Ethan & Audrey
25 Maggio 2016
Questa sera scena muta
18 Maggio 2016

Making Dracula


Commedia in tre atti

di Sormani
 
Crepuscolo rosso che sale dalla bruma della corrente del Golfo. Gola di rame palpitante che urla nelle strade dalle dita rattrappite. Sguardi curiosi di grattacieli dagli occhi di vetro. Svariare di minio sulle traverse di cinque ponti. Miagolio esasperato di rimorchiatori arrabbiati sotto gli alberi di fumo ondeggianti sul porto.
Dos Passos

Introduzione

L a citazione di John Dos Passos, tratta dal romanzo Manhattan Transfer a proposito del destino di Ninive (riferito alla città di New York) è l’inizio di una ricerca che mi ha portato ad associare la figura di Dracula con la realizzazione del film di F.F.Coppola tratto dall’omonimo romanzo di Bram Stoker. A Ninive la dea Ishtar, la dea più importante del pantheon mesopotamico, paragonabile ad Afrodite o a Venere, fu venerata come dea indiscussa dell’amore, senza la quale il desiderio erotico non avrebbe ragione di esistere. Racconti mitologici narrano che quando gli Assiri e i Babilonesi si accorsero della sua scomparsa dalla faccia della Terra, per recarsi agli Inferi, cessarono addirittura di accoppiarsi e, con loro, anche gli animali. L’assurda analogia con il demoniaco personaggio creato dalla fantasia di Bram Stoker, unita alle credenze popolari sul vampirismo già insite negli Assiri, così come nei Caldei, nei Sumeri, nei Cinesi e perfino negli Egizi, ha fatto il resto.

Personaggi

Dracula/Principe Vlad/Assur/Regista
Principessa Elisabeta/Mina Murray/Ishtar/Prima attrice
Jonathan Harker/Primo attore
Lucy/Tiamat/amica intimadi Mina Murray
Lord Arthur Holmwood/sposo di Lucy
Quincy P. Morris/pretendente di Lucy
Jack Seward/direttore di un manicomio/Il medico
Abraham Van Helsing/Il vescovo/professore di scienze occulte, studioso di vampirismo
Renfield/L’interprete/malato mentale
Mister Hawkins/Il diacono/avvocato
Le creature/addetti al cambio scena/comparse/ cameramen/spose e zingari di Dracula
Voce narrante/colonne sonore/trucchi/effetti luce

Costumi

I l Dio Assur indossa una porpora imperiale con l’effige stampata sul davanti, di un drago cornuto, e sul retro di un leone cornuto. Sul capo porta un alta tiara a forma di corna. La dea Ishtar è nuda, vestita soltanto del disegno di una leonessa sul petto, e del disegno di alcune spighe di grano sulla schiena (un body painting integrale). Il suo copricapo è a forma di stella a otto punte. Tiamat indossa un abito da sposa, bianco, e una maschera in nitrile che riproduce le fattezze della testa di un vampiro. I costumi degli altri personaggi, inclusi quelli dell’interprete, del medico, del diacono e del vescovo, adattati alla vicenda, sono identici a quelli usati nel lungometraggio originale.

Scenario

U n set cinematografico : cinepresa, nel mezzo del proscenio con dietro un cameraman, l’aiuto regista, che sta riprendendo la scena. Montagna rocciosa (di polistirolo) che occupa parte della seconda quinta di destra. Fiume che scorre (di plastica, con l’effetto dell’acqua che scorre) montato su un pannello di compensato posto tra la prima e la seconda quinta di sinistra. Fermo immagine del sole che tramonta all’orizzonte sul mare, proiettato sulla parete della quinta di fondo da un proiettore posto al di sopra delle quinte. Vento che soffia, convogliato da due compressori posti fuori campo nelle rispettive e opposte (non che) uniche uscite laterali. Per ovvie ragioni l’allestimento scenografico è soggetto a continue variazioni.

Atto Primo

A sipario chiuso


Colonna sonora tragica, progressiva. Penombra.

Voce narrante - In un remoto e imprecisato anno dell’era sumero assiro babilonese, Tiamat, simbolo femminile del caos primordiale della mitologia mesopotamica, menzionata nell’Enuma Elish alla guida di un esercito di demoni che marcia contro gli dei, si fa beffe del dio Assur, insultandolo con parole inaccettabili. Nell’Enuma Elish, poema sacro composto da sette canti che danno origine alla creazione, simili comportamenti sono assolutamente vietati. Il dio Assur, considerato padre di tutti gli dei, sostituendosi a Marduk, suo eteronimo, la uccide, bevendone il sangue. Nello stesso momento, Tammuz, un altro dio, muore a causa del desiderio della dea dell’amore Ishtar, la quale, stanca delle inadempienze del suo amante, lo squarta vivo, facendolo passare successivamente per un vecchio querulo … -

A sipario aperto


Tiamat giace distesa sotto la montagna rocciosa, esanime, con l’abito da sposa intriso di sangue. Assur è in piedi davanti a Tiamat, con il vestito e la bocca insanguinati. Silenzio.

Assur - (solenne, ripetuto più volte) E’ hur sag gal kur kur ra. -

Il vento cessa di soffiare. Entra Ishtar, dalla parte del fiume che scorre. Prima ancora che abbia il tempo di avanzare, Assur si precipita da lei e si unisce carnalmente (l’atto in se è pura finzione, come in un qualsiasi film). La scena dura qualche minuto, con in sottofondo un intenso brano passionale che progressivamente diventa sempre più cupo in rapporto al comportamento espresso dalla coppia divina : Assur raccoglie da terra la tiara appoggiandola a una roccia della montagna, facendo altrettanto con il mantello del costume che ancora indossa, mentre Ishtar ci sovrappone il suo copricapo. Poi Ishtar bacia sulla bocca Tiamat mentre Assur le morde il collo avidamente. Ishtar strappa poi via la maschera di Tiamat per farla indossare ad Assur e farsi a sua volta mordere sul collo. Pausa. A questo punto Assur alza un braccio. L’attimo dopo, con il ritorno delle luci in scena e senza colonna sonora.


Regista - Stop ! -
Prima attrice - (esasperato, mentre Tiamat si rialza) Ma basta …. quante volte la dobbiamo … -
Primo attore - (schierato, entrando) … ha ragione … lavorare con te è uno stillicidio … -
Regista - (togliendosi la maschera da vampiro, provocatorio e allusivo) … da come sei entrato si direbbe che sei uno che ci crede, ai vampiri. –
Primo attore - (infastidito) Io credo che stai solo esagerando. –
Tiamat - (stesso tono, al regista) Tutti i torti non li ha, questo devo dirtelo anch’io. –
Regista - (indifferente e allusivo, mentre l’aiuto regista esce) Chissà se qualcuno capirà che ho bisogno di un cellulare, subito. -
Primo attore - (disgustato) Mi fai vomitare … mio figlio di sei anni riesce a fare meno capricci di te … e comunque, per quanto mi riguarda, la parte puoi darla a chi vuoi … sappi soltanto che tra noi (riferito alla prima attrice) non è successo niente. –
Prima attrice - (persuasivo) E’ vero. Non vedo perché continui imperterrito a ostinarti in questo modo, quando sai benissimo che … -
Tiamat - (allusivo, mentre un addetto al cambio scena entra con un cellulare in mano porgendolo al regista, il quale lo rifiuta. Poi esce) … a … a … le conosco quelle facce da pesce lesso … -
Regista - … bene, visto che siete stati tutti così bravi a interpretare quello che penso, direi che possiamo riprendere direttamente dalla stanza della principessa ...(poi, giustificato) … stavo solo cercando di comunicare che la scena poteva andare bene per il montaggio ! -
Prima attrice - Perché allora l’hai bloccata prima ? -
Regista - Mi sono reso conto che se Ishtar avesse svestito Tiamat per mettersi il suo abito da sposa, Assur avrebbe inevitabilmente fatto la fine di Tammuz … -
Tiamat - (alla prima attrice) … te l’ho detto, è più cotto di un limone. -
Prima attrice - (basito, al regista) Stai scherzando? Mica ti sarai messo in testa strane idee su noi due soltanto perché abbiamo girato qualche scena hard, voglio sperare ...(poi, adirato)… ricordati che io non sono né Ishtar, né la principessa, né tantomeno Mina Murray, intesi ? Perché poi Assur avrebbe fatto la fine di Tammuz ? -
Regista - E' molto sempilce : perché Ishtar si sarebbe innamorata di un altro dio, compromettendo l’intero intreccio sentimentale … -
Prima attrice - (perentorio) … era sufficiente evitare di mostrare quale fine avrebbe fatto Tammuz, nel caso avessi voluto spingerti oltre. –
Regista - Infatti è stato proprio perché non ho voluto spingermi oltre che ho deciso di tagliare la scena in quel punto preciso, l’unico in effetti dove il collegamento appare evidente. Se mi fossi spinto oltre avrei dovuto dire o far vedere che Ishtar viene rifiutata da Gilgamesh, il che non mi sembrava così edificante per una storia d’amore come questa. -
Tiamat - (rassegnato, alla prima attrice riprendendosi la maschera mentre esce il primo attore) Dai vestiti, non ho voglia di fare nottata … -
Prima attrice - (al regista, uscendo con Tiamat) … in ogni caso con me non esagerare, intesi ? -
Regista - (risoluto, battendo le mani, prendendo posto dietro la cinepresa) Forza, diamoci da fare … -

A questo punto entrano gli addetti al cambio scena : smontano la montagna rocciosa (composta da vari pezzi di polistirolo), il pannello di compensato su cui è montato il fiume che scorre, rimontano un altro pannello dello stesso materiale, su cui questa volta c’è montata una finestra (smontando il pannello risulta visibile che un grosso pezzo della parete della quinta di sinistra è vuoto), mettono uno scrittoio con penna e calamaio davanti la prima quinta di destra, si riprendono tutti gli attrezzi usati per queste operazioni ed escono. Dissolvenza. Buio.Colonna sonora inquietante in sottofondo. Sulla quinta di fondo appare il fermo immagine di una moltitudine di corpi impalati su delle lance in una terra desolata, al crepuscolo.

Voce narrante - Anno 1462. Cade Costantinopoli. I musulmani turchi irrompono in quasi tutta l’Europa centrale attaccando vari presidi. Dalla Romania, in difesa dei cristiani, si leva alto in cielo la spada di un principe appartenente al sacro ordine dei Dragoni da tutti conosciuto con il nome di Draculia. Alla vigilia di una battaglia, la principessa Elisabeta, sua sposa, sapendo che il suo amato avrebbe anche potuto non più fare ritorno, si ritira nelle sue stanze … -

Con il ritorno delle luci in scena e la conseguente scomparsa del fermo immagine, corrispondente alla voce del regista che dice “azione”, la principessa Elisabeta, in ansia per le sorti dell’amato, viene improvvisamente colta dall’ingresso di una freccia entrata dalla finestra spalancata, recante un pezzo di carta insanguinato. Mentre lo raccoglie, staccandolo dalla freccia, entra un suo fedele servitore, studioso della lingua musulmana.

La principessa - (turbato) Rivelatemi il contenuto di questo scritto, ve ne prego. -
L’interprete - Mostrate … -
La principessa - … la sua vita è in pericolo, lo sento … Dio solo sa quello che sta facendo per difendere il vescovo dagli attacchi di quegli infedeli … cosa aspettate a tradurre ? Parlate … (battendogli i pugni sul petto) … voi parlate come loro, voi siete come loro … -
L’interprete - … non tema alcuna notizia vostra altezza … nemmeno gli strali della dea Stige potranno lambire le vostre regali grazie … -
La principessa - … ebbene, questo sangue a chi appartiene ? -
L’interprete - Gli ottomani intendono avanzare addirittura verso Roma. Costantinopoli viene ormai considerata una provincia … -
La principessa - … non tergiversate, parlate ! -
L’interprete - (indietreggiando) Io studio la lingua di quei popoli, non indovino le loro intenzioni … sarà il sangue di qualche povero soldato. –
La principessa - Se è così perché lo hanno recapitato proprio a me? -
L’interprete - Ma … vostra altezza … -
La principessa - (furioso) … voglio la verità ! -

Pausa.

L’interprete - Il principe Vlad è caduto in battaglia. -
La principessa Elisabeta sviene. L’interprete tenta invano di rianimarla. Quindi esce per chiamare aiuto e subito dopo rientra con un medico.
Il medico - (tastandole il polso e facendole inalare dei sali che prende dalla sua valigetta) Ecco, così ... -
La principessa - (rinvenendo) … dove sono ? -
Il medico - Siete qui, nelle vostre stanze. Avete perso i sensi a causa della terribile notizia che avete appena appreso. (poi, estraendo dalla valigetta un’ampolla di vetro contenente del sangue) Prima di andare a combattere il vostro amato principe mi ha scongiurato di farsi prelevare questo campione, per essere sicuro che non andasse tutto versato sulla nuda terra dai suoi avversari … -
La principessa - (furioso) … come dite ? Andatevene ! Come osate parlarmi di queste cose in un simile momento ? Che cosa avete al posto del cuore ? -
Il medico - Analisi accurate, ma non ancora certe, ci hanno portato alla conclusione che questo sangue discende direttamente dalla sacra stirpe divina … -
Il diacono - (ieratico, entrando) … le mie orecchie hanno inteso bene quanto avete detto. La sospensione di tali ricerche fu già ordinata da sua eminenza il vescovo in tempi recenti, prima ancora dell’incursione di questi infedeli. (poi, alla principessa) Sono spiacente di doverglielo comunicare proprio ora, ma il principe Vlad era un invasato, un uomo convinto che nelle sue vene scorresse lo stesso sangue che scorreva nelle vene di Cristo nostro Signore, ed è per questo che contro ogni umana logica affidò alla scienza di provare ciò che è inammissibile e impossibile poter provare. -
Il medico - (incurante, alla principessa) Non lo ascoltate vostra altezza. Cerca soltanto di fare apparire ai vostri occhi, già provati dall’immensa perdita, le debolezze di un valoroso principe che ha lottato battendosi come un leone e che ha saputo difendere a spada tratta le mistificazioni di una chiesa che nel nome del Signore ha perpetrato e continua a perpetrare atrocità ancora peggiori di … -
Il diacono - (perentorio) … come osate calunniare la Santa Madre Chiesa con parole così offensive ? Riferirò immediatamente l’esito di questa spiacevole conversazione a sua eminenza il vescovo. (uscendo) Dovrete rendergliene conto davanti l’altare. -
Il medico - Principessa Elisabeta … -
La principessa - (mostrando un esplicito rifiuto nel parlare con il medico) … lasciatemi sola. –
L’interprete - Ma vostra altezza … -
La principessa - … sola, ho detto ! -

Il medico e l’interprete escono. Rimasta sola la principessa si avvicina allo scrittoio e scrive qualcosa su un foglio di carta che tira fuori dal cassetto. Poi si avvicina alla finestra spalancata.

La principessa - (leggendo ad alta voce quanto appena scritto, prima di emettere un urlo straziante lanciandosi dalla finestra con il foglio di carta ancora stretto in mano) Che il mio spirito tocchi questa terra. Dio sia con me al di la di questa terra. Tutto è perduto, mio amore. –
Regista - Stop! -

Entra l’aiuto regista che ha ripreso la prima scena : conversazione non udibile con il regista, che avviene nel mezzo. Entrano intanto gli addetti al cambio scena : smontano il pannello con la finestra e rimontano un altro pannello su cui è montata una grossa croce, forata nel mezzo. Lo scrittoio viene adibito ad altare e posto sotto la croce, con un calice bene in vista. Portano una ventina di sedie e le dispongono a semicerchio di fronte l’altare. Nel frattempo, mentre si riprendono gli attrezzi usati ed escono, entrano le comparse vestite da soldati e occupano le sedie lasciandone libere tre della prima fila, occupate dal medico, dal diacono e dall’interprete. Il vescovo prende posto dietro l’altare, mentre la principessa Elisabeta, stringendo ancora in pugno il messaggio di addio (con un vistoso rivolo di sangue rappreso che le scende da un lato della bocca) si va a stendere nello spazio delimitato tra le sedie e l’altare.

Voce del regista - (mentre l’aiuto regista prende posto dietro la cinepresa) Azione! -
Il vescovo - (alzando il calice, bevendone poi il contenuto) … allo stesso modo prese il calice e rese grazie, lo diede ai suoi discepoli e disse “bevete, questo è il mio sangue”. Fate questo in memoria di me. (poi, ieratico, dopo una pausa) Purtroppo però non ci troviamo in questa santa sede per celebrare il rito dell’eucarestia, ma per adempiere al nostro dovere di umili servitori che, a volte, sono costretti a dover prendere delle decisioni che sono in contrasto con la propria coscienza. In questo caso tali decisioni riguardano l’operato di alcuni nostri simili che si professano sempre più dotti e onniscienti. Fonti attendibili ci hanno assicurato che il principe Vlad è sulla via del ritorno, ignaro dello scempio che gli si presenterà davanti agli occhi, dell’abominio, causato proprio dalla sua amicizia con questo genere di rappresentanti onniscienti (indicando il medico), un abominio indicibile nel vedere che questa divina creatura (indicando la principessa) abbia scelto di dannarsi l’anima in questo modo. Ergo, per i poteri conferitimi dal Santo Padre, ho il dovere di giudicare i peccati commessi dall’esponente più autorevole di questi rappresentanti. (poi al medico, che si alza in piedi) Alzatevi! Nel nome di Cristo nostro Signore è vero o non è vero che, a mezzo di certe approfondite analisi, siete riuscito a fare una scoperta sensazionale che ha dell’incredibile ma che ha anche indotto la principessa Elisabeta a togliersi il bene più prezioso che Dio ci ha concesso ? -
Il medico - (giustificato) La domanda non dovrebbe essere posta in questi termini … -
Il vescovo - (perentorio) … in quali altri termini dovrebbe essere posta allora, considerato che stiamo parlando di una blasfemia inaudita ? -
Il medico - Questo è il punto : lei ritiene che il sangue del principe Vlad non possa nella maniera più assoluta essere paragonato, associato, se non addirittura trasfuso dal Cristo redentore attraverso generazioni, mentre invece io sostengo il contrario, nel dubbio implicito che queste analisi comportano. –
Il vescovo - Mi faccia capire bene … ergo, forse, perché è di dubbio che si sta trattando, questa sensazionale scoperta scientifica avrebbe reso l’intero genere umano devoto ai voleri del principe Vlad, il quale avrebbe assoggettato ai suoi istinti la stessa Santa Madre Chiesa, gli stessi infedeli, liberando tutti indiscriminatamente da falsi credi, poiché una pace eterna avrebbe regnato sia in cielo che su questa nostra amata vecchia terra, una pace causata da una nuova redenzione delle coscienze, dal credo in un nuovo Verbo. -
Il medico - Non ho detto questo. -
Il vescovo - Ma la vostra omissione non esclude il vostro malcelato intento! Ora, come ben sapete, la Santa Madre Chiesa, nella sua sconfinata misericordia, concede a tutti coloro che indottrinano falsi credi nei fedeli avvalendosi di strumenti consoni solo a Satana, la facoltà di abiurare. Voi, in rappresentanza di tutti i vostri simili, non avete soltanto illuso il popolo di Dio che un domani avrebbe potuto esserci un nuovo regno di pace, di amore e di prosperità, ma lo avete addirittura convinto che potesse redimersi con il peccato infernale della dannazione dell’anima, inducendolo a credere che morire per amore versando il proprio sangue potesse condurre alla vita eterna. Ergo, in nome del popolo di Dio e del Santo Padre che mi ha ordinato di chiedervelo, abiurate ? -
Il medico - Mai! Sono io che lo chiedo a voi. Non è questo il regno di Dio. –
Il vescovo - (ai soldati) Guardie … portatelo via! -

Mentre tre soldati conducono il medico all’uscita si sente il rumore di una porta sfondata.

Voce del principe Vlad - (trionfante) Vittoria … gli infedeli sono stati sconfitti … (poi, straziante, entrando a spada sguainata, dopo aver guardato il corpo esanime della principessa e aver letto il messaggio di addio stretto ancora nel suo pugno) … no, Dio no …. -
Il vescovo - … la principessa Elisabeta si è dannata l’anima per voi. Questa è la verità. -

Pausa carica di tensione. L’istante dopo il principe Vlad, fuori di se dalla rabbia, conficca la spada nel foro della croce, da cui fuori esce un liquido melmoso e rossastro.

Principe Vlad - Muori Dio, muori … la verità non esiste … io ho servito la croce dalla mia nascita … (indicando il medico) lui mi è testimone, e ora che Dio è morto io mi nutrirò con il sangue dei vivi e risorgerò dal regno dei morti con l’aiuto degli animali delle tenebre, perché questo è ciò che la croce si merita … -
Il vescovo - (facendosi il segno della croce, mostrandogli il crocifisso che ha appeso al collo. Detto più volte) … che la tua anima possa per sempre bruciare all’inferno … tu sei il diavolo, tu sei il Male, tu sei Satana! -
Principe Vlad - (riempiendo il calice dal foro della croce, da dove sgorga ancora il liquido) Se io sono Satana tu devi vivere, per nutrirmi. Se il sangue sgorgato dalla croce è il sangue di Dio sgorgherà ancora perché diventerà tuo … vedi … questo è ora il tuo sangue, e tu ora mi farai vivere in eterno … (bevendo soddisfatto, mentre il vescovo si accascia stramazzando al suolo) … il sangue è la vita …..(alzando il calice) … il sangue è la vita! -

Pausa

Il regista - Stop! (poi, risoluto, dopo aver buttato via il calice, battendo ancora le mani per spronare gli altri a muoversi) … forza, cerchiamo di collaborare tutti insieme … -

Concitato andirivieni di Attori, di comparse e di addetti al cambio scena. L’aiuto regista si intrattiene qualche minuto con il regista in attesa di direttive. Poi escono. Intanto vengono portate via le sedie, smontato il pannello con la croce e rimontato il pannello con la finestra, ripulito l’altare e adibito nuovamente a scrittoio, che viene messo nella quinta opposta alla finestra con annesse due sedie, una di fronte l’altra. Viene anche introdotta una biblioteca di piccole dimensioni che viene messa dietro lo scrittoio. Durante questo lasso di tempo, una volta che l’allestimento scenografico sta prendendo corpo con la proiezione sulla quinta di fondo di un fermo immagine che raffigura una bella veduta della città di Londra, persiste un mormorio costante, fastidioso. Poi l’atmosfera si carica di tensione a causa del silenzio che precede la ripresa della scena in atto. Rientra il regista, questa volta vestito con abiti comuni, e prende posto dietro la cinepresa. Quindi entrano Mister Hawkins e Jonathan Harker, che si siedono allo scrittoio, l’uno di fronte l’altro. La colonna sonora è monotona, priva di interesse e si attenua poco prima dell’attacco della voce narrante.

Voce narrante - Anno 1897. Londra. Il titolare di una nota società di avvocati, Mr. Hawkins, incarica un giovane e brillante avvocato in erba, Jonathan Harker, il fidanzato di una certa Mina Murray(la quale somiglia in modo impressionante alla defunta principessa Elisabeta) di espletare le pratiche economiche relative all’acquisto per la proprietà di Carfax Abbey da parte di un eccentrico gentiluomo residente in un castello della Transilvania … -
Regista - Azione! -
Mr. Hawkins - Mi consenta innanzi tutto di ricordarle che la nostra attenzione nei suoi confronti è stata dettata da una scelta commerciale, considerate le ottime referenze che ci sono pervenute in questi giorni da autorevoli colleghi … -
J. Harker - … ne sono lusingato Mr. Hawkins … -
Mr. Hawkins - … pertanto la invito a chiudere quelle transazioni, in modo tale da poter assicurare il suo futuro nella nostra gloriosa ditta. Le ricordo inoltre che il Conte Dracula risulterebbe proprietario di altre nove abitazioni sparse in tutta Londra con l’acquisto di Carfax Abbey. Le auguro buon lavoro e mi affido alla sua competenza. –
J. Harker - Cercherò di fare del mio meglio Mr. Hawkins. –
Mr. Hawkins - In ogni caso non potrà fare tutto da Londra, come avrà facilmente intuito, e inoltre presumo che sia anche stato messo al corrente del fallimento da parte del suo predecessore Renfield, al quale pare che siano venute meno le sue stesse facoltà mentali. -
J. Harker - Che cosa è successo esattamente ? -
Mr. Hawkins - Nulla … nulla in merito la sua bravura, è chiaro … problemi personali, suppongo, dovuti alla sua passione per i giochi d’azzardo … -
J. Harker - … capisco … ha perso molto? -
Mr. Hawkins - Quantificare è piuttosto avvilente, Mr. Harker … -
J. Harker - … anche questo è vero … bene, spero di ottemperare nel migliore dei modi possibili alle mie incombenze … -
Mr. Hawkins - (alzandosi e stringendogli la mano) Non ho alcun dubbio. Le auguro buon viaggio. -

A questo punto la parte della quinta di destra relativa alla scena in atto viene completamente oscurata, mentre sulla quinta di fondo scompare la veduta di Londra e dall’uscita della quinta opposta Renfield, vestito con la camicia di forza, viene spinto in malo modo sotto la finestra spalancata. Subito dopo una porta a sbarre, montata su di un supporto metallico, gli viene chiusa dietro. Dopo di che gli viene anche buttato vicino un piatto con dentro dei gamberoni, molto simili a dei vermi. Renfield li ispeziona con una certa curiosità.

Voce narrante - … rimasto per un periodo di tempo indefinito nel castello dell’eccentrico Conte, al suo ritorno in Inghilterra Renfield viene ritenuto incapace di intendere e di volere, e viene internato in un manicomio sotto stretta sorveglianza. La direzione del manicomio è affidata al dottor Jack Seward, un medico specializzato, non che ossessionato dalle più svariate forme che la mente umana è in grado di elaborare quando cade nei vorticosi meandri della psiche … -
Renfield - (estatico, alla finestra) … il sangue è la vita … il sangue è la vita … maestro, vi supplico … io servirò voi, soltanto voi … no, non ve ne andate proprio adesso … no … (poi, rassegnato, vicino al piatto) ecco … sul più bello mi pianta sempre in asso, fa sempre così … (nostalgico) … ah, che cosa darei per la minima di fiori … a proposito, questa volta quale asso sarà, di cuori o di fiori? Di cuori, naturalmente (poi, intuitivo) … però potrebbe anche essere di picche, o di quadri … vediamo … (disponendo cinque grossi vermi per terra, mangiandone tre, uno per volta, e scartandone due, mettendoli da parte) … ora voglio proprio vedere chi la vince eh … otto di fiori, bene … (poi, eccitato) un sette di fiori … (rassegnato) … una donna di picche, peccato … un re di quadri, no, no … e questa? (raggiante) un dieci, un dieci di fiori … (disponendo poi altri cinque grossi vermi di fronte a lui, uno per volta, come se stesse proprio distribuendo delle carte da gioco) … a te … donna di cuori (rassegnato) … figurarsi … (alterato) … re di cuori … (poi, sovreccitato) sette di quadri … calma, devo saper mantenere la calma (poi, disperato) dieci di cuori … jack di cuori … non è possibile, no … (prendendo altri due vermi dal piatto, sostituendoli con quelli che aveva messo in disparte) … io ne cambio due … tu invece ? Domanda inutile … (sostituendo un solo verme da i cinque che ha di fronte) … io rilancio di venti, tu? (furioso) I miei venti più dieci soltanto? Hai forse deciso di cambiare regime alimentare? Lo sai che anch’io ho bisogno di ingerire queste forme di vita, perché dunque stai bluffando? Come puoi puntarne solo dieci quando hai sempre rilanciato cento? Guarda che lo dico al dottor Seward e il prossimo carico di mosche e di ragni me lo mangio tutto io … magari invece il dottor Seward è capace di farci arrivare un convoglio di coleotteri, oppure un bel silos pieno zeppo di scorpioni … l’idea ti solleticherebbe, non è così? Vuoi forse negare al maestro, oltre che a te stesso che sia allettante ingoiare delle forme di vita così interessanti? …. taci! Tanto lo so perché hai rilanciato solo di dieci, è perché speri che io venga subito a vedere il tuo maledetto asso di cuori in modo da non protrarre così a lungo questa partita e lasciarmi a bocca asciutta anche oggi … (poi, al rallentatore, mangiando uno dei due vermi messi in disparte, raggiante) … nove, nove di fiori …(sempre al rallentatore, rigirando il verme che ha sostituito da i cinque che ha di fronte, furioso) … nooooo, noooooo …(infine, con lo stesso movimento, mangiando l’ultimo verme che aveva messo in disparte) … se però questa volta esce il jack di fiori ti giuro che ti lascio morire di fame ...(in piena delirante euforia, esultando come un bambino che ha appena ricevuto il più bel regalo del mondo) … yes … yes. -
Il dottor Seward - (sulla soglia, dietro la porta a sbarre) Renfield … vi trovo in splendida forma … -
Renfield - (prendendo il piatto, offrendone il contenuto al dottor Seward) … dottor Jack … gradite dei canapès, un hors d’oeuvre? -
Il dottor Seward - No, la ringrazio Mr. Renfield. Piuttosto parlatemi del maestro che vi ha insegnato questo gioco così intrigante … -
Renfield - (estatico) … ah, il maestro … il maestro verrà, si, un giorno verrà, certo che verrà, verrà e mi darà la vita eterna … mentre voi tutti diventerete un mucchietto di polvere pronto per essere sparso sulla terra dove questi adorabili esemplari (indicando i vermi) cresceranno a dismisura per nutrirci ogni qual volta ci verrà voglia di questo sfizio così … superfluo … -
Il dottor Seward - … nutrire lei, e chi altri? -
Renfield - (divertito) Ma come chi altri? Tutti i suoi innumerevoli discepoli, è ovvio, lampante, chiaro come la luce del … (trattenendosi. Poi, brillante) … Jack … dottor Jack … pensi che proprio oggi è uscita la minima di fiori proprio grazie a un jack … since every Jack became a gentleman there’s many a gentle person made a Jack …(poi, urlato, mentre il dottor Seward si allontana) … il sangue è la vita … dottor Jack, dove andate? Venite qui … -

Dissolvenza. Buio totale.

Voce narrante - (antecedente il ritorno delle luci in scena, senza l’ausilio di colonna sonora) … intanto, nella sfarzosa residenza della giovane e bella Lucy, figlia di un ricco proprietario terriero e amica intima di Mina, Jonathan Harker si incontra con Mina e le confida di sentirsi troppo povero per sposarla, e che proprio per questa ragione accetta l’incarico propostogli da Mr. Hawkins. Lucy, dal suo canto, a differenza di Mina, che è una monogama convinta, non perde l’occasione di dare delle feste e dei ricevimenti in omaggio alla propria agiata condizione, facendo inconsapevolmente detestare quel sentimento di monogamia insito nella sua amica. Anche il dottor Seward, oltre a Lord Holmwood e Quincy P. Morris (due benestanti, l’ultimo dei quali è texano) è tra i pretendenti per sposare la bella e fortunata ereditiera. Dunque Harker parte, diretto in Transilvania. Al suo arrivo in mezzo ai boschi comincia a notare qualcosa di sinistro a partire dalla carrozza che il conte Dracula gli ha cortesemente inviato per condurlo al castello … -

La scena si presenta con la stessa porta a sbarre posta sull’uscita di sinistra, la stessa finestra spalancata montata sul pannello della quinta di sinistra, e la stessa biblioteca messa a filo della quinta di destra.
Al posto dello scrittoio e delle due sedie c’è uno stupendo tavolo intarsiato (molto più lungo rispetto lo scrittoio) posto nel mezzo, alle cui estremità ci sono due scranni. Un ritratto del principe Vlad è appeso alla parete della quinta di fondo. Dietro la cinepresa c’è l’aiuto regista, coadiuvato da altri due cameramen, rispettivamente posizionati a lato dell’aiuto regista con un riflettore a testa. Dracula è in piedi davanti al tavolo, con la schiena rivolta al pubblico presente in sala. Penombra. La luce emanata dai riflettori appena accesi dai due cameramen provocano la doppia ombra di Dracula che si riflette sulla quinta di fondo. A riflettori spenti, Dracula si avvicina all’ingresso dell’uscita laterale destra, in attesa di Harker.


J. Harker - (sulla soglia, con la valigetta in mano, oltrepassandola con una certa titubanza) Il conte Dracula, presumo. -
Dracula - Benvenuto in mia casa … entrate … -
J. Harker - (accomodandosi su uno scranno, tirando fuori distrattamente alcuni documenti dalla valigetta, compreso il portafotografie con Mina Murray immortalata, alludendo al ritratto appeso) … un antenato? -
Dracula - (ancora in piedi, schernendosi) Si … un mio lontano … trisavolo … apparteneva a sacro ordine dei Dragoni, che in epoca remota ha difeso chiesa cristiana … -
J.Harker - (compiaciuto) … capisco, purtroppo le cose hanno preso una piega inaspettata … -
Dracula - (nel frattempo con un repentino scatto ha preso una spada, nascosta dietro la biblioteca, che ora gli sta puntando contro) …nulla è da scherzare in queste cose …(poi, con la doppia ombra riflessa sulla quinta di fondo, che terrorizza ulteriormente Harker) … cosa ha cambiato chiesa in tutti questi secoli? -
J .Harker - Nulla … in effetti … mi perdoni signor conte, devo averla offesa con la mia ignoranza … -
Dracula - (a riflettori spenti, mentre entra una comparsa, uno zingaro di Dracula che porta ad Harker un vassoio con sopra un pollo arrosto, del pane e del vino, per poi defilarsi immediatamente) … non importa … … deve scusarmi se io non ceno insieme a voi, ma ho già mangiato … nemeno dovete chiedermi di bere perché io non bevo … vino. -
J. Harker - (rincuorato) Grazie signor conte … lei è un vero gentiluomo. –
Dracula - Vostra società molto generosa nel fare … offerta … -
J. Harker - … certo, indubbiamente …ma mi tolga una curiosità signor conte. In qualità di erede così fortunato, per quale ragione ha voluto acquistare una proprietà come Carfax Abbey ? -
Dracula - Mio desiderio è conoscere usanze inglesi … custodite gelosamente in segreti cristiani. -
J. Harker - Quale nobile pensiero …(poi, notando il suo interesse per il portafotografie con l’immagine di Mina) … è la mia fidanzata … si chiama Mina, Mina Murray … convoleremo a nozze in giugno … -
Dracula - (dopo aver fissato a lungo l’immagine tra le mani e dopo avergli restituito il portafotografie) … sarete un marito molto fortunato e molto fedele, e vostra sposa vi sarà devota … -
J. Harker - ... grazie signor conte … per lo meno me lo auguro … -
Dracula - … dunque non rifiuterete mia proposta. -
J. Harker - Quale? -
Dracula - Resterete mio ospite per un mese al fine di insegnare vostre usanze inglesi … -
J. Harker - (terrorizzato) … un mese? Non vi sembra alquanto esagerato? Signor conte … -
Dracula - … venite … ora voi scriverete tre letere … una indirizzata a vostra familia, una a vostra società e un’altra a vostra fidanzata … per avvertire loro di vostra assenza … mi raccomando a quello che scrivete … deve essere scritto con … passione(conducendolo all’uscita con la porta a sbarre) … venite … venite … -

Dissolvenza. Buio. Risata satanica. Colonna sonora inquietante, che progressivamente si attenua con l’illuminazione di un fascio di luce che rende visibile un letto a due piazze, che si trova al posto del tavolo intarsiato. Il letto è privo di cuscini e sotto le lenzuola si distinguono delle sagome. Silenzio. Non appena Harker entra nello spazio visivo, tre stupende creature (le spose di Dracula) appaiono a seno nudo, ornate da odalische. Harker mantiene le distanze.

Prima sposa - (alla seconda) Che dici … verrà? -
Seconda sposa - No, è difficile … è troppo devoto al suo amore. -
Terza sposa - (ad Harker) Ti piacerebbe provare l’orgasmo eterno? -
J. Harker - Chi siete? -
Prima sposa - Avvicinati … -
J. Harker - … non mi avete risposto. -
Seconda sposa - Se ciò che vuoi sono solo delle semplici risposte posso dirti in verità che la tua Mina non sarà più la stessa e che non potrà più guardarti con gli stessi occhi. -
J. Harker - (basito) Come fai a sapere che si chiama Mina? Come fai a sapere che … -
Prima sposa - … avvicinati. -
Terza sposa - Il tempo sta per scadere. Il nostro Signore si unirà per sempre con la tua Mina … -
Prima sposa - … e tu non potrai fare nulla per evitarlo … tanto vale avvicinarti … -
J. Harker - … quale tempo starebbe per scadere? Chi sarebbe questo vostro signore che … -
Terza sposa - … Mina non è mai stata tua, appartiene da sempre al nostro Signore, così come noi ora apparteniamo a te … vieni, vieni … -

J. Harker sale sul letto e le tre spose cominciano a toccarlo, a leccarlo, facendolo andare in estasi. A questo punto lo spazio del fascio di luce si allarga, inquadrando anche la quinta di sinistra. La colonna sonora riprende nuovamente, a basso volume.

Dracula - (adirato, entrando dalla finestra spalancata, buttando il mantello rosso sul letto) … come … osate toccare mio ospite? -

Le tre spose si alzano velocemente dal letto per andarsi ad accucciare sotto la finestra, coprendosi con il mantello.

Prima sposa - Come potete farci questo, voi che non avete mai amato? -
Dracula - (furioso) Io sono … amore … e amerò ancora …(uscendo ancora dalla finestra riprendendosi il mantello). -
Terza sposa - Signore … come potremo soddisfare noi questa notte la nostra voglia di amare? -

Poco dopo, dalla finestra Dracula sporge un neonato urlante, avvolto nel mantello rosso. La prima sposa lo prende in braccio e lo mette a disposizione delle altre due che, come lei, cominciano a morderlo avidamente sul collo. Acuto della colonna sonora.

Sipario

Atto Secondo

A sipario aperto


Lo scenario è pressoché identico a quello dell’inizio del primo atto :montagna rocciosa che occupa parte della seconda quinta di destra, fiume che scorre tra la prima e la seconda quinta di sinistra, vento che soffia dalle rispettive uscite laterali. Sulla parete della quinta di fondo invece, viene proiettato il fermo immagine della luna piena che illumina il giardino labirinto finemente cesellato della residenza di Lucy sotto una pioggia torrenziale. Dietro la cinepresa c’è l’aiuto regista. Lento e progressivo inizio della colonna sonora, inquietante. Penombra.

Voce narrante - Prigioniero nel castello del Conte Dracula, Harker continua la sua corrispondenza epistolare con Mina, nascondendole ovviamente le condizioni in cui si trova. Nei sotterranei del castello scopre anche che gli zingari del Conte stanno incessantemente lavorando per riempire delle casse di terra, da portare a Carfax Abbey. Intanto Lucy, nella spasmodica ricerca di scegliere un nome tra i tre pretendenti, confida a Mina di aver trovato il suo promesso sposo : Lord Arthur Holmwood, il più adatto a ricoprire tale ruolo. Dracula salpa dunque da Varna, diretto a Londra a bordo del vascello Demetrio, in compagnia del misterioso carico. Durante la traversata l’intero equipaggio viene misteriosamente massacrato (urla di bestie feroci) e prima del suo arrivo, dallo zoo della città scappano molti animali feroci, tra cui lupi, leoni e gorilla … -

Acuirsi della colonna sonora. Entra Lucy, dalla parte della montagna rocciosa. Indossa l’abito bianco da sposa. E’ fradicia, ma in estasi, richiamata da un irrefrenabile impulso erotico.

Voce fuori campo di Assur/Dracula - E’ hur sag gal kur kur ra. –

Nell’udire quella voce Lucy si sdraia nel mezzo, in attesa di essere posseduta da qualcuno, o da qualcosa. Entra Assur/Dracula travestito da gorilla) e si unisce carnalmente a Lucy. Durante “l’atto” si sente per più volte la voce allarmata di Mina che sta cercando Lucy. Poco dopo entra Mina, dalla parte del fiume che scorre. La colonna sonora viene drasticamente interrotta. Il vento cessa di soffiare. Assur/Dracula la guarda per un istante, poi scappa.

Mina - (abbracciandola) Lucy … oh Lucy … quali tremendi incubi stavi facendo? Ti ho vista che toccavi il nulla mentre invece sembrava che tu acciuffassi il vento per i capelli … cosa hai visto? Dimmelo Lucy … -
Lucy - (angosciato) … mai mi sono sentita così in tutta la mia vita Mina … ho visto un dio, un dio, si … doveva esserlo … era vestito come un re e aveva un cappello molto lungo, come quello che portano i papi, ma non proprio … era a doppia punta … -
Mina - … calmati amica mia, calmati … poi, cosa è successo? -
Lucy - E’ successo che si è svestito … -
Mina - … e poi? -
Lucy - (piangendole addosso) Era una scimmia enorme, grande quanto uno stallone … e ha fatto l’amore con me … e adesso che ci penso e ci ripenso non riesco neanche a ricordarmi che faccia aveva. -
Mina - (consolatorio) Vieni, fatti coraggio … torniamo dentro … -
Lucy - (poi, estatico) … però è stato fantastico … -
Mina - (basito) … come dici? -
Lucy - Ho detto che è stato fantastico Mina … ora come ora riesco a sentire delle cose che mai mi sarei sognata di sentire … gli scricchiolii che provengono dalla camera dei domestici … -
Mina - … ma non è possibile … -
Lucy - … ti dico di si … Mina … riesco a sentire quello che si stanno dicendo Jack Seward e il mio futuro sposo … -
Mina - … cosa? Ma non è possibile … Lucy, Lucy … -
Lucy - … Jack gli sta parlando di quell’avvocato che è diventato matto al suo ritorno dal posto dove ora si trova il tuo Jonathan … -
Mina - (interessato) … cosa? Che cosa gli sta dicendo? -
Lucy - Che è un caso molto particolare, ma che indubbiamente deve esserci del metodo nella sua follia … -
Mina - … ma che significa? -
Lucy - Non lo so ! (risoluto) Senti Mina … tu torna dagli altri, e ad Arthur digli una bugia, digli che non mi hai trovata … -
Mina - (trascinandola via) … ma sei impazzita? Non puoi restare qui fuori con questo tempo … vieni, non permetterò che ti succedano altre cose … andiamo, vieni … -
Voce del regista - … stop! -

Con il ritorno delle luci entrano gli addetti al cambio scena e smontano sia la montagna rocciosa che il pannello con il fiume che scorre. Il fermo immagine impresso sulla parete della quinta di fondo viene sostituito con un altro, recante un’altra veduta della città di Londra. Il buco della parete della quinta di sinistra, provocato dalla rimozione del pannello con il fiume che scorre, viene ricoperto da un altro pannello (sopra cui non c’è montato nulla). La cinepresa viene spostata nel mezzo del palcoscenico, dove prende posto l’aiuto regista.
A questo punto, dopo l’uscita degli addetti al cambio scena, entrano diverse comparse : londinesi che passeggiano tranquillamente attraversando il fondo del palcoscenico da un’uscita all’altra, incrociandosi. Tra questi, altri occupano lo spazio pedonale opposto, ovvero il proscenio, camminando in modo tale da separare il passaggio rispettando i comuni sensi di marcia (come se camminassero su due marciapiedi). Entra Dracula. Appare ringiovanito, bello ed elegante, con un lungo cilindro in testa e un bastone in mano. Si intrattiene qualche secondo con l’aiuto regista, il quale annuisce, quindi si unisce ai passanti sul proscenio dicendo “Azione!”. Da un’uscita laterale entra Mina Murray. E’ bellissima. Nel vederla Dracula smette di camminare. Mina, notandolo (sorridendogli) prosegue, uscendo. La gente comincia a defilarsi (i passanti sul proscenio non ci sono già più, rimane soltanto qualcuno che passeggia ancora sul fondo del palcoscenico). Dracula si avvicina velocemente all’uscita laterale opposta a quella da dove era entrata Mina, la quale poco dopo rientra ritrovandoselo di fronte mentre le raccoglie al volo l’ombrellino che le sta per cadere.


Mina - (meravigliato) Grazie … -
Dracula - (galante, togliendosi il cappello) … permettete che mi presenti, io sono … principe Vlad … sono appena arrivato in questa città, e non conosco … -
Mina - (enfatico) … un principe … -
Dracula - vorei portarvi a … -
Mina - (infastidito) … come dite prego? Ma chi vi conosce? Come vi permettete di importunare una giovane donna in questo modo sapendo che potrebbe mettersi a urlare in qualsiasi momento, facendo accorrere i gendarmi per farvi arrestare? -
Dracula - (giustificato) Ma io … -
Mina - (perentorio) … simili approcci non si confanno certo alla figura e al comportamento di un principe! E poi io sono una donna sposata, sapete? -
Dracula - (affranto, defilandosi) Sposata … scusatemi, io non lo sapevo … non vi importunerò più … -
Mina - … aspettate … forse sono stata un po’ troppo scortese nei vostri riguardi, perdonatemi … dove volevate portarmi? -
Dracula - A … teatro … -
Mina - (enfatico)… oh, ma è magnifico … e poi Londra è piena di teatri(uscendo con Dracula) … -

Dissolvenza. Buio totale. Colonna sonora drammatica, identica a quella dell’inizio del primo atto. Mormorio diffuso. Penombra : tre file di poltroncine (occupate dagli stessi passanti, rivolti verso la quinta di fondo) sistemate nel mezzo del palcoscenico. Cinepresa riposizionata nel mezzo del proscenio, da dove l’aiuto regista sta riprendendo la scena in atto. Mina e Dracula sono in ultima fila. Sulla quinta di fondo viene proiettata la sequenza della scena girata all’inizio del primo atto.

Mina - (sconvolto, riferito a Tiamat, morta, distesa davanti ad Assur) … è terribile … chi sono? -
Dracula - Lei era … mostro … mostro che voleva uccidere ogni dio di suo … paese … invece lui era un dio … un dio che … -
Mina - (angosciato, alzandosi e rimettendosi subito a sedere) … dovete scusarmi ma … non so proprio come dirvelo ma io … io ecco … una mia amica che si chiama Lucy mi ha raccontato di un sogno come questo e io … io ho paura … io … -
Dracula - (rassicurante) … non dovete avere … paura … questo dio innamorato di una dea … vedete … (riferito all’accoppiamento di Assur con Ishtar) … -

Sconcertata da tale visione scappa, inseguita da Dracula. Improvvisamente si sente ringhiare un lupo : la gente sfolla impaurita, la proiezione della scena viene interrotta. Pausa. Silenzio. Buio.
In sottofondo colonna sonora passionale.


Voce narrante - Mentre Dracula sta per infondere a Mina la sua stessa diabolica essenza mordendola sul collo, si accorge di amarla troppo per ridurla in quello stato e decide di accompagnarla a casa. Intanto il dottor Seward, convocato da Lord Holmwood per guarire Lucy dal suo stato di apparente allucinazione, rendendosi conto di trovarsi di fronte a un caso che va ben oltre le sue competenze, telegrafa ad Abraham Van Helsing, suo mentore, esperto di occultismo ed emerito professore, ematologo … -

A questo punto entrano una ventina di comparse, ognuna delle quali tiene in mano una lunga candela accesa : sono gli zingari di Dracula che stanno facendo i preparativi per l’imminente cena galante. Metà degli zingari consegnano la propria candela all’altra metà, tolgono le tre file di poltroncine, rientrano con un tavolo imbandito e con due sedie, che mettono al posto delle poltroncine. Riprendono in mano le candele e tutti insieme formano un cerchio che circonda il tavolo imbandito, bloccando le candele per terra con un fermo. Escono. Poco dopo, danzando felicemente come una qualsiasi coppia innamorata, entrano Mina e Dracula. Sono vestiti come un principe e una principessa. Volteggiano sorridenti e spensierati.Si accomodano.

Mina - (innamorato) … principe Vlad … mi sembra di conoscervi da sempre … parlatemi della vostra terra … -
Dracula - (stesso tono) … luogo più bello di tutto creato … -
Mina - … lo penso anch’io … deve esserlo … devono esserci delle montagne maestose, spazi aperti e sconfinati ricoperti da soffice erba, corsi d’acqua pura e cristallina … -
Dracula - (basito)… voi descrivete mia tera come se già la conosceste. -
Mina - … eppure io … vi conosco … il suono della vostra voce mi ricorda qualcosa … siete come … siete come una voce che non riesco a distinguere nei miei sogni, una voce che mi da sostegno e conforto … (all’unisono con Dracula, il quale dirà “vi sentite”) … quando mi sento sola … (poi, imbarazzato, alzandosi) … e la vostra principessa? -
Dracula - (angosciato) Quale … principessa? -
Mina - C’è sempre una principessa che ama il suo principe … e lei deve avervi amato tanto e deve aver sofferto tanto a causa vostra, i suoi occhi devono essere stati pieni di lacrime che si sono riversate in un fiume, un fiume pieno di tristezza e di malinconia … lei è il fiume … lei deve essere stata quel fiume che scorreva con impeto tortuoso sfociando in mare, quel fiume che aspettava di tornare a veder galleggiare sassi alla sorgente, quel fiume che … -
Dracula - (commosso, avvicinandosi) … c’era una principessa … Elisabeta … questo suo nome, ma … inganno umano la costrinse a gettarsi nel fiume di cui avete parlato … -

Si abbracciano e si baciano appassionatamente riprendendo poi a danzare, volteggiando ancora sorridenti e spensierati (uscendo). Silenzio.

Voce del regista - Stop! -

Con il ritorno delle luci, mentre l’aiuto regista abbandona la cinepresa per uscire, rientrano gli addetti al cambio scena : rimuovono il tavolo imbandito, con le due sedie, le candele, con i rispettivi fermi, e introducono un letto a due piazze, che sistemano tra la prima e la seconda quinta di destra, mettendoci a lato due comodini (sopra uno dei due ci appoggiano una valigetta). Sulla quinta di fondo riappare il fermo immagine con il giardino labirinto finemente cesellato della residenza di Lucy, questa volta in pieno giorno, con un bel sole. Mentre escono entra Lucy, in vestaglia, andandosi a infilare subito sotto le coperte. Poco dopo rientra il regista (senza essersi cambiato) riprendendo posto dietro la cinepresa.

Voce narrante - Rispondendo alla richiesta di aiuto da parte del dottor Seward, il professor Van Helsing mette piede nella residenza di Lucy proprio mentre la bella ereditiera viene colpita da uno dei suoi inspiegabili attacchi anemici. Harker intanto riesce miracolosamente ad evadere dal castello di Dracula, trovando rifugio in un antico convento di suore, da dove detta una lettera a Mina in cui la avverte del pericolo che sta correndo e di fare in modo di raggiungerlo al più presto, per sposarlo. Entusiasta di aver ricevuto notizie così confortanti dal suo amato Jonathan, Mina saluta a malincuore Lucy e parte così per la Transilvania, lasciando a sua volta, con immenso dispiacere, una lettera di addio al suo bel principe spiegandogli la natura di quell’improvvisa partenza. Inevitabilmente Dracula viene posseduto da quel demoniaco sentimento di odio profondo nei confronti del genere umano che lo accompagna da più di quattro secoli … -
Regista - Azione! -

Lucy comincia a tormentarsi nel letto, mugugnando, rigirandosi continuamente.

Voce del dottor Seward - (insperato) … professor Van Helsing … quale onore … -
Voce del prof. Van Helsing - (risoluto) … accorro sempre quando gli amici mi chiamano. Dunque Jack, di che si tratta? -
Voce del dott. Seward - Francamente sono alquanto disorientato. Ad oggi non riesco ancora a capacitarmi di questa inspiegabile anemia che ho riscontato nella signorina Lucy… -
Voce del prof. Van Helsing - … è di natura cerebrale? Si è verificata un’emolisi? -
Voce del dott. Seward - E’ proprio questo il punto. Dalle analisi che ho effettuato non risultano carenze di globuli rossi, inoltre … -

Lucy inizia a delirare, urlando.

Van Helsing - (entrando, alla prima occhiata) … presto, dobbiamo immediatamente fare una trasfusione se non vogliamo che … -
Il dottor Seward - (predisponendo l’occorrente per tale operazione prendendolo dalla valigetta) … ritiene che sia così grave? -
Van Helsing - (allarmato) Jack! Se non interveniamo subito questa bambina rischia di andarsene all’altro mondo! (mentre il dott. Seward sta già pompando del sangue fresco da una sacca e il prof. Van Helsing lo sta iniettando nel braccio a Lucy) Temo purtroppo che sia insufficiente. E ora mi ascolti molto attentamente. Qualora dovessimo trovare delle … -

Si sente sbattere una porta violentemente. Subito dopo entrano Lord Holmwood e Quincy P. Morris.

Lord Holmwood - (sprezzante) … si può sapere che cosa diavolo state facendo alla mia Lucy? -
Il dott. Seward - (giustificato) Questi è il prof. Van Helsing che sta cercando di salvarle la vita! -
Lord Holmmwood - (disperato) Lucy … mi scusi professore. Vi prego, fate il possibile … darei l’ultima goccia di sangue per … -
Van Helsing - … presto, tiratevi su la manica … -

Il dottor Seward inietta l’ago nel braccio di Lord Holmwood continuando la trasfusione.

Quincy P. Morris - … comincia a tornare in se. –
Van Helsing - Da quello che ho avuto modo di vedere direi che sarebbe più opportuno sedarla. Jack … -
Il dott. Seward - (iniettando tempestivamente un altro ago nell’altro braccio di Lucy) … subito professor Van Helsing … -
Lord Holmwood - … che bisogno c’era di addormentarla proprio ora? -
Van Helsing - (mostrando a tutti gli evidenti morsi sul collo di Lucy) Vedete? Jack … almeno voi che siete uno scienziato proprio non riuscite a spiegarvi dove potrebbe essere finito il sangue di questa povera creatura ? -
Il dott. Seeward - (scettico) Se non è come pensate voi … le lenzuola ne sarebbero rimaste intrise … -
Lord Holmwood - (adirato) … qualcuno di voi luminari della scienza moderna sarebbe così gentile da spiegarmi che cosa … -
Il dott. Seward - … calmati Arthur … il professor Van Helsing sostiene che la causa della mancanza di sangue nel corpo di Lucy sia dovuta a un vampiro che l’ha morsa succhiandole il sangue, per poi sparire volatilizzandosi … -
Lord Holmwood - (basito) … ma che storia è questa? -
Quincy P. Morris - (divertito, a Van Helsing) Voi non siete altro che un vecchio pazzo! -
Van Helsing - (risoluto) Il vampiro è un animale che si nutre del sangue di altri animali per poter vivere. In certi casi ha addirittura bisogno quotidianamente di una quantità dieci volte superiore al peso del suo corpo. Nelle pampas argentine è capace di abbattere animali che hanno una dimensione tre volte superiore alle vostre fattezze da bifolco mandriano, e ciò che ha succhiato il sangue di questa povera creatura deve essere stato un vampiro che ha sviluppato un’enorme potenzialità, deve essere diventato un mostro, qualcosa di innominabile, che vaga di città in città nutrendosi del sangue di esseri come noi. (poi, allusivo) In questo universo esistono delle cose che non hanno una spiegazione razionale, eppure esistono. Pensiamo al mesmerismo, o all’ipnotismo … -
Il dott. Seward - (perentorio) … questo è vero, ma come è possibile che un vampiro abbia attaccato proprio Lucy ? -
Van Helsing - Per una oscura ragione che non mi è ancora chiara, ma che in ogni caso occorre verificare. (a Lord Holmwood) Purtroppo lo strano caso della vostra futura sposa presenta la stessa identica sintomatologia che ho riscontrato in casi analoghi, pertanto è mio dovere informarvi che se non volete ritrovarvi a dover rivivere spiacevoli situazioni è necessario sorvegliarla giorno e notte … -

Dissolvenza. Buio. In sottofondo colonna sonora tragica.

Voce narrante - … informato dalla stessa Lucy della partenza di Mina per la Transilvania, Van Helsing capisce immediatamente di trovarsi di fronte a Dracula, il non morto, colui per il quale ha sacrificato l’intera sua esistenza per dargli la caccia. Facendo intensificare la sorveglianza di Lucy, proprio mentre Mina Murray e Jonathan Harker si stanno sposando in quella terra, il professor Van Helsing comincia a delineare la sua strategia per cercare di porre fine a un incubo così tremendo e ossessionante. Dracula intanto, al colmo della sua ira, è già in procinto di compiere la sua vendetta : eludendo qualsiasi genere di protezione, sotto forma di nebbia penetra nella residenza di Lucy trasformandosi in un feroce lupo, che la azzanna e la uccide facendola morire per dissanguamento. A funerale avvenuto, Van Helsing esorta il dottor Seward a dissacrare la tomba della povera Lucy per fingere di dover eseguire un’autopsia … -

Penombra : al posto del letto con i due comodini, nel mezzo del palcoscenico c’è una bara chiusa. Dall’uscita laterale destra entrano Van Helsing e il dott. Seward, armati di pioli e martelli, seguiti da Lord Holmwood e da Quincy P. Morris, armati rispettivamente di pistola e di fucile con baionetta.

Lord Holmood - … era proprio necessario, dopo la fine che ha fatto? -
Van Helsing - Quale danno potremo arrecarle ora Lord Holmwood ? Ci pensi … (mentre iniziano a scardinare la bara) … queste sono le armi che servono alla nostra sopravvivenza, e anche se lui, il non morto, ha dei poteri sovrumani, noi con queste semplici armi saremo in grado di sconfiggerlo … siete pronti ? (sollevando il coperchio della bara e constatando l’effettiva scomparsa del cadavere di Lucy) -
Lord Holmwood - (terrorizzato, puntando la pistola contro Van Helsing, il quale è per nulla intimorito) Dov’è ? Che fine le hai fatto fare ? Parla, oppure ti faccio saltare in aria le cervella … -
Van Helsing - Vaga nelle tenebre, potrebbe essere ovunque, è diventata come lui, un Nospheratu, una non morta, un’assetata di sangue che appartiene a esseri come noi, che continua a perpetrare questo scempio che ormai viene perpetrato da più di quattro secoli …(lento e progressivo avvicinarsi di passi) … shhh … presto, dobbiamo nasconderci. Non deve assolutamente vederci. –

I quattro uomini si nascondono dietro l’uscita laterale destra, mentre dall’uscita opposta entra Lucy, vestita ancora da sposa. In braccio ha una bambina che piange.

Van Helsing - (mentre Lucy sta per entrare nella bara con la bambina, che poi scappa) Fermati Lucy … tu ora sei la concubina del diavolo …eri bella, potevi avere quello che volevi, un marito, dei figli, ma invece ti sei fatta ingannare. La tua condotta di vita è stata esecrabile … -
Lucy - (con voce roca, seducente, avvicinandosi al dott. Seward) … no, non è vero … io ero destinata a Jack … era lui l’uomo che avrei dovuto amare per tutta la vita … non Arthur, ma Jack … Jack, vieni da me amore mio … vieni, baciami, accarezzami(mentre il dottor Seward si avvicina) … baciami … -
Van Helsing - …fermati Jack! (mostrando il crocifisso a Lucy, la quale indietreggia inorridita entrando nella bara. Ripetuto più volte) Possa la tua anima bruciare per sempre all’inferno! -
Il dott. Seward - (a Van Helsing, il quale viene spruzzato di sangue vomitato dalla bocca di Lucy, preso da una sacca posta all’interno della bara) Attento … -

Sporco di sangue, con il crocifisso ancora proteso verso Lucy, Van Helsing ripete lo stesso “mantra” appena pronunciato.

Van Helsing - (poi, autoritario) … e ora tocca a voi … fatevi coraggio Lord Holmwood (il quale posiziona piolo e martello in un’altra sacca di sangue, anche questa si trova all’interno della bara) … mirate al cuore e in nome di Dio colpite … colpite! -

Tra urla di incitazione, Lord Holmood colpisce con il martello mentre Quincy P. Morris scocca un fendente sulla bara con la baionetta. Acuirsi della colonna sonora. Van Helsing solleva soddisfatto la testa di Lucy (quella di un manichino, messa all’interno della bara). Dissolvenza. Silenzio.

Sipario

Atto Terzo

A sipario aperto


Lo scenario è allestito come una sala ristorante, con cinque tavoli imbanditi sparsi per il palcoscenico. Ognuno dei tavoli è occupato da quattro comparse (commensali) eccetto il tavolo dove sono seduti Van Helsing, Lord Holmwood, il dott. Seward, Mina e Jonathan Harker, e Quincy P. Morris. L’atmosfera che si respira è conviviale. Il regista è dietro la cinepresa, ubicata nel mezzo del proscenio, mentre sta riprendendo la scena in atto. In sottofondo colonna sonora consona all’atmosfera.

Voce narrante - Di recente tornati in Inghilterra, la coppia di novelli sposi comincia a manifestare i primi segni di incomprensione, dovuti più che altro alle vicissitudini di lui, il quale è ancora ossessionato dal fatto di aver visto a Londra, in pieno centro, il conte Dracula, addirittura ringiovanito, mentre lui, Harker, sta invecchiando a vista d’occhio … -

Van Helsing - (rivoltosi ad Harker, mentre sta servendo del cibo) … lei è il testimone vivente di quanto è avvenuto, di come questo essere innominabile dalla forza sovrumana possa trasformarsi in pipistrello, in lupo o in ratto, in nebbia o in vapore, e dileguarsi quando vuole … -
Mina - … professor Van Helsing … -
Van Helsing - … la ascolto principessa. –
Mina - (turbato) Principessa? Perché mi avete chiamato così ? Io … -
Van Helsing - (rassicurante) … principessa d’amore, beninteso, nel senso che avete sposato il qui presente principe della fortuna nonostante fosse recluso nella tana del lupo, nella terra dell’odio, che forse lo ha fatto invecchiare così precocemente … ditemi dunque principessa … -
Mina - … come è morta la mia amica Lucy, ha sofferto molto ? -
Van Helsing - Beh … si, è vero, ha sofferto molto, poi però le abbiamo conficcato un paletto nel cuore e la abbiamo decapitata per alleviare le sue sofferenze, in altri termini … -
Harker - (sconcertato) … professor Van Helsing … -
Van Helsing - (risoluto, dopo una pausa) … Mr. Harker, in qualità di vostro medico, di medico che segue il vostro caso beninteso, durante la vostra detenzione, segnata inequivocabilmente dalla vostra infedeltà con le concubine dell’essere innominabile, avete mai di fatto avuto l’occasione di assaggiare il loro sangue ? -
Harker - No. Questo no … -
Van Helsing - (dopo aver bevuto d’un fiato l’intero calice di vino che è sul tavolo) … no ? Sta forse cercando di dirmi che voi non avete infettato il vostro corpo con il loro sangue, e che è per questo che … -
Harker - (indignato, battendo un pugno sul tavolo) … no! Però so dove si nasconde quel bastardo … è a Carfax Abbey! -
Van Helsing - (intuitivo, alzandosi) Carfax Abbey avete detto ? Ma è qui, a due passi … (irrequieto, girando attorno al tavolo come un forsennato) … ma certo, è per questo che ha portato tutta quella terra dalla Transilvania, è perché ha bisogno di rigenerarsi, è perché solo con la sua terra che può sviluppare i suoi poteri demoniaci … Dracula ha questi poteri, ma noi possiamo distruggerli … (poi, esaltato, esortando gli altri a fare lo stesso) … andiamo signori … andiamo tutti a Carfax Abbey ! -
Regista - Stop ! (continuando a restare dietro la cinepresa) -

Mormorio confuso, indistinto. Andirivieni di attori, comparse e addetti al cambio scena : rimozione dei cinque tavoli imbanditi. Sostituzione del pannello montato sulla quinta di sinistra con il pannello sopra cui c’è montata la finestra, chiusa. Introduzione e disposizione di cinque bare chiuse (nel mezzo del palcoscenico), del letto a due piazze (sistemato contro la seconda quinta di destra. Sotto il letto viene nascosta una maschera e una coda da diavolo, in nitrile) e della porta a sbarre (sistemata sull’uscita laterale sinistra). Oscuramento parziale : tre quarti del palcoscenico, a partire dalla quinta laterale destra fino ad arrivare oltre la metà della quinta di fondo, coprendo interamente le bare. Risulta visibile soltanto lo spazio delimitato tra il proscenio e l’uscita laterale sinistra, dove si trova Renfield, il quale è seduto sotto la finestra, come se fosse in meditazione. Silenzio.

Regista - Azione! -

Rumore assordante. Caos. Urla strazianti. Sporadici getti d’acqua. Impassibile, resta in quella posizione per circa mezzo minuto. Poi si alza, delirante, attaccandosi alla porta a sbarre. Rumore attenuato.

Renfield - (urlato, più volte) …dottor Jack … mi era stata promessa la vita eterna … dottor Jack … -
Voce di Mina - (al dott. Seward) … chi è quell’uomo? -
Voce del dott. Seward - Non ci faccia caso signora Harker, trattasi di un paziente incurabile. -
Voce di Mina - Come si chiama? -
Voce del dott. Seward - Renfield. -
Voce di Mina - (basito) Renfield? Devo vederlo subito … (apparendo dietro la porta a sbarre con il dottor Seward) … -
Il dott.Seward - … Renfield … questa è la signora Harker, che per qualche oscuro motivo desidera farvi visita … comportatevi bene. -
Renfield - … ma io vi conosco … siete la sposa del maestro … -
Mina - … dovete esservi certamente sbagliato, io sono la moglie di … -
Renfield - … lo so, lo so … il maestro mi ha detto anche questo … -
Mina - … che cos’altro vi ha confidato? -
Renfield - (inginocchiandosi, facendo fare la stessa cosa a Mina) … ascoltatemi … -
Il dott. Seward - (di rimprovero) … Renfield ! Che cosa sta cercando di fare? -
Mina - La prego dottor Seward … -
Renfield - … che verrà … anzi, che è già qui …e che a voi, soltanto a voi darà la vita eterna … -
Mina - … ma cosa … -
Renfield - … shhh … vi prego …(mentre Mina viene trascinata via dal dott. Seward) … almeno voi salvatevi, non restate in mezzo a questi morti viventi … vivete, ricordatevelo sempre, vivete … -
Il dott. Seward - … Renfield … non importunate oltremodo la signora Harker … (poi, a Mina) … seguitemi, nei miei alloggi potrete restare completamente al sicuro … (poi, allibito, fuori campo visivo) … ma cosa fate ? -
Voce di Mina - E’ che provo compassione per quest’uomo, la stessa compassione che provo per quel conte, così perseguitato … -
Renfield - (urlato) … dottor Jack, non sono pazzo … il maestro l’aveva promessa a me la vita eterna, invece la darà a lei … dottor Jack … io sto soltanto cercando di salvare la mia anima … -

Oscuramento della scena in atto, simultaneo alla visione della parte centrale del palcoscenico dove sono esposte le cinque bare. Dietro la cinepresa c’è ora l’aiuto regista. Entrano Harker, Lord Holmwood, Quincy P. Morris, il dott. Seward (tutti armati di asce e di picconi) e Van Helsing, il quale ha in mano una bibbia e un crocifisso.

Van Helsing - Questa è la tana del lupo, è qui che si nasconde, è da qui che trae la sua forza sovrumana, ed è qui che finirà di esistere … in nome di Cristo nostro Signore … che l’esorcismo abbia inizio ! (mentre gli altri, tra urla di incitazione reciproca, iniziano a sfasciare le bare) Avanti, con più forza … non deve restare più nulla … dobbiamo ardere tutto … -

Oscuramento della scena in atto, simultaneo alla precedente visione, dove questa volta Renfield è sdraiato, esausto, sotto la finestra. Improvvisamente la finestra si spalanca (dall’esterno, attraverso il buco della parete della quinta di sinistra).

Renfield - (terrorizzato) … maestro … -
Voce di Dracula - … Renfield … mi avete tradito. –
Renfield - (giustificato) No, maestro … no … non è vero … io ho servito solo voi, soltanto voi … io sono ancora il vostro umile servo … -

In preda ai voleri di Dracula, Renfield viene sballottato contro la parete come un fantoccio. Oscuramento della scena in atto, simultaneo alla visione della parte destra del palcoscenico : sotto le coperte c’è Mina, in vestaglia, che comincia ad agitarsi convulsamente.

Mina - (estatico) … oh si … state arrivando, lo sento … ho voluto con tutte le mie forze che questo momento arrivasse, e questo momento è arrivato finalmente … -
Dracula - (sbucando da sotto le coperte, ringiovanito, a petto nudo) … voi non sapete quello che state dicendo … -
Mina - … oh si che lo so, non sono mai stata così sicura di quello che dico, ma ora si mio principe … pensavo che non avrei mai più sentito le vostre carezze, temevo di non rivedervi più, di dover passare la vita con un uomo che non sa che cos’è il vero amore … -
Dracula - (prendendole la mano, mettendosela sul petto) … Mina … non c’è vita in questo corpo … -
Mina - (terrorizzato) … ma voi … vivete … vivete! Chi siete? Dovete dirmelo! In nome di Dio chi siete, che cosa siete? -
Dracula - (voltandosi) Niente … nessuno … io non sono … sono odiato da tutto genere umano … (ancora voltato, mentre Mina tenta invano di accarezzarlo) … no, vi prego, ascoltate … io sono quello che tutti stanno cercando, colui che ha fatto cose tremende …io sono … Dracula … -
Mina - (piangendo, colpendolo ripetutamente) … no … no … voi avete assassinato la mia amica Lucy, voi siete il demonio che calpesta questa terra con sembianze umane … io vi odio … io … vi amo, vi amo, vi amo … e che Dio possa perdonarmi per questo … voglio vedere come voi vedete, amare come voi amate … -
Dracula - … questo è vostro vero volere ? -
Mina - Oh si … lo voglio … -
Dracula - … Mina … per venire con me nelle tenebre dovete dipartire da vostra vita … -
Mina - … non mi importa, mi importa solo di voi … -
Dracula - (mordendola poi sul collo, ma reprimendo l’atto) … Mina … io darò a voi vita eterna … (poi, “incidendosi” superficialmente il petto) … unitevi a me … (poi, disperato) … no, no … resterete dannata come me all’inferno per l’eternità … io vi amo troppo per farvi questo … -
Mina - (leccandogli il petto) … e allora portatemi via da tutta questa … morte … -

Attimi di pura e reciproca estasi. Passi concitati. Dracula si infila sotto il letto mettendosi coda e maschera da diavolo, mentre Mina rimane ancora sul letto, estatica.

Van Helsing - (entrando con Harker, il dott. Seward, Quincy P. Morris e Lord Holmwood, armati di fucili e pistole) … Mina no ! Non permetterò che questo accada … -
Dracula - (furioso, uscendo velocemente da sotto il letto) … come osate venire davanti a mia … sposa ? -
Van Helsing - (mentre gli altri sparano su Dracula senza fargli nulla, mostrandogli il crocifisso) Possa la vostra anima bruciare per sempre all’inferno … -
Dracula - (facendo cadere il crocifisso dalle mani di Van Helsing) … mia anima ha servito croce secoli prima che voi nasceste … io ho comandato eserciti di soldati contro infedeli e chiesa ha usato mia anima per sua difesa … -
Van Helsing - (mentre Harker trascina via Mina, contro la sua volontà) … la vostra guerra contro Dio è giunta al termine. Voi impalaste una moltitudine di uomini, li decapitaste e ne beveste il sangue ... (mentre Lord Holmwood e Quincy P. Morris continuano invano a sparare contro Dracula) … voi siete finito Dracula … (ancora con il crocifisso proteso verso Dracula, ripetuto più volte) possa la vostra anima bruciare per sempre all’inferno. -

A questo punto Dracula si eclissa nella parte oscura del palcoscenico. Subito dopo viene fatta luce sulla finestra, appena spalancata dall’esterno.

Regista - Stop! (restando dietro la cinepresa) -

Con il ritorno delle luci rientrano gli addetti al cambio scena : rimozione delle cinque bare, della porta a sbarre, e del letto, che però viene soltanto spostato da una quinta all’altra, sotto la finestra, chiusa. Accanto al letto viene messo uno sgabello. Introduzione e disposizione di due file di sedili da carrozza del treno (posti gli uni di fronte agli altri contro la quinta di destra). A operazione ultimata, mentre escono entrano Mina, infreddolita, interamente vestita con indumenti pesanti, che si stende sul letto, e Van Helsing, il quale, prima di andarsi a sedere sullo sgabello accende una candela che si terrà poi in mano.Oscuramento parziale : risulta visibile solamente la scena in atto.

Regista - Azione! -
Mina - … voi lo ammirate, vero? -
Van Helsing - Si. Quando era in vita era un uomo forte e generoso, e la sua mente era eccezionale … -
Mina - (estatico) … io lo sento … sempre … -
Van Helsing - … ha una capacità molto elevata di comunicare con la vostra mente, bambina mia . -
Mina - Io lo so che sto diventando come lui, non è così forse professor Van Helsing? -
Van Helsing - La vostra salvezza sta nella sua distruzione. Noi dobbiamo sapere dove si trova per poterlo annientare in modo definitivo. E’ per questo che ho deciso di ipnotizzarvi. Guardate questa luce, la luce di tutte le luci in questa fiamma … i vostri occhi cominciano a farsi pesanti, non siete più in grado di vegliare il presente …. che cosa vedete ora? Ditemi Mina, che cosa vedete? -
Mina - Il mare … si, il mare … il mio dolce principe sta attraversando gelidi oceani per tornare nella sua amata terra, dove acquisterà forza. Io devo andare da lui, devo rendermi partecipe della sua forza … -

Oscuramento della scena in atto, simultaneo all’inizio della colonna sonora, avventurosa, e alla visione della parte destra del palcoscenico.

Voce narrante - Il progressivo peggioramento delle condizioni di Mina, unito alla determinazione di voler annientare definitivamente Dracula, inducono Van Helsing e i suoi uomini a partire in treno per la Transilvania (mentre entrano Van Helsing, il dott.Seward, Quincy P. Morris, Harker, e Mina, accomodandosi sui sedili, facendo stendere Mina con tutte le debite precauzioni). Rispetto a Dracula, che è salpato da Londra e che deve doppiare lo stretto di Gibilterra per ritornare a Varna mettendoci circa una settimana, hanno un vantaggio : passando da Parigi e da Budapest ci metterebbero soltanto tre giorni per arrivare a Varna, dove darebbero alle fiamme l’imbarcazione del temibile avversario …. -

Silenzio.

Harker - (a Van Helsing) Ho paura per Mina … -
Van Helsing - … è stata battezzata con il sangue di Nospheratu … temo purtroppo che non ci rimanga molto da fare, qualora non dovessimo arrivare in tempo. -
Harker - (avvicinatosi a Mina) Mina … -
Mina - … mio povero Jonathan … che cosa ti ho fatto … -
Harker - … no, che cosa ho fatto io a tutti e due … abbi fede … non ti lascerò addentrare da sola nel regno dell’ignoto. -
Lord Holmwood - (entrando, barcollando come se si trovasse su un treno in corsa sostenendosi ai sedili) Il mio osservatore ha telegrafato … quel bastardo è sceso dalla nave, ed è già diretto a Galatz! E ora, come faremo a raggiungerlo? -
Van Helsing - (riflessivo) Legge nella mente di Mina … -
Harker - (con una mappa sottomano) … Galatz è a circa duecento km. da Varna … Arthur … Quincy … Jack … voi tre scenderete con me, qui, a Bistritz. Passando da Borgopass con una carrozza forse riusciremo ad arrivare in tempo … in caso contrario (a Van Helsing) spetterà a voi il compito di stanarlo e distruggerlo … -

Oscuramento della scena in atto, simultaneo alla visione della parte centrale del palcoscenico, completamente sgombra. Sulla quinta di fondo viene proiettato il fermo immagine di un paesaggio invernale, con boschi e montagne innevate. Ripetuto nitrire di cavalli.

Voce di Van Helsing - … passeremo la notte qui … questo rudere è completamente disabitato, accenderemo un bel fuoco per scaldarci e domattina saremo pronti per affrontare la strada che conduce al castello … -
Mina - (perentorio) … no, vi ho già detto che io lo conosco questo posto … non arriveremo mai in tempo se dovessimo dormire qui … -
Van Helsing - (entrando con Mina) … vostro marito a quest’ora probabilmente sarà … -
Mina - … mio marito non arriverà mai in tempo … (poi, seducente) professore … ora che siamo qui, noi due, soli, glielo devo proprio dire. -
Van Helsing - Che cosa Mina, che cosa mi dovete dire? -
Mina - Siete stato così … buono con me professore (avvicinandosi, ammiccando) … che voglio darvi una ricompensa …è vero che vi sono sempre piaciuta? -
Van Helsing - (sbalordito, baciandola) Si … oh si, voi siete … -
Mina - … è vero che sareste disposto a mettere su famiglia nel caso ve lo chiedessi? -
Van Helsing - (abbracciandola appassionatamente) Dio mio ... quale benedizione del cielo. -
Mina - E' vero che mi taglierete via la testa e che mi bucherete il cuore proprio come avete fatto con Lucy? -
Van Helsing - Mina … (mentre sta per essere azzannato) … no ! (respingendola, mostrandole il crocifisso) No … finchè io sarò in vita vi proteggerò … (mentre dall’ombra entrano le tre spose di Dracula) noooo … andate via ! Voi siete le puttane di Satana ! Cosa volete da me ? Andate via … Mina … queste donne una volta erano come voi, spose devote, mogli fedeli, madri naturali e apprensive, ma che poi invece sono cadute in tentazione a causa del Male, e che per questo hanno scelto la via della perdizione … allontanatevi Mina … -
Mina - … no, voglio vedere come loro … -
Van Helsing - … e sia ! -

Van Helsing estrae dalla tasca una medaglia che pone sulla fronte di Mina, la quale si mette a urlare di dolore mentre le tre spose di Dracula si eclissano. Attimo di buio. Entra Van Helsing dall’ombra di destra con una spada, eclissandosi nell’ombra di sinistra. Si sentono tre distinti fendenti, seguiti da due urla strazianti. L’attimo seguente Van Helsing rientra con la spada e il volto insanguinato, con in mano le teste delle tre spose di Dracula.

Van Helsing - (urlato, lanciando nell’ombra di sinistra i tre manichini) … Dracula … sono qui … -
Regista - Stop! (uscendo) -

Esce anche Van Helsing. Con il ritorno delle luci in scena appaiono ancora le due file di sedili da carrozza del treno, il letto con lo sgabello sotto la finestra, dalla parte opposta, e il fermo immagine del paesaggio innevato sulla quinta di fondo. Pausa. Mormorio confuso, indistinto, relativamente prolungato. Ingresso degli addetti al cambio scena : rimozione dei sedili, del letto e dello sgabello. Sostituzione del pannello con la finestra con il pannello sopra cui c’è montata la croce forata al centro. Introduzione dell’altare, posto sotto la croce, e della testa di un manichino, posta sotto l’altare. Introduzione di un telo mimetico, super leggero, completamente bianco, posto ad occupare la metà del palcoscenico verso la quinta di destra, e di un cartone a forma di parallelepipedo, posto nel mezzo di tale spazio delimitato. Ubicazione della cinepresa, invariata, dove l’aiuto regista è in procinto di prendere posto mentre escono gli addetti al cambio scena. Entrano anche Dracula (vestito come il dio Assur, senza tiara), Van Helsing, Harker, il dott. Seward, Lord Holmwood, Mina, Quincy P. Morris, e tre zingari di Dracula, i quali, armati di pugnali, così come gli altri uomini, eccetto Van Helsing, che resta in disparte con Mina, si dispongono frontalmente per dare inizio allo scontro. Dracula intanto è già entrato all’interno del parallelepipedo. Oscuramento della metà del palcoscenico verso la quinta di sinistra, simultaneo all’inizio della colonna sonora, avventurosa, e all’attacco della voce narrante.

Voce narrante - Mina e Van Helsing sono riusciti ad arrivare al castello prima di tutti gli altri e hanno assistito, dalla sommità del castello, alla corsa contro il tempo che le due carrozze di cavalli (una guidata dagli zingari di Dracula e una guidata da Harker) hanno fatto per riuscire ad entrare nel castello prima del tramonto del sole, che avrebbe indebolito Dracula, gelosamente custodito all’interno di una cassa insieme alla sua preziosa terra … -

Regista - Azione! -

Acuirsi della colonna sonora. Corpo a corpo tra gli zingari di Dracula e gli uomini di Van Helsing. Durante lo scontro restano feriti Quincy P. Morris e due zingari, che cadono per terra.

Mina - (delirante, invocando più volte il dio Assur) E’ hur sag gal kur kur ra. -

A questo punto Dracula esce fuori fracassando il parallelepipedo di cartone, rispondendo allo stesso canto di Mina. Harker si avvicina a Dracula, mentre il dott. Seward tiene d’occhio l’altro zingaro.
Dracula - Vostre vite come gabbie chiuse … illusionisti di auto controlo convincono vostre anime a restare dentro … perdete vera libertà per correre dietro questa illusione, che serve soltanto a corpo … -

Con uno scatto repentino Harker riesce a ferire Dracula alla gola, facendolo cadere sulla neve, mentre Quincy P. Morris, rialzatosi, riesce a conficcargli il pugnale nel petto (sotto l’ascella) per poi venire a sua volta colpito a morte dallo zingaro, che scappa. Mina, furiosa, raccoglie un pugnale in difesa del suo principe.

Mina - … quando verrà la mia ora farete lo stesso con me? -
Harker - No Mina … (poi, agli altri, che tentano di disarmarla e di portarla via da Dracula) … no ! Lasciatela ! Il nostro lavoro finisce qui …. il suo è appena cominciato … -

Oscuramento della scena in atto, simultaneo alla visione della metà del palcoscenico verso la quinta di sinistra e al cambio della colonna sonora, che passa da avventurosa a passionale. Dall’ombra di destra entrano Mina, senza più il pugnale in mano, e Dracula, che si trascina fino all’altare con il pugnale ancora conficcato nel petto. La metà della quinta di fondo viene completamente oscurata.

Mina - (struggente, baciandolo sulla bocca sporca di sangue) … mio amore … è hur sag gal kur kur ra … -
Dracula - (delirante) … Mina … è … finita ………………………… nessun dio può fare … questo … -
Mina - … ma io vi amo troppo per non vedervi mai più … -

A questo punto una luce proveniente dall’esterno della quinta di quinta di sinistra attraverso il foro della croce, illumina prima il volto di Dracula, il quale sorride estasiato, per poi nascondersi sotto l’altare, e poi il volto di Mina, la quale sorride estasiata in contemplazione di quella luce.

Dracula - … fatelo … ora … -

Mentre la luce scompare e la colonna sonora passionale si trasforma in tragica, Mina conficca ulteriormente il pugnale nel petto di Dracula. Poi, dopo un istante, riprende in mano lo stesso pugnale e gli taglia la testa (la testa del manichino rotola da sotto l’altare). Acuirsi della colonna sonora.

Sipario