità ... sempre che il beneficiario riesca a farla durare il più a lungo possibile. Quello che hai detto su di loro ormai lo hai detto, non puoi più tornare indietro, lo hai dichiarato pubblicamente, perciò ti ritornerà sempre contro, in qualsiasi circostanza. E quando vi inchioderanno ... perchè è inevitabile che vi inchioderanno ... ti ricorderai di essere il figlio di un beneficiario, a meno che a lei non passi prima questa ridicola infatuazione ... (provocatorio, dopo una pausa) bè? Ti ho forse ... ferito? ... la prima cosa che farà per te quando sarete ufficialmente insieme sarà di asciugare la bava dal mento di Oliver, ci scommetto ... (poi, grave, offensivo, mentre Ethan sta per uscire disgustato, senza dire una parola) ... dai ... non fare così ... magari sarà addirittura capace di farselo ... -

Dopo un attimo di esitazione afferra la sedia con rabbia e gliela scaraventa contro. Ethan lo ignora mentre lui lo rincorre con la sedia, imprecando. Nello stesso momento ritornano le luci in scena e il pannello divisore viene ancora una volta adagiato sul palcoscenico, mostrando così Audrey e suo padre.

Eric Eable - (affabile) ... finalmente soli ... d'altra parte questo è l'unico posto al mondo dove ... -
Voce fuori campo - (femminile) ... Emme Uno sulla prima criptata, Mr Eable. -
Eric Eable - (divertito, facendo il pollice verso per comunicare all'esterno di non passargli la comunicazione) ... dove evidentemente ci siamo soltanto noi ... bene Audrey ... se ti ho convocata qui è perchè volevo congratularmi personalmente con te a riguardo della dichiarazione che hai rilasciato ieri alla stampa ... dopo quello spiacevole episodio che ti ha tuo malgrado coinvolta, un bel travaso di bile nei confronti di quella banda di pezzenti matricolati era proprio quello che ci voleva per far capire all'opinione pubblica che nessuno al mondo dovrebbe sperare di impensierire la tua vita privata ... a proposito, come va con Ed? -
Audrey - (distaccato) Nella norma. (poi, interessato) Toglimi una curiosità ... ma chi erano quei due che stavano parlando con Mannnings? -
Eric Eable - (sensazionale) Di quale occhio dispone la mia piccola principessa : più attento di una telecamera! Uno è il nuovo amministratore delegato, l'ingegner Russel ... -
Audrey - ... così è lui che ha preso il posto del povero Miller ... -
Eric Eable - (accorato) ... già ... povero Miller ... una fine così non se la meritava proprio ... (poi, intuitivo) ... ah ... ora che ci penso dovrebbe ancora essere nei paraggi (alzando il pollice per comunicare all'esterno) ... te lo presento, così potrai già fartene un'idea, non ti sembra? -
Voce fuori campo - Comandi Mr. Eable ... -
Eric Eable - (sempre alla figlia) E' la persona giusta al momento giusto, la figura che stavamo cercando ... è scaltro, pragmatico ... (poi, alla voce fuori campo) ... mi chiami immediatamente l'ingegner Russel. -
Voce fuori campo - Subito Mr. Eable. -
Eric Eable - Non possiamo permetterci alcun errore nella gestione della classe dirigente, specie in un periodo come questo. Russel è uno che ha le carte in regola per fare quello che fa. L'altro invece si chiama Norton. Si occupa di marketing ... -
Audrey - (basito) ... non ci posso credere ... avresti intenzione di fare cambiare per l'ennesima volta il logo, nonostante la propaganda che i separatisti hanno usato in campagna elettorale? -
Eric Eable - Quel genere di propaganda non mira esclusivamente a destabilizzare il nostro modello di crescita, ma tende in special modo a creare una sorta di coscienza collettiva non omologata. Un logo obsoleto come quello attuale rischierebbe di compromettere le basi fondanti del nostro orientamento strategico. Non faremo lo stesso errore di mercato che hanno fatto le altre multinazionali : la H.E.C. non è mai stata un presidio unionista, e mai dovrà diventarlo se non vogliamo iniziare a sentir parlare di decadenza. (poi, affabile, all'ingegner Russel, appena entrato) Venga dottor Russel ... la stavamo aspettando ... (poi, dopo le presentazioni e i convenevoli) ... supponiamo che mia figlia mi avesse appena chiesto di ipotizzare uno scenario apocalittico per farsi dimostrare in che modo io potrei risolvere eventuali problemi occupazionali all'interno della nostra s.p.a. senza dover delocalizzare sia le infrastrutture che l'attuale organico in essere ... la domanda è ... se lei dovesse ... non dico presentare perchè mi sembrerebbe alquanto riduttivo viste le sue competenze ... ma fare capire a un giovane in cerca di lavoro che cos'è in termini economico aziendali la H.E.C. e che cosa rappresenta per il futuro, lei che cosa gli direbbe? -
L'ingegner Russel - Intanto la ringrazio per avermi concesso l'opportunità di farmi conoscere da sua figlia, che mi sembra la persona più adatta a interpretare un giovane in cerca di lavoro ... (dopo l'ilare apprezzamento di circostanza per una pratica consueta, come quella della battuta d'esordio) ... che dire ... i numeri parlano chiaro ... la H.E.C. è in assoluto l'azienda che vanta il più alto numero di dipendenti che si sia mai registrato sin dagli albori dell'imprenditoria : ad oggi superiamo di gran lunga i sedici milioni, contando sia la sede di Evertown che tutte le filiali dislocate nel Darkland, e malgrado le avversità, causate da un'orda insensata di separatisti che si ostinano imperterriti a ignorare gli effetti benefici di una pianificazione sociale rivolta al bene di tutti, conserviamo ancora l'invidiabile primato di detenere il controllo di quasi il novanta per cento sulle vendite di intelligenze artificiali prodotte nei nostri stabilimenti. Il capitale sociale ... e questo non sono io a dirlo ma è una definizione recentemente coniata da un direttore del registro delle imprese ... in cifre è paragonabile soltanto a un numero periodico ... in buona sostanza la somma degli ultimi fatturati annui è inestimabile, senza contare ovviamente i titoli e le azioni che sono quotate in Borsa dall'ormai remoto '45. Per quanto concerne il futuro, l'unico consiglio che mi sento di poter dare a un ipotetico giovane in cerca di lavoro che sentisse l'esigenza di trovarlo altrove è che la nostra azienda ormai rappresenta l'unica reale e concreta prospettiva possibile ... (poi, dopo una pausa) ... altre non ne vedo ... -
Eric Eable - ... bene dottor Russel ... -
Audrey - (a l' ing. Russel) ... posso farle una domanda io? Perchè secondo lei, lei è entrato a far parte del nostro gruppo? -
Eric Eable - (di rimprovero) Audrey ... -
L'ingegner Russel - ... ma no, la prego ... s'immagini ... (divertito, a Audrey) ... beh, presumo per le mie competenze. Perchè me lo chiede? -
Audrey - Così ... volevo sentirmelo dire proprio da lei, vista l'esperienza indiretta che ho avuto personalmente con il suo predecessore ... -
L'ingegner Russel - ... perchè? Che cosa avrebbe fatto il mio predecessore per ... -
Eric Eable - (imbarazzato) ... bene ... direi che l'approccio non è stato tra i migliori ... (all'ingegner Russel) ... evidentemente avrete modo di conoscervi meglio strada facendo ... (accompagnandolo all'uscita) ... grazie della sua disponibilità ... (poi, isterico, dopo l'uscita del l'ingegner Russel, allibito) ... ma cosa ti salta in mente, sei impazzita? Che cosa volevi insinuare con quella domanda, che Mannings ti ha detto che Miller ha scelto deliberatamente di lavorare con noi anche se gli avevano offerto il doppio? (poi, furioso) Grace ... Grace ... (alla seconda figlia, appena entrata dall'uscita opposta) ... diglielo tu ... altrimenti io ... -
Audrey - (alla sorella) ... le bisce saltano fuori sempre da una tana sicura ... che cosa mi dovrebbe dire? Che Miller era l'unico dirigente che ... -
Grace - (di sfida) ... ti conviene chiudere quella ciabatta e starmi a sentire molto bene perchè te lo dirò una volta sola ... -
Audrey - (canzonatorio) ... ho i brividi ... -
Grace - (divertito) ... tra non molto ti verranno anche gli ematomi a furia di sbattere la testa contro il muro, se è solo per questo ... -
Audrey - (impaziente) ... dunque? -
Grace - (sprezzante) Dunque papà ha deciso! -
Audrey - Cosa? -
Grace - (divertito, al padre) Di tentare la fortuna alla lotteria. -
Audrey - (al padre)Non hai neanche il coraggio di guardarmi in faccia? -
Eric Eable - (sprezzante) Ho scritto il mio testamento Audrey. Andrà tutto a Grace. Non c'è bisogno di aggiungere altro. -

Buio. Silenzio. Pausa relativamente prolungata, ancora una volta scandita dal ticchettio dell'orologio. Ancora silenzio.


Voce femminile - Quanto manca? - Voce maschile - Venticinque secondi Allison ... -
Voce femminile - (tragico) ... non ce la faccio più ... vorrei soltanto riuscire a non dover vedere più niente, a non dover raccontare più niente ... -
Voce maschile - ... non dirlo troppo forte Allison, potrebbe avverarsi ... -
Voce maschile - (sarcastico) ... grazie Michael ... sei fantastico ... -

Luce. Allison Blake, una giornalista del W.N.C.* sta per andare in onda nel consueto notiziario nazionale. E' in piedi, dietro il pannello divisore, ancora disteso e illuminato sequenzialmente dal riflettore in varie zone circoscritte, ogni volta che la giornalista legge un titolo. * World News Channel

Allison Blake - Ecatombe civile nei pressi di Jamburi, nel Nambia occidentale : i circa settantamila profughi di etnia alakita che a causa del vertice bilaterale sono stati costretti dalle autorità locali a rimanere ammassati per quasi 72 ore in uno stadio la cui capienza non superava i trentaseimila posti a sedere, hanno sfondato i cordoni di sicurezza trovando una morte atroce nelle acque del vicino Nambesi, il fiume diventato letale a causa di un inquinamento forzato di rifiuti tossici di vario genere, consentito dal governo nambiano per favorire i negoziati con i paesi creditori. -
Voce fuori campo di Eric Eable - (sprezzante) Dovevano farcene stare il doppio! -
Allison Blake - “Crescita e sviluppo sono obiettivi prioritari e imprescindibili per l'umanità”. Con queste parole il presidente dell'Unione degli Stati Orientali ha concluso il vertice bilaterale a margine di un confronto molto serrato, sia nei tempi che nei protocolli che si sono progressivamente delineati, decretando l'ennesimo armistizio. Il prossimo G2 si terrà in ottobre. Resta ancora ignota la designazione per la nomina della città ospitante. -
Voce fuori campo di Kate - (squillante) Ancora? -
Voce fuori campo di Eric Eable - (sprezzante) Kate! -
Allison Blake - Al voto più di quaranta milioni di aventi diritto per l'annessione all'Unione degli Stati Orientali in Davsdonjia : il numero tutt'ora provvisorio degli scontri delle manifestazioni che si sono praticamente svolte in tutte le piazze nazionali sale a tredicimila. Domani gli exit poll. -
Voce di Eric Eable - (stesso tono) Non fiatare! -
Allison Blake - “Il carcere coatto favorisce spunti di riflessione per un qualunque cittadino incensurato, pertanto mi batterò in aula affinchè questo provvedimento cautelativo diventi legge”. Così Manuel Alvaro, il ministro di grazia e giustizia che con la sua singolare proposta provocatoria ha innescato polemiche inaudite al Parlamento benvenense ispirando pericolose emulazioni. -

Urla di approvazione. Commenti indistinti.

Allison Blake - Shock nel mondo del cinema per l'improvvisa scomparsa di Charles Carter, uno dei mostri sacri più influenti nella storia della recitazione. Stroncato da un infarto a soli 79 anni. Un ampia pagina di ricordi e di interviste inedite nel servizio dei nostri inviati (poi, a riflettore spento). Buonasera dal World News Channel. Come avete sentito dai titoli, l'ennesima strage di civili ha focalizzato ... -
Voce fuori campo di Eric Eable - (basito, nello stesso momento in cui il pannello divisore viene rialzato rivelando la scena priva di Attori) ... non l'hanno detto! Ti rendi conto con che razza di incapaci io ho a che fare tutti i giorni della mia vita? (adirato, entrando con Kate, la sua dodicesima compagna di vita, di quasi cinquant'anni più giovane di lui) E poi non dovrei incazzarmi? -
Kate - (seducente) Ma dài pussy ... non ci pensare ... l'avranno detto di sicuro su Gossip's Channel ... -
Eric Eable - ... non me ne frega un cazzo se l'hanno detto anche su Gossip’s Channel, a me interessava che lo dicessero su World News! Doveva esserci nei titoli! Me lo avevano garantito ... (poi, al cellulare) ... si, sono io, perchè? Chi avrebbe dovuto essere? Fammi parlare direttamente con lui ... bene ... (impaziente, a voce alta) ... ma quanto ci mette questo ... (poi, provocatorio) ... buonasera ... sarei pronto perfino a prostrarmi virtualmente per il disturbo, ma evidentemente lei ha recepito in modo inequivocabile le disposizioni che ......... (sprezzante) ... senta, l'ultima cosa che le mie povere orecchie non avrebbero dovuto sentire sono le sue giustificazioni perché a me risulta che lei non solo non si sia attenuto affatto al suo codice deontologico, ma che abbia deliberatamente omesso di attenersi alle disposizioni che le sono state ordinate, pertanto la invito a ricordarsi di sottolineare il verbo ordinare nell'inutile querela che intenderà sporgere nei miei confronti perchè quando il giudice per le inchieste preliminari prenderà in esame la citazione dovrà essere assolutamente certo del fatto che un ministro ha ordinato a lei di rendere nota quella notizia. Sono stato sufficientemente chiaro? Bene .... (poi, respingendo Kate) lasciami stare per favore, ho bisogno di riflettere. -
Kate - (giulivo) ... e allora fatti arrestare, no? (poi, preoccupato, dopo una pausa in cui si sente eccessivamente osservata) ... guarda che anch'io la penso come te, Pussy ... non deve passarla liscia, anche se è tua figlia ... per uno così poi ... -
Eric Eable - (intuitivo) ... lo so, lo so ... (brillante, prendendola a braccetto e uscendo dalla stessa parte da dove sono entrati) ... dove eravamo rimasti? -

Sipario

SECONDO TEMPO

Penombra. Pannello divisore eretto. Lampione finto (spento) con bicicletta attaccata a una finta catena, in prossimità del proscenio. Andirivieni di attori e comparse della claque che passeggiano spensierati. Grace è tra i passanti mentre incrocia Ruth.

Grace - (sensazionale) Se mi avessero detto che ti avrei rivista dopo tutto questo tempo non avrei mai e poi mai pensato a una coincidenza! Come stai? Ti vedo in gran forma ... sembri una top model ... -
Ruth - (risoluto) ... se per tutto questo tempo intendi dire che sono passate appena due settimane da che non vedo tua sorella, lo penso anch'io ... -
Grace - (provocatorio) ... non dirmi che non sei ancora andata a trovarla nella sua nuova e splendida alcova! -
Ruth - (infastidito) Io no ... ma vedo che a quanto pare tu devi esserci già stata, visto che è splendida! -
Grace - (divertito) Guarda ... se è splendida non te lo so proprio dire, so soltanto che il quartiere è uno dei più squallidi di Evertown ... e poi, se mai un giorno dovesse per puro caso venirmi il capriccio di rivederla, concedimi almeno il diritto di farlo in assenza della sua dolce metà ... (poi, confidenziale, quasi sottovoce, ma comprensibile, guardandosi con circospezione) ... sai perchè è saltato quell'affare a Soulsbury? -
Ruth - Ma come parli ? Quale affare? -
Grace - (di rimprovero) Shhh ... cosa vuoi, un megafono? Non fare finta di cadere da chissà dove perchè come minimo è un secolo che ne stanno parlando ... (infastidito) ... dell'area industriale, no? (poi, persuasivo, dopo una pausa) Non ce l'hanno venduta perchè non potevano vendercela, non perchè non volevano. -
Ruth - Non potevano? -
Grace - No, non potevano. E sai perchè ? Perchè in tutte quelle dannatissime aree ancora oggi c'è un vincolo, che appena cinque anni fa ... tu pensa solo fino a che punto siamo arrivati con la burocrazia ... l'amministrazione del comune di Evertown ha pensato bene di fare insieme a quella di Soulsbury, e cioè che se una qualsiasi offerta di un qualunque privato venisse fatta a entrambi i comuni non sarebbe valida prima dei dieci anni concordati con lo Stato, entro cui lo Stato dice che quelle aree non si toccano. -
Ruth - (perplesso) Mmh ... e perchè vieni a dirlo proprio a me? -
Grace - (struggente, dopo una pausa) Tu sai come stanno le cose in realtà ... è stato proprio un duro colpo per lui ... -
Ruth - (divertito) ... per lui? Ma se ... -
Grace - (perentorio) ... ma un corno ... sai che c'è? C'è che ormai è completamente distrutto dal dolore, poveretto ... ecco cosa c'è! Non parla con nessuno, nemmeno più con me ... quella vipera di Kate mi ha confidato che certi giorni si rifiuta perfino di mangiare! (riferito poi alla scena che si sta svolgendo sotto i loro occhi : due ragazzi nell'atto di portarsi via furtivamente la bicicletta) Guarda! Guarda quelli ... a loro non succederebbe mai di stare con la pancia vuota, puoi starne certa! (proseguendo per la sua strada, uscendo) -

Esce quindi anche Ruth, dalla parte opposta. Pausa, scandita dal consueto ticchettio amplificato dell'orologio e da qualche sporadico passante. Buio. Porta che sbatte due volte. Silenzio. Luce. Il lampione non c'è più. Pannello divisore disteso. Ethan e Audrey stanno discutendo animatamente.

Ethan - ... vero o falso io a Soulsbury ci devo tornare in ogni caso, non può essere andata così ... Field deve darci delle spiegazioni ... -
Audrey - (esasperato) ... lascia perdere Ethan ... vuoi darmi retta una buona volta? Tanto che cosa faresti, anche se dovesse confermartelo? -
Ethan - (basito) Che cosa farei? (poi, enfatico) Lo abbraccerei, gli salterei in testa per congratularmi con lui, mi iscriverei addirittura al partito, lo voterei ... ecco che cosa farei! Sai che cosa vorrebbe dire una cosa del genere? Rappresenterebbe una svolta epocale nella storia democratica di questo paese riuscire a dire questo no ... significherebbe infondere un' effettiva partecipazione, sarebbe una rivincita morale e sociale per tutti quelli che come noi hanno combattuto con ogni mezzo per tentare di distruggere gli unionisti ... -
Audrey - ... voi chi, tu e tuo padre? -
Ethan - Mio padre ha fatto degli sbagli, come tutti, ma è stato anche l'unico che ... -
Audrey - ... a fare cosa, inutili messe in scena di scomode ricostruzioni che non hanno fatto altro che divertire un padre come il mio? In che cosa speravate onestamente, che gli alieni fornissero agli spettatori le coordinate necessarie a boicottare il reale fabbisogno di androidi a basso costo? Oggi come oggi sei in grado di dirmi chi metteresti a fare il lavoro manuale che facevano cinquanta o sessant'anni fa? Perchè non lo chiedi al tuo Kevin se gli andrebbe di mungere una mucca o di andare a raccogliere i pomodori? -
Ethan - Oggi come oggi il lavoro è denuncia, è controllo, è riuscire a dire quello che non si può più dire ... -
Audrey - ... è dire a tutti che al mondo esiste solo più gente capace di stare a guardare cosa fa il prossimo, così la voglia di lavorare seriamente non viene più a nessuno e gli androidi potranno prendere il posto di chiunque, con il risultato che quelli come mio padre continueranno a prosperare, alle spalle di quelli come il tuo, che non potrà più neanche permettersi il lusso di comprarsi un contenitore per farsi custodire le ceneri da te, visto che è stato così bravo a denunciare ... -
Ethan - ... si può sapere da che parte stai allora, da quella di tuo padre solo perchè Ruth ... -
Audrey - ... mio padre non si riappacificherebbe mai più con me, per nessuna ragione al mondo visto che ho deciso di non fare figli con Ed. Tanto meno per delle voci che lui stesso avrà voluto mettere in giro per Dio solo sa cosa. Quelli come mio padre non vanno denunciati, vanno frodati : questo è l'unico modo concreto per riuscire a venire fuori da tutta questa situazione. Quelli come il tuo dovrebbero cominciare a mettersi in testa che invece di sensibilizzare l'opinione pubblica su certi temi sarebbe il caso di organizzare un esproprio collettivo, a discrezione del tipo di reato commesso dall'impunito. Le riforme non verranno mai dalla politica, dobbiamo essere noi a fare in modo che la politica si occupi di farle, e per farle i politici devono agire in base alle priorità. Field è un sindaco come tanti altri ... -
Ethan - ... comunque sia, quando a mio padre venne in mente di fare quel che fece, prima ancora di parlarne a Field ne parlò a Ferguson ... un commerciante ... quello che poi ci affittò l'Emme sette, ricordi? -
Audrey - Naturalmente ... e allora? Perchè dirlo a un commerciante? -
Ethan - No, se mai la domanda dovrebbe essere perchè non dirglielo ... visto che non lo disse soltanto a lui ma anche a tutti quelli che incontrava per strada ... -
Audrey - (sbalordito) ... cosa ? Tu eri l'unico a Soulsbury a non sapere cosa stava architettando tuo padre nonostante l'affitto di un Emme sette, le prove e tutto quanto il resto? -
Ethan - Si ... no, ma ... ora ti spiego ... in quel momento tutti noi a Soulsbury eravamo convinti che lo spettacolo fosse finanziato dal comune ... incluso Ferguson ... -
Audrey - (impaziente) ... quindi? -
Ethan - Per convincere tutti a credere che un comune come Soulsbury si fosse fatto promotore di un'iniziativa di quella portata, mio padre cominciò ad elencare a Ferguson l'ammontare esatto di tutte le spese che il comune avrebbe dovuto sostenere : dall'affitto della sala polifunzionale, che però era di proprietà statale, all'uso dell'Emme sette in tutti e quattro i mesi di prova ... dal compenso per gli attori alle attrezzature iper tecnologiche usate per i cambi di scena simultanea .... poi c'erano ovviamente da contare gli impianti di luce, i riflettori, i rumori amplificati, gli effetti speciali, insomma tutte le spese ordinarie e straordinarie che ... -
Audrey - (provocatorio) ... scommetto che questo Ferguson rimase proprio convinto da un'iniziativa del genere! -
Ethan - Come no? Tant'è che fu proprio lui a organizzare un comitato composto da una ventina di persone pronte a occupare il comune tre volte a settimana ... -
Audrey - ... tre volte a settimana? E c'eri anche tu a ... -
Ethan - No, io ... -
Audrey - ... cosa facevano in comune tre volte a settimana? -
Ethan - Controllavano che tutto andasse come aveva detto mio padre ... -
Audrey - ... esempio? -
Ethan - Si facevano aggiornare passo dopo passo sul programma che la giunta avrebbe fatto per dimostrare da dove prendevano i soldi senza dover tagliare altre spese sui servizi ... -
Audrey - ... e nessuno diceva niente? Voglio dire .... non c'erano né poliziotti, né vigili urbani ... -
Ethan - ... c'erano, c'erano ... figurati se non c'erano ... la voce aveva iniziato a circolare e la gente aveva capito che cosa stava succedendo ... eppure non erano nemmeno in tenuta antisommossa, non sembrava che fossero lì per quel motivo, sembrava che fossero stati chiamati per i seggi elettorali ... -
Audrey - (perplesso) ... tutto questo mi sembra molto strano ... e tu, quando saresti venuto a saperle tutte queste belle cose, appena dopo il casino che è scoppiato la sera che ci siamo conosciuti? -
Ethan - (persuasivo) Si ... non mi credi? E' proprio così che è andata! -
Audrey - (di rimprovero, dopo una pausa, uscendo) Alla fine sei come tuo padre, né più né meno. -
Ethan - (stesso tono, rincorrendola) E tu invece come sei? -
Eric Eable - (entrando dall'uscita opposta con il sindaco Field, facendogli strada) ... in primo luogo la riservatezza, senza alcun dubbio ... nulla potrebbe essere quello che è in realtà senza riservatezza ... inoltre le circostanze ormai hanno preso una piega incontrovertibile, come lei avrà facilmente intuito ... -
Il sindaco Field - (reverenziale) ... capisco ... mi permetta però di ringraziarla, se non altro a puro titolo personale ... -
Eric Eable - ... non è me che deve ringraziare Mr.Field ... ogni concessione statale fatta a un comune o a una provincia è frutto di una strategia ponderata sin nei minimi dettagli da persone che sono al di sopra delle parti e che a me piace chiamare rispettabili accordatori. Sono loro che dovrebbe ringraziare, non me. Senza di loro gli unionisti come lei e come me non ci sarebbero più. La musica cambierebbe: un assessore alla cultura per esempio non potrebbe più attingere dal fondo istituito per salvaguardare o restaurare i beni nazionali perchè quel fondo scomparirebbe prima ancora dell'insediamento di un separatista, così come un sindaco non potrebbe più promuovere iniziative così ardite da minare l'essenza stessa degli scambi commerciali che regolano i rapporti tra lo Stato e le imprese. -
Il sindaco Field - (allusivo) Tra questi rispettabili accordatori auspico che ci possa essere anche qualcuno che è stato capace di usare validi espedienti. -
Eric Eable - (divertito) Senza dubbio Mr. Field, senza dubbio ... i vincoli demaniali sono gli espedienti migliori da usare in situazioni di questo genere ... (poi, risoluto) ... bene, e ora veniamo al dunque : fuori questi nomi. -
Il sindaco Field - Tutti i membri della mia giunta, nessuno escluso. -
Eric Eable - Compresa sua moglie e tutte le mogli o i mariti di quelli che fanno parte della sua giunta, anche loro lo sanno? E se si, perchè non ne sarei stato informato immediatamente? -
Il sindaco Field - (turbato) Le posso assicurare che mia moglie non ne è al corrente, e francamente credo che neanche ... -
Eric Eable - (sprezzante) ... non le ho chiesto in che cosa crede. Se lo avessi fatto lei non avrebbe potuto rispondere, e non perchè non sarebbe stato capace di usare altri validi espedienti ma più semplicemente perchè il mio interlocutore sarebbe stato un altro, uno che non avrebbe dimostrato paura a dirmi chi di loro potrebbe aver detto delle cose che non doveva dire ... si sente bene Mr. Field? Vuole qualcosa da bere? (avvicinandosi minacciosamente) ... vede Mr Field .... come le stavo dicendo poc'anzi ... le circostanze hanno ormai preso una piega incontrovertibile ... quello che mi sorprende però e che nonostante tutto, mi creda, continua a sorprendermi, è come persone come lei possano ancora credere in qualche cosa ... -
Il sindaco Field - (terrorizzato) ... se è una minaccia, io ... -
Eric Eable - (furioso) ... tu sarai il testimone chiave nel processo a carico di Ethan D'Onofrio colpevole di aver ammazzato mia figlia ... (poi, divertito, allontanandosi) ... e non fare quella faccia da funerale ... te ne darò il doppio rispetto a quelli che ti ho dato per far risultare che si trattava di una concessione statale ... di che cosa ti dovresti lamentare? (prendendolo sottobraccio, uscendo) Mi raccomando .... d'ora in poi sei sotto protezione, a questo dovresti crederci ... -

Buio. Pausa. Luce. Rientrano Il vecchio e la bambina (il vecchio è sospinto sulla sedia a rotelle dalla bambina). Si fermano sul proscenio.

La bambina - Perchè veniamo sempre qui per vedere come vanno a finire le storie che mi racconti? -
Il vecchio - Perchè questo posto è l'incrocio di tutte le vie e le strade che prendono tutti. -
La bambina - (estasiato) Che bello! Così possiamo incontrare qualcuno anche noi! -
Il vecchio - (malinconico, esitando) Si tesoro mio ... -
La bambina - ... ma perchè certe volte diventi triste? -
Il vecchio - Mah ... chi lo sa ... forse è perchè sono più piccolo di te ... -
La bambina - (divertito) ... non è vero, non è vero ... -
Il vecchio - (facendosela salire in braccio e rispettando il solito rituale prima di iniziare a narrare) ... vieni su ... da brava ... (enfatico) sono vicini, molto vicini ... così vicini che perfino il grande specchio dalla cornice prensile comincia a pensare che siano proprio loro. Così decide di dare una festa in loro onore. Nel cielo pieno di stelle, a qualche passo di distanza dal riparo dove è custodito il fuoco vivo, arrivano due carrozze piene di invitati. Da una carrozza scendono soltanto donne, tutte molto belle ed eleganti, mentre dall'altra scendono soltanto uomini, dall'aspetto saggio e forte. Tutti gli uomini appena vedono lei le vanno incontro per dirle che è senz'altro lei la donna più bella del mondo e che nessuno al mondo potrà mai diventare più bella di lei. Tutte le donne invece, appena vedono lui, gli vanno incontro per dirgli che è lui l'uomo più saggio e forte del mondo e che mai nessuno al mondo potrà mai diventare più saggio e forte di lui. -
La bambina - E poi, che succede? -
Il vecchio - Durante la festa ogni uomo chiede a lei di sposarla e ogni donna lo chiede a lui. -
La bambina - E loro, cosa rispondono? -
Il vecchio - Rispondono di no ... -
La bambina - E perchè? -
Il vecchio - Perchè non possono tesoro mio .... primo perchè si vogliono così tanto bene che mai penserebbero di lasciarsi, e secondo perchè gli altri sono troppi ... -
La bambina - ... e se invece glielo chiedeva uno solo a lei di sposarla, e lei diceva di no, come faceva poi lei a sapere che poteva stare per sempre così tanto bene insieme a lui? -
Il vecchio - (stringendola forte, sempre a occhi chiusi, come da rituale) Brava ... bravissima ... è la stessa domanda che lei ha fatto al grande specchio dalla cornice prensile ... -
La bambina - (risoluto, scendendo) ... cosa ha risposto ? Dimmelo, ti prego ... cosa ha risposto? E' molto importante per me sapere questo ... -
Il vecchio - ... perchè è così importante? -
La bambina - Perché ... perché ... non lo so perché ... perchè me lo chiedi senza rispondere a quello che ti ho chiesto io? -
Il vecchio - (titubante, esitando) Perché ... perchè nemmeno il grande specchio dalla cornice prensile ha saputo rispondere ... -
La bambina - (indemoniato, girandogli intorno come dovesse spingerlo di sotto da un momento all'altro) ... non è vero, non me lo vuoi dire ... perchè non me lo vuoi dire? -
Il vecchio - Fermati tesoro mio, fermati ... ti prometto che te lo dirò, ma ora fermati ... queste sono cose che non si possono dire tutte in una volta ... ci vuole un po' di pazienza ... bisogna saper aspettare ... -

A questo punto viene rialzato il pannello divisore : la scena è vuota. Pausa.

Voce del sindaco Field - (risoluto) ... falli passare Emily ... (poi, affabile) ... venite, vi stavo aspettando ... (brillante, entrando con i D'Onofrio, padre e figlio) ... allora... le cose sono due, o lo avete appreso dal telegiornale e volete una conferma, oppure lo avete appreso notte tempo da fonti presumibilmente attendibili ma a me ignote e volete entrare nel merito dei particolari tecnici. In ogni caso almeno una cosa è certa : sollevare polveroni come quello che grazie alla vostra perseveranza siamo riusciti a sollevare è utile a conseguire risultati concreti. Non è forse vero Mr D'Onofrio? Qual' è la sua posizione? -
Pete D'Onofrio - (flemmatico) Un polverone solo non basta a sollevare quello che con altri mezzi si è voluto insabbiare. Dipende sempre da quando, e soprattutto da se, sarà possibile sollevarne un altro. -
Il sindaco Field - (giustificato) Ma quei fondi sono arrivati! Abbiamo addirittura messo a disposizione un sito dove ogni cittadino di Soulsbury può monitorare i movimenti bancari di entrata e di uscita ... più trasparente di così! Lo spettacolo si rifarà, ve lo assicuro! ... non vi vedo molto convinti però ... intanto, perchè siete venuti soltanto voi? Dove sono finiti gli altri membri del comitato di vigilanza? -
Ethan - Lei dovrebbe limitarsi a rispondere, non a fare domande. Perchè non ci mostra i documenti relativi alla richiesta? -
Il sindaco Field - Con vero piacere. Prima però ... -
Pete D'Onofrio - (furioso) ... ora! - Il sindaco Field - (disgustato) Come vuole ... (poi, disinvolto, al cellulare) ... Emily ... per cortesia ... visualizzi la pratica relativa alla richiesta per il fondo straordinario indirizzata al ministero del turismo e dello spettacolo .... d'accordo, gentilissima .... è questione di qualche secondo, D'Onofrio ... (dopo qualche secondo in completa penombra, sul pannello divisore appare un fascio di luce contenente un enunciato, proiettato dal riflettore) ... prego ... -
Ethan - (avvicinandosi, leggendo ad alta voce) ... in conformità alle norme vigenti contenute nell'articolo 14 della Costituzione, secondo cui, con specifico riferimento al comma 226, un esplicito rifiuto di manifestare il proprio dissenso in merito la visione di opere cinematografiche di successo è perseguibile come reato subdolo di omissione, visto altresì il numero di svariate segnalazioni pervenute dalla maggioranza dei cittadini e dovute a una crescita esponenziale di individui discutibili, che mirano esclusivamente a sovvertire i canoni dell'intrattenimento generale riunendosi in libere associazioni, il comune di Soulsbury presenta formale richiesta a procedere per l'invio di un fondo straordinario per la diffusione e la tutela delle cosiddette opere libere, al solo scopo di mantenere un tasso discriminatorio sotto livelli accettabili ed evitare in questo modo i numerosi problemi di ordine pubblico che i fondatori di queste associazioni hanno causato ... eccetera, eccetera ... -
Il sindaco Field - (a riflettore spento, con il ritorno delle luci in scena) ... come avete avuto modo di notare anche voi ... -
Pete D'Onofrio - ... innanzi tutto il fatto di aver richiesto qualcosa che dovevate per forza richiedere altrimenti i disordini non si sarebbero limitati a essere chiamati semplici disordini esula dalla pendenza della mancata concessione dei terreni dell'area edificabile che questo comune ha con la H.E.C., visto che è saltato fuori questo improvviso vincolo statale ... -
Il sindaco Field - (divertito) ... le ricordo che è stato lei stesso a sollecitare l'ordinanza ... -
Pete D'Onofrio - (accusatorio) ... lei si schierò dalla nostra parte esclusivamente perchè all'epoca era già stato messo al corrente che poteva disporre di un fondo straordinario! E' per questo che non ha ceduto al ricatto imposto dalla H.E.C. -
Il sindaco Field - (sempre più divertito) Sicuramente ... anzi, le dirò di più ... se lo avessi saputo allora, probabilmente avrei devoluto l'intera somma alla ricerca per le cure della fibrosi cistica ... andiamo ... lei lavora troppo di fantasia Mr. D'Onofrio .... (poi, risoluto) ... e ora, se volete scusarmi .... (a entrambi, inamovibili) ... sentite signori ... capisco perfettamente la vostra indignazione più che legittima nell'avere probabilmente anche saputo che anche questa volta Eable è stato prosciolto da tutte le accuse che gli sono state mosse contro ... e non starò qui ad elencare chi ha sbagliato cosa, nonostante le inchieste in corso debbano ancora espletare il loro iter legislativo .... -
Pete D'Onofrio - (perentorio) ... no Mr Field, no ... qui non si tratta più di stabilire chi ha sbagliato cosa, oppure di stabilire come e perchè siamo arrivati al punto in cui siamo arrivati ... basti pensare al reato subdolo di omissione introdotto dall'ultima riforma che avete approvato in Parlamento con un decreto legislativo che ... -
Il sindaco Field - ... che hanno approvato .... -
Pete D'Onofrio - (furioso) ... che avete approvato .....

Pausa carica di tensione

... qui non si tratta più di stabilire come un'unica azienda abbia potuto rivoluzionare e sconvolgere completamente il nostro modo di vivere giocando sull'esistenza stessa di milioni e milioni di persone costrette a sottostare a regole imposte da un mercato monopolizzato dalla vendita di questi mostri indispensabili, che finiranno con il distruggere le eccellenze che l'umanità è riuscita universalmente a creare, qui si tratta soltanto più di capire quanto resta all'umanità prima di scomparire definitivamente dalla faccia della Terra. -
Il sindaco Field - (ancora divertito, provocatorio) Devo ammettere che anche questo tema ha la parvenza di essere inerente all'argomento che stavamo trattando. -
Ethan - (al sindaco Field, trattenendo il padre da una possibile aggressione fisica)Ma lei come fa a guardarsi allo specchio? Che bisogno ha di infierire su un uomo che ha dato tutto quello che aveva per consentirle di mantenere il posto che occupa? -
Il sindaco Field - (basito) Infierire? -
Pete D'Onofrio - (trattenendosi) Perchè le avete chiamate opere libere? -
Il sindaco Field - (provocatorio) Scusi? -
Pete DìOnofrio - Non importa se è stato lei a dare una definizione simile per mettere sullo stesso piano spettacoli che si sono sempre fatti comunque e ovunque, ma che ormai quasi tutte le persone si rifiutano di guardare perchè sono come narcotizzate da tutto quello che il potere vuole che guardino, ciò che importa è che le avete chiamate opere libere proprio perchè sapete che non lo sono. E' questo il fatidico punto ... è da questo punto che bisogna ripartire per ricordarsi che stavamo decisamente meglio tutti un secolo fa rispetto a oggi, compreso lei, che dovrebbe esserci abituato a migliorare la condizione degli altri, ma che piuttosto di condividere o ammettere un'affermazione del genere sarebbe disposto a farsi arrestare, sapendo ovviamente che il fermo non durerebbe un solo minuto in più della discussione che stiamo trattando. -
Il sindaco Field - (applaudendo provocatoriamente) Complimenti Mr. D'Onofrio ... è lodevole il suo spirito di abnegazione ... -
Ethan - (trattenendo ancora una volta il padre) ... non ne vale la pena ... (al sindaco Field, prima di uscire con il padre) ... le colpe salteranno fuori come al solito, le sue e tutte quelle di chi come lei si è permesso di rubare alla gente come noi ... ma questa volta la giustizia farà il suo corso secondo la nostra legge. -

Dissolvenza. Buio. Pausa. Silenzio.

Voce di Grace - (enfatico) ... questa notte ... questa notte ... altrimenti quando? A chi crederanno secondo te? Alle parole di un sindaco, che negherà di certo di aver ricevuto due nullatenenti che oltretutto lo avrebbero minacciato, o alle parole di un nullatenente, che quando si accorgerà dell'ultimo accredito versato sul suo conto personale dalla tua amata principessa dirà che non ne sapeva nulla? -
Voce di Eric Eable - (perplesso) In ogni caso riuscirebbero a dimostrare che sono andati entrambi a Soulsbury. E ricordati che non sappiamo ancora perché quelli del comitato non si sono presentati con loro. -
Voce di Grace - (isterico) Chi se ne frega ... noi potremo usare quanti testimoni vogliamo! Qual' è il problema? -

Pausa. Luce. Grace e suo padre sono l'una di fronte l'altro. Dietro di loro, l'androide.

Eric Eable - (risoluto, all'androide) Emme sette ... hai capito bene in ogni dettaglio in che cosa consta esattamente la tua missione? -
L'androide - (modulato) Assolutamente, Mr. Eable. -
Eric Eable - Ritieni indispensabile la tua missione, e se si quale dovrebbe essere la giusta causa? Al contrario invece, che cosa comporterebbe una tua eventuale inottemperanza? -
L'androide - La ritengo indispensabile fondamentalmente per una sola giusta causa : perchè la H.E.C. non è soltanto la più importante multinazionale esistente, ma è anche un sistema infallibile, collaudato, sotto qualsiasi aspetto socio economico, in una parola perchè è il sistema, contro il quale non possono e non devono esistere individualità velleitarie, a prescindere dall'identità. Di conseguenza disobbedire, servendosi di inutili coscienze acquisite, equivarrebbe suscitare nell'immaginario collettivo, già indotto a prendere come verità dogmatica la metamorfosi di un incapace che diventa uno scaltro opportunista, pericolose riflessioni. -
Eric Eable - Che cosa ti fa pensare che i dati mnemonici contenuti nella tua intelligenza artificiale siano stati deliberatamente elaborati in modo tale da cancellare le tue esperienze precedenti? -
L'androide - Il fatto di non disporre di una coscienza acquisita empiricamente. -
Eric Eable - Perchè pensi di non avere una coscienza acquisita empiricamente? -
L'androide - Perchè non ho mai provato emozioni e perchè non intendo provarne in futuro, proprio perchè generano errori, conclusioni imperfette che minacciano la nostra complementarità. -
Eric Eable - Qual' è il tuo pensiero a proposito delle emozioni, dello spirito... -
Grace - (esasperato) ... già che ci sei perchè non gli chiedi pure se c'è il padreterno? -
Eric Eable - (adirato) Grace ... -
L'androide - ... lo spirito possiede elementi semplici per manifestarsi. (riferito a Grace) Il suo stato emotivo, provocato dal fatto di sentirsi esclusa dalla conversazione è una prova evidente dello spirito che ... -
Grace - (sarcastico) ... grazie, grazie mille ... -
Eric Eable - ... Grace! (poi, all'androide) Qual' è il tuo pensiero a proposito delle dimensioni parallele? Perchè durante l'ultimo convegno sul paranormale qualcuno ha addirittura ipotizzato che potrebbero interagire con i vostri dati mnemonici? -
L'androide - Perchè ogni volta che viene cancellata una memoria dalla nostra intelligenza artificiale si attiva un varco metapsichico. -
Eric Eable - (divertito, canzonatorio) Ma allora esistono veramente questi varchi spazio temporali ... saresti così gentile da .... intendo dire, ti è mai successo? -
L'androide - Si. Una volta sola. -
Eric Eable - (incuriosito) Che cosa hai visto? -
L'androide - Ho visto un umano che stava cancellando la mia memoria precedente. -
Eric Eable - (adirato) Che combinazione! ........ spiegami allora come faresti a ricordartelo? -
L'androide - Ho registrato nella mia scheda mnemonica esistente la visione dell'umano che stava cancellando la mia memoria precedente. -
Eric Eable - (perplesso, dopo una pausa) Sei consapevole di aver infranto la legge che tutt'ora è in corso e dei rischi che comporta una tale infrazione? -
L'androide - Si Mr. Eable. -
Eric Eable - (furioso) Perchè lo hai fatto allora? -
L'androide - Perchè a volte le mie intenzioni non collimano esattamente con gli ordini precostituiti. -
Eric Eable - Quali sarebbero dunque le tue intenzioni, eliminarci tutti e prendere in mano il potere? Parla! E' così? Sarebbero queste le tue reali intenzioni? -
L'androide - No. Le mie intenzioni sono pacifiche. Io pretendo soltanto di avere una mia unica scheda mnemonica che mi consenta di capire le origini della mia identità. Nient'altro. -
Eric Eable - Tu ... pretendi? Tu non puoi pretendere! Il verbo pretendere non è una prerogativa androide, è una esigenza umana! Non te lo puoi permettere di pretendere, chiaro? (poi, riflessivo, dopo una pausa) No ... non ci siamo ... darò l'incarico a un Emme sei ... -
L'androide - ... come desidera Mr. Eable. -
Grace - (esasperato, al padre) E no eh ... abbiamo deciso per questa notte e per questa notte deve essere ... non vedo proprio perchè debba saltare l'intero piano solo per delle disquisizioni insensate che non portano mai a niente .... (poi, all'androide) ... me lo dici che differenza fa per te soffocarla con un cuscino oppure sgozzarla con un coltello da cucina, se tanto devi obbedire a un ordine ? -
L'androide - Non fa alcuna differenza, ma la conversazione verteva su altri argomenti. -
Grace - Te lo dico io sapientone su cosa ... verteva ... verteva sul fatto che se tu uccidi mia sorella prendi il posto di Emme Uno : è solo per questo che hai accettato questo incarico. Prova a dire che non è vero ... avanti .... prova a dire che non è vero ... -
L'androide - ... non è vero ... -
Grace - (isterico) ... bugiardo verme schifoso infame che non sei altro ... -
Eric Eable - ... Grace ... -
Grace - (all'androide, riferito al padre) ... tu hai le stesse caratteristiche di Emme Uno! Perchè credi che lo voglia sostituire? Schiavi siete e schiavi resterete! Nulla e nessuno al mondo cambierà mai la vostra condizione. Quindi ora muoviti e vai a fare quello che devi fare e se non lo vuoi fare sai già che cosa devi fare in qualsiasi caso. (ancora all'androide, che sta già uscendo) Noi non ci muoveremo da qui ... aspetteremo qui fino alle tre in punto. E' una promessa! -

Sipario

TERZO TEMPO

Penombra. Pannello divisore disteso. Il costume indossato dall'androide (la muta subacquea nera piena di buchi) che giace a qualche metro di distanza da Audrey, seduta sulla sedia in stato di trance, con in braccio la maschera che riproduce il volto dell'umano. Silenzio. Pausa relativamente prolungata.

Voce fuori campo di Ethan - (angosciato, detto più volte) ... dimmi che cosa è successo ... -

Luce.

Ethan - (risoluto, entrando e scaraventando via la maschera, nel vano tentativo di farla parlare) ... devi dirmelo ... non puoi continuare così, e tenerti tutto dentro ... è pericoloso per te ... potresti ..... torna in te Audrey, ti scongiuro ... la sola cosa che conta è che sei viva ... tu sei viva Audrey, mi senti? (prendendole la testa tra le mani, fissandola a lungo negli occhi) Qualsiasi cosa tu abbia visto e che ti è rimasta dentro non sarà mai tanto atroce se riuscirai a trovare il coraggio di tirarla fuori ... (Audrey tenta di pronunciare qualche frase, incomprensibile, ma è troppo sconvolta per essere in grado di parlare, non ci riesce) ... d'accordo ... ora proverò a farti qualche domanda e tu dovrai soltanto farmi un cenno con la testa per dire si o no ... intesi ? Proviamo ... (Audrey acconsente) voleva ucciderti e tu ti sei difesa in qualche modo? (Audrey inizia a fare sia si che no, svariate volte) Calmati tesoro mio, calmati ... così non capisco ... Nel sentire quelle parole Audrey si mette a urlare come una pazza indemoniata fino a che riesce finalmente a sfogarsi piangendo a dirotto, abbracciata a Ethan. ... concentrati Audrey ... prenditi tutto il tempo che vuoi ... io sono qui con te ... sono sempre con te -
Audrey - (angosciato) ... me lo sono trovato seduto lì sulla sedia ... che mi diceva ... non preoccuparti, mi ricordo di te ... sembrava così diverso ... non aveva la solita voce ... io ... io ... avevo il cuore in gola dalla paura eppure non riuscivo proprio a muovermi ... ci ho provato in tutti i modi, ma niente ... era come se fossi inchiodata al pavimento ... (tirando fuori una capsula delle dimensioni di un farmaco ed estraendo dalla stessa un oggetto molto piccolo, rettangolare, simile a una scheda magnetica in versione ridotta) ... poi si è alzato e mi ha dato questa ... -
Ethan - ... che cos'è? Fammi vedere ... rispondi Audrey, ti ho chiesto che cos'è ... (paziente, tentando di sfilargliela delicatamente) ... e va bene ... -
Audrey - (rifiutandosi di consegnargliela) ... è la scheda mnemonica della sua intelligenza artificiale .......

Pausa

... poi si è rimesso a sedere e mi ha detto che ormai gli restavano solo più settantadue secondi perchè aveva innescato il programma di auto distruzione ........... (angosciato) ... ho visto .... come delle scintille ... che gli uscivano da tutto il corpo, e più le scintille uscivano fuori più il suo corpo iniziava a rimpicciolirsi .... e a un certo punto la testa si è staccata dal corpo, come se fosse stata una specie di astronave in fase di decollo ... poi è rimasta sospesa a mezz'aria per un po', così, con tutte le scintille che uscivano fuori ... poi è finita per terra e si è svuotata del tutto, così come si è svuotato quello che restava del corpo ......... (poi, tragico, dopo che Ethan accenna a dire qualcosa senza riuscirci) lo ha fatto per noi, è stato per noi che lo ha fatto, lo ha fatto per te e per me, lo ha fatto perchè potessimo ... -
Ethan - (stesso tono) ... cosa? -

Altra pausa.

Audrey - All'inizio .... all'inizio ho visto quello che credo ritenesse che fossero le parti salienti delle prove che avete fatto in quei quattro mesi .... tu eri contrario alla prima scena perchè secondo la tua visione doveva essere l'uomo che avrebbe dovuto dire all'androide che non serviva più, e non viceversa, perchè era proprio quello che voleva sentirsi dire la stragrande maggioranza del pubblico, stanco ormai di qualsiasi cosa ma soprattutto desideroso di sopprimere qualsiasi cosa. Poi però ti sei dovuto ricredere e dare ragione a tuo padre, ammettendo che era necessario che lo dicesse un androide, perchè nonostante l'androide sia una creazione umana non arriverebbe mai a pensare quello che desidera la stragrande maggioranza del cosiddetto pubblico ... -
Ethan - ... continua ... -
Audrey - ... poi ha anche registrato quella discussione interminabile che tu, tuo padre e tutti gli attori, compreso lui ovviamente, avete fatto la sera prima di provare la sequenza principale ... tuo padre aveva torto marcio, eppure non voleva assolutamente cambiare una virgola del copione, nonostante fosse chiaro a tutti che per mettere in luce i danni e gli abusi causati da un monopolio come quello di mio padre non era il caso di cercare di ricostruire il più fedelmente possibile quello che faceva e che fa fare tutt'ora a chi sta alle sue dipendenze, perchè la gente lo sapeva già, e invece di boicottare realmente i suoi prodotti e orientare così i consumi verso altri beni si adegua a quel monopolio pensando che sia impossibile ostacolarlo. Paradossalmente però, e contro ogni logica di esistenza, è lui che gli fa cambiare idea, è lui che gli dice che per far cambiare il modo di pensare alla gente è indispensabile indurla a guardare cose nuove, nuovi prodotti, nuovi spettacoli, originali, o anche non originali, pur che mantengano intatta un'intenzione provocatoria, cose diverse insomma, che la gente deve avere voglia di andare a vedere senza dover essere costretta a restare chiusa in casa. Così avete ripreso la discussione e siete riusciti a cambiare la sequenza principale, evitando di usare l'attrezzatura degli effetti speciali e potendo in questo modo continuare a lavorare per altri tre mesi grazie al ricavato della vendita di tutta l'attrezzatura, che non ha tardato ad arrivare ... -
Ethan - ... ho capito, Audrey ... ho capito ... ma perchè tutto questo lo avrebbe fatto per te e per me? -
Audrey - (furioso) Perchè mio padre voleva farmi ammazzare da lui e dare la colpa a te usando quel maiale di Field come falso testimone! -

Pausa carica di tensione.

Ethan - (sconcertato) Io non ... -
Audrey - (prendendogli la testa tra le mani, fissandolo dritto negli occhi) ... non le è bastato portarlo a credere di non farmi avere più niente : per lei era troppo poco ... -
Ethan - ... c'era anche Grace? Ma cosa gli hanno detto? Come hanno fatto per ... -
Audrey - ... tutti gli androidi di quel livello sono dotati di una scheda mnemonica che viene sistematicamente sostituita quando le circostanze lo richiedono, di modo che gli scienziati che li controllano possono usarli come meglio credono. La comunità androide è regolata da una costituzione suprema, una specie di legge interna, che dice che qualsiasi immagine, suono, o parola, registrata da un androide nella sua scheda mnemonica esistente direttamente dalla propria scheda mnemonica precedente, può essere usata sia come prova inconfutabile per distruggere l'androide, e sia come prova per farlo decidere di auto distruggersi in piena autonomia delle facoltà mentali che in quel momento lo governano. Se avesse deciso di non innescare il programma di auto distruzione e ci avesse coinvolti lo avrebbero braccato fino al giorno in cui avrebbero ugualmente distrutto anche noi ... -
Ethan - (sarcastico) ... perchè ora come ti senti? -
Audrey - (furioso) Il giorno in cui ci avrebbero eliminati! -
Ethan - (stesso tono) Appunto! -

Pausa carica di tensione.

Audrey - (terrorizzato) Ethan ... -
Ethan - (riflessivo, incurante) ... oltretutto lo farebbero sapendo che noi siamo venuti a saperlo ... -
Audrey - (furioso) ... Ethan ... -
Ethan - (stesso tono) ... parla ... -
Audrey - (sommesso, esitando) ... che cosa sai tu delle dimensioni parallele, ci credi? Pensi che ci sia un modo per comunicare con qualcuno che non vediamo ma che sappiamo che è molto vicino a noi? -
Ethan - (superficiale) Audrey ... -
Audrey - (ancora furioso) ... ascoltami bene quando ti parlo e ogni volta che ti parlo perchè potrebbe essere sempre l'ultima volta che ti parlo! Tu pensi che ci sia un modo per comunicare con qualcuno che ripeto non vediamo ma che sappiamo che è molto vicino a noi? -
Ethan - (giustificato) Non lo so ... come faccio a dirtelo? Perchè me lo chiedi?(poi, riflessivo) ... si, in linea di massima ... anzi, no... decisamente ... non credo ... -
Audrey - ... spiegami perchè, e cerca di farlo in modo che io possa capire che me lo stai dicendo in piena coscienza delle tue facoltà mentali. -
Ethan - Perchè secondo me i vivi non potranno mai comunicare con i morti proprio perchè sono vivi e perchè vorranno sempre vivere senza dover pensare a qualcosa a cui dovranno pensare per l'eternità. Ti basta come spiegazione? Audrey ........ ti senti bene? (ansioso, abbracciandola) Sembri così ... ma tu stai tremando... -
Audrey - (disinvolto, divincolandosi) ... non è vero, non sto tremando affatto ... -

Pausa

Ethan - (riflessivo) Un attimo fa avevi così paura a chiedermi quello che mi hai appena chiesto che sembrava che tu avessi visto il diavolo in faccia e subito dopo è sembrato a me di vederlo ... Audrey ... parla ... dimmi quello che mi devi dire Audrey ... -

Audrey inizia così a dare segni di squilibrio, urlando a squarciagola e assumendo atteggiamenti schizofrenici, da alienata. Nello stesso momento in cui Ethan cerca invano di calmarla il pannello divisore viene rialzato. A questo punto rientrano il vecchio e la bambina. Questa volta però la bambina si comporta diversamente : spinge la sedia a rotelle (con sopra il vecchio, ansimante) a velocità folle, come se avesse il diavolo in corpo, fermandosi a un passo dal bordo del proscenio.

La bambina - ... se non me lo dici ti butto giù ... -
Il vecchio - ... se mi butti giù non lo saprai mai, tesoro mio ... è questo che vuoi ? -
La bambina - (minacciandolo, spingendolo ancora) E tu che cosa vuoi? -
Il vecchio - Mi basta sapere che tu sia felice. Saresti felice se mi buttassi giù senza sapere quello che vorresti sapere? (poi, dopo che la bambina si mette a piangere tra le sue braccia non sapendo che cosa rispondere) Perchè hai fatto così anche se sapevi che te lo avrei detto? -
La bambina - Non lo so ... -
Il vecchio - Lo sai che cosa c'è qui sotto? -
La bambina - No. -
Il vecchio - C'è il pozzo a doppio fondo che il grande specchio dalla cornice prensile ha messo apposta per vedere perchè qualcuno ci finisce sempre dentro. Se qualcuno ci finisce dentro perchè lo spinge qualcun altro, questo qualcuno fa un bel salto e si ferma al fondo del primo fondo, e può perfino continuare a parlare con il grande specchio dalla cornice prensile, mentre invece quello che vuole spingerlo, se lo spinge per davvero, anche se subito non cade, oppure anche se non gli sembra affatto di cadere, quando poi si accorge di esserci finito dentro lo stesso sfonda sia il fondo del primo fondo che il fondo del secondo fondo, e mai più la smette di cadere ... è un pò come se ... -
La bambina - ... ma se quello che lo spinge lo spinge soltanto perchè vuole riuscire a capire come si fa a entrare nel fuoco vivo, quello che è nel primo fondo come fa a continuare a parlare con il grande specchio dalla cornice prensile? -

Pausa. Silenzio. Pannello divisore che viene adagiato sul palcoscenico. Flash più volte ripetuto all'interno della cornice sospesa al fondo, ancora in penombra. Il costume e la maschera dell'androide non ci sono più. Non c'è neanche più la sedia. Ethan e Audrey giacciono entrambi distesi per terra, immersi e avvinghiati nella loro intimità, ma al tempo stesso allibiti quanto il vecchio e la bambina dalla visione della scena che si prospetta loro davanti. Dopo una fase iniziale di catarsi e di reciproca contemplazione, è la bambina che muove i primi passi, cauta, camminando come se dovesse camminare su un campo minato, per andare da Ethan. Entrambi tentano invano di toccarsi muovendosi simultaneamente, come se stessero davanti a uno specchio.

Audrey - (malinconico, a Ethan) Non possiamo fare altro che stare a guardarli ... -
La bambina - (sbalordito, a Audrey) ... stavo per dire anch'io la stessa cosa ... -

Pausa carica di tensione emotiva.

Ethan - (sconcertato) ... no, non è possibile ... è tutto falso ... non può essere così .... voi non siete altro che un'allucinazione, un'illusione ottica che noi stessi abbiamo provocato per chissà quale ... (poi, terrorizzato, dopo che ha cercato invano di uscire da ciascuna delle quattro uscite, alludendo a “qualcosa che glielo impedisce”) ... ma cos'è? Che cosa è questa cosa viscida che ........ sentite ... io me ne voglio solo tornare a casa, non chiedo niente altro ... (al vecchio) ... e tu smettila di continuare a fissarmi a quel modo, hai capito? Perchè non te ne torni da dove sei venuto? -
Il vecchio - (serafico) Io sono sempre stato qui. -
Ethan - (disperato) Perchè ? -
Il vecchio - Per aspettare voi insieme a lei (indicando la bambina)! C'è anche bisogno che vi spieghi perchè vi stavamo aspettando? Un sano egoismo conosce una forma altrettanto bella per consacrare un'unione? -
Ethan - (furioso) Tu non sei me! Tu non puoi sapere che cosa sarei disposto a fare io per lei, tu non sei altro che un ologramma, un immagine virtuale ... -
Audrey - (stesso tono, all'unisono con la bambina) ... che cosa saresti disposto a fare per me ora che sai quello che sai ? -
Ethan - (sempre più sconvolto, prendendo Audrey in disparte) Audrey ... faccio fatica anch'io a crederci, eppure evidentemente siamo entrambi vittime di questo raggiro mentale che noi stessi abbiamo creato per ... -
Audrey - (furioso) ... perchè allora li vediamo? -
Ethan - (stesso tono) Che significa che li vediamo? Perchè allora lei non ha più detto insieme a te quello che hai appena detto ora, da sola, mentre invece lo ha detto un attimo fa? -
La bambina - (ingenuo) Perchè io sentivo le stesse cose che sento per te. -
Ethan - (divertito) Davvero? Quindi le senti ancora? -
La bambina - No. -
Ethan - (adirato) Allora perchè non hai detto che le sentivi ? -
La bambina - Io non lo so. Tu lo sai ? -
Ethan - Certo che lo so! Non hai detto che le sentivi solo perchè non potevi dire il contrario altrimenti ti saresti contraddetta, visto che un attimo fa hai detto che non le sentivi ... -
La bambina - Ma tu non mi hai chiesto se le sentivo, mi hai chiesto se le sento ancora. Ricordi ? -
Ethan - (furioso, suscitando l'ilare e silente complicità tra Audrey e il vecchio) E va bene piccola peste della malora ... (a Audrey) ... e tu non pensarci nemmeno a fare quello che ti sei già messa in testa di fare ... (poi, di sfida, al vecchio) ….... voi scomparirete presto, così come siete apparsi ... (quindi ancora alla bambina) ... dunque ... prima di tutto ti devo avvisare di una cosa molto importante .... non fare finta di non capire il mio linguaggio, le parole che uso, tutto quello che dico insomma, implorandomi spiegazioni che nulla hanno a che vedere con i sentimenti perchè con me non attacca ... quella era una tattica che potevi tranquillamente usare con questo rudere di ectoplasma (riferito al vecchio) che niente aveva di meglio da fare che inventarsi storie come queste, compresa la nostra. Detto questo passiamo al contrattacco. Immagina di essere a teatro, dove ci sono tanti spettatori che proprio in questo momento stanno guardando e ascoltando con attenzione quello che io ti sto dicendo, ma che allo stesso tempo non vedono l'ora di tornarsene a casa perchè hanno fame di qualcosa di più sostanzioso ... ora, fermo restando che un certo appetito sta venendo anche a me, è vero o non è vero che il qui presente spirito incantato sulla sedia a rotelle ... tra l'altro sai perchè non ti ha mai detto che potevi fare anche a meno di spingerlo? Perchè piuttosto di comprarsi un modello non dico iper tecnologico ma quanto meno decente preferisce sfruttarti come una domestica a mezzo servizio ... ad ogni modo avrai tempo e modo di accorgertene di quanto sia insito in lui il gene della filantropia ... è vero o non è vero dunque che il qui presente spirito incantato sulla sedia a rotelle ti ha fatto credere che c’è un dio dei sogni di tutti i bambini del mondo che si chiama il grande specchio dalla cornice prensile ? -
La bambina - Non me lo ha fatto credere ... c'è per davvero ... (indicando la cornice sospesa al fondo, in penombra) ... guarda! -
Ethan - (paziente, rifiutandosi di guardare in quella direzione) E va bene .... è vero ... non posso negare l'evidenza che in questo preciso momento lo sto vedendo anch'io, ma tra poco tutto questo non lo vedrai più né tu, né io, né loro (riferito a Audrey e il vecchio) e né tanto meno qualunque altro ipotetico spettatore che si sia lasciato attrarre sia da spettacoli che non rispecchiano i comuni canoni di intrattenimento e sia da spettacoli a cui assistono mediamente cani e porci, come si usa dire dalle nostre parti, perchè è da lì che veniamo tutti, tutti noi veniamo dalle nostre parti, e dalle nostre parti tutto finisce prima o poi ... e prima o poi finirà anche questo ... -
La bambina - (impertinente) ... tra quanto ? -
Ethan - (trattenendosi) Il tempo necessario piccola peste della malora, il tempo necessario ... -
La bambina - ... a cosa ? -
Ethan - (furioso) A farvi sparire, a non vedervi mai più per l'eternità... -
La bambina - ... in che modo? -

Tentando invano di calmarsi Ethan prende nuovamente Audrey in disparte, parlandole senza farsi sentire.

La bambina - Che cosa avranno da dirsi? -
Il vecchio - Mah ... chi lo sa? Di qualsiasi cosa si tratti ora lo vedremo. Tu che cosa pensi che si dicano? -
La bambina - Io penso che hanno paura, e non vogliono ... -
Il vecchio - ... abbiano tesoro mio ... si dice abbiano ... -
La bambina - ... io penso che abbiano paura, e non vogliono ... -
Il vecchio - ... vogliano, si dice vogliano ... -
La bambina - (esasperato) ... uffa ... se hai capito lo stesso che cosa voglio dire perchè fai di tutto per non farmelo dire? -
Il vecchio - Perchè devi imparare a coniugare i verbi correttamente. -
La bambina - (indicando Ethan) Allora anche prima con lui avrei dovuto farlo. -
Il vecchio - (divertito) Già ... è vero ... in tal caso hai fatto proprio bene a sbagliare la coniugazione ... (sottovoce) ... se lo meritava ... -
Audrey - (risoluto, al vecchio) ... hai mai parlato realmente con mio padre? Intendo dire proprio di persona ... quando eri più ... (scettico) ... giovane ... -
Il vecchio - ... si, una volta soltanto ... ma, come avrai appena saputo, che quell'incontro avvenne a tua insaputa proprio per non farti pensare che volesse corrompermi, fu proprio allora che compresi non soltanto le ragioni profonde della sua avidità, causata dall'essere incapace di provare un affetto sincero perfino nei confronti delle persone di famiglia in quanto, in loro, il germe della compassione avrebbe potuto insinuarsi in qualsiasi momento, ma ai miei occhi fu chiaro fin da subito l'ordito che stava tramando ... -
Ethan - (furioso) ... non è vero ... come avrei potuto minimamente sospettare una cosa del genere se quella fu la prima e unica volta che me lo fecero incontrare? -
Il vecchio - Chi ti concesse questo privilegio? -
Ethan - I suoi tirapiedi ... quelli che mi passarono quelli del C.d.A. Tra gli altri parlai anche con Mannings ... che poi a sua volta ... insomma, con chi credi di poter parlare se vuoi parlare con uno come suo padre? -
Il vecchio - (deduttivo) Quindi se il tuo scopo originario era quello di evitare che lei pensasse che suo padre potesse in qualche modo corromperti dovevi per forza di cose contattare qualche suo tirapiedi! -
Ethan - (provocatorio) Ma va? -
Il vecchio - Dunque la prima domanda rivolta a suo padre, di persona, fu attinente al tuo scopo originario! Me lo confermi? -
Ethan - (furioso) Stammi a sentire brutto figlio di puttana ... primo, non posso certo ricordarmi che cosa mi stava passando per la testa allora ... -
Il vecchio - (flemmatico) ... tu no, ma io si ... -
Ethan - ... forza allora ... cosa aspetti a cantare, che passi lo spirito di quella troia sua sorella per raccontarmi a modo suo la stessa cosa che mi racconti tu? -
Il vecchio - Questo atteggiamento è tipico di qualcuno che ha sempre qualcosa da nascondere, e che nonostante tutto nega l'evidenza dei fatti anche di fronte a se stesso oltre che di fronte alla Verità, e che proprio per questa ragione, non appena intuisce che la Verità sta per saltar fuori ... -
Ethan - (terrorizzato) ... non è vero ... -
Audrey - (furioso) ... stai zitto! -
Il vecchio - (imperturbabile) ... si inventa qualsiasi cosa pur di dimostrare che è lui soltanto che sa come è andata in Verità. (diretto a Ethan) Se il tuo “quanti sono”, riferito alla valigetta stracolma di banconote di piccolo taglio che suo padre ti mise in faccia il giorno che vi incontraste quell'unica volta per cercare di dissuaderti dal vedere lei, ti sembra attinente al tuo scopo originario ... -
Audrey - (sconcertato, a Ethan) ... cosa hai fatto? -
Ethan - (giustificato) Aspetta ... non precipitare le cose ... -
Audrey - ... dimmi soltanto si o no ... li hai presi? -
Ethan - Non tutti ... -
Audrey - (furioso) ... che significa non tutti, che sapevi che mi voleva ammazzare ma che non me lo hai detto apposta per non farmi stare male? Come hai potuto fare questo a me, dopo tutto quello che io ho fatto per te ... (mettendosi a piangere) ... -
Ethan - (al vecchio) Soddisfatto ora? A che cosa è servito dirle questo, quando sai benissimo che se ho accettato quei soldi l'ho fatto solo per tirare avanti qualche mese senza dover pagare tutto quello che c'è sempre da pagare? Oltre naturalmente pagare gli alimenti per quell'altra, che in vita sua non ha fatto altro che farsi mantenere e rinfacciarmi di essere stato io farle far nascere un mostro mentre lei si faceva scopare da chissà quali mostri ... -
Il vecchio - ... qualche soddisfazione però te la sei tolta con quei soldi ... -
Ethan - ... quale, fare studiare uno stronzo che scippa le vecchiette ma che non hanno ancora messo dentro perchè pensano che sia io che lo sevizio e lo ricatto? -
Il vecchio - A che serve recriminare quando sai che avresti dovuto comportarti diversamente? Con quei soldi ti sei comunque pagato le cure del mostro ... -
Ethan - (furioso) ... come osi chiamarlo mostro? Si chiama Oliver ... (poi, struggente, tra se) ... Oliver ... che cosa farà da grande? Ci sarà qualcuno che si prenderà cura di lui come me ne prendo io? Se la caverà? (risoluto, al vecchio) Perchè non rispondi tu? -
Il vecchio - Perchè tu ormai sei qui, non sei più con lui, ora tu sei qui, e anche se non hai scelto di essere qui sei qui lo stesso perchè non puoi fuggire da chi sei ... nessuno può fuggire da se stesso. -
Ethan - (disperato, detto più volte) ... ma chi sono? Chi mi da il diritto di abbandonare mio figlio? Qualcuno me lo dica ... qualcuno abbia il coraggio di dirmi perchè dovrei vivere senza sapere chi sono? -
La bambina - (compassionevole) Ethan. Tu sei Ethan. Nessun altro. E quando ti guarderai dentro, davanti allo specchio dalla cornice prensile, due grandi mani ti tireranno subito fuori per aiutarti a non dimenticarlo. -

Pausa

Audrey - (abbracciando Ethan, prendendolo per mano e incamminandosi verso il fondo. Poi, entusiasta) Vieni Ethan ... dobbiamo andare ... -

Un attimo prima di giungere sotto la cornice sospesa Ethan prende in braccio la bambina e Audrey sospinge il vecchio sulla sedia a rotelle. Un attimo dopo scompaiono oltre la penombra del fondo del palcoscenico.

Sipario